L’amministratore di condominio è la figura che ha come ruolo principale quello di gestire nel migliore dei modi uno o più condomini. Il suo lavoro comprende lo svolgimento di numerose mansioni, ma chi può fare l’amministratore di condominio e quanto può guadagnare?
A ricoprire questa posizione può essere una persona come una società, l’importante è possedere i requisiti richiesti. L’amministratore di condominio è a tutti gli effetti un rappresentante dal punto di vista legale dei condomini che fanno parte di un condominio. Sono loro infatti ad eleggerlo, ma la sua nomina può essere revocata dagli stessi condomini se la persona scelta non assolve alle sue funzioni.
Un condominio con oltre otto condomini deve nominare per legge un amministratore di condominio e quest’ultimo ha precise responsabilità e doveri nei loro confronti. Ad esempio – in quanto rappresentante del condominio – deve promuovere atti giudiziari (lì dove è necessario) contro condomini o terzi. Allo stesso tempo, deve redigere, modificare e assicurarsi che i condomini rispettino il regolamento di condominio, ma anche riscuotere le quote condominiali e deliberare le assemblee.
Una volta eletto tramite la maggioranza dei voti in assemblea condominiale, l’amministratore di condominio resta in carica un anno e in assenza di revoca, l’incarico si sottintende rinnovato per un altro anno.
Indice
Amministratore di condominio: i requisiti
Come anticipato, a svolgere il compito di amministratore di condominio può essere una società così come una persona fisica. I requisiti da possedere per poter svolgere questo lavoro, nel caso in cui sia una società ad avere la nomina, sono:
- essere uno degli amministratori della società;
- essere un socio illimitatamente responsabile.
Se invece ad essere nominata è una persona fisica, quest’ultima deve possedere i seguenti requisiti:
- non aver ricevuto condanne per delitti contro la PA;
- non essere stato interdetto o inabilitato;
- aver frequentato un corso di formazione specifico per questa mansione;
- non essere stata sottoposta a misure di prevenzione poi diventate definitive;
- essere in possesso di almeno di un diploma di scuola secondaria di secondo grado;
- deve essere in possesso dei diritti civili;
- deve effettuare con una certa periodicità formazione nell’ambito dell’amministrazione condominiale.
Amministratore di codominio: quanto guadagna
Al momento dell’atto della nomina, l’amministratore di condominio deve indicare l’importo economico richiesto per svolgere il lavoro. I guadagni di un amministratore di condominio sono variabili e dipendono dal numero di immobili presenti nel condominio.
Mediamente il professionista che amministra un condominio nel quale può arrivare a guadagnare dai 100 ai 220 euro al mese, che corrispondono ad un compenso annuo pari a 2.400 euro.
Diverso, invece, è il guadagno di chi svolge questa attività in maniera professionale e che si occupa di diversi condomini. In questo caso può arrivare a guadagnare fino a 4.000 euro al mese, che corrispondono a 48.000 euro all’anno.
Generalmente il compenso di un amministratore di condominio viene determinato dal numero di unità immobiliari che compongono i vari condomini che gestisce. Il costo è più alto quando si tratta di alloggi destinati ad abitazione o uffici, meno quando, invece, si deve occupare di box auto, posti macchina e cantine.