Vita di condominio, per cosa litigano gli italiani

Uno studio elenca i principali motivi alla base delle liti condominiali. Ecco quali sono le città più litigiose e le classi di età più propense allo scontro

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Mauro Di Gregorio

Giornalista politico-economico

Laurea in Scienze della Comunicazione all’Università di Palermo. Giornalista professionista dal 2006. Si interessa principalmente di cronaca, politica ed economia.

Abitare in condominio ha i suoi vantaggi, soprattutto economici, tanto che oltre 7 italiani su 10 hanno scelto per comodità o per necessità di vivere in comune. Ma la vita condominiale porta inevitabilmente a discussioni con i vicini e con l’amministratore. Una ricerca mostra quali sono i fronti più caldi e le città più litigiose d’Italia.

Rapporti fra condomini e amministratore

Dalla ricerca commissionata da Changes Unipol, ed elaborata da Ipsos, sulla vita condominiale degli italiani,  emerge che 1 italiano su 2 è insoddisfatto del proprio amministratore di condominio.
I più scontenti d’Italia sono i romani (64%). Seguono i milanesi (56%) e i napoletani (52%).
I principali motivi di insoddisfazione sono legati alla scarsa capacità propositiva dell’amministratore per la risoluzione dei problemi condominiali (36%), alla non soddisfacente gestione amministrativa (34%) e, infine, alla percezione di una certa distanza dalle esigenze dei condomini (34%).

Gli italiani e le riunioni di condominio

Quasi 3 italiani su 4 partecipano alle riunioni condominiali. Le città più attive sono Bologna e Bari dove, rispettivamente, i condomini a partecipare alle riunioni sono il 70% e il 59%. Il top dell’assenteismo si raggiunge invece a Milano e Verona dove 1 condomino su 3 non partecipa quasi mai alle assemblee condominiali.

Rapporti fra vicini di casa

Il 37% degli italiani dichiara di avere rapporti piuttosto frequenti con i vicini di casa. Il 27% dichiara di entrare in rapporto con il vicinato circa una volta a settimana. Solo il 10% indica di farlo più volte al giorno. 2 italiani su 10 sostengono di non avere alcun tipo di interazione col vicinato.
Bologna è la città più socievole con il 61% di condomini che si relaziona con i vicini almeno una volta a settimana.
Le città meno socievoli sono Roma (24%) e Torino (21%).
I più schivi sono gli appartenenti alla Generazione X, ovvero le persone nella fascia di età fra i 41 e i 56 anni. Il motivo, probabilmente, va ricercato nel fatto che fra i Gen X si registra la minore presenza in casa negli orari lavorativi.

1 italiano su 3 ha avuto almeno una lite o un’accesa discussione con i vicini. Nel 15% dei casi i litigi sono avvenuti anche più di una volta.
La medaglia d’oro delle liti condominiali spetta a Napoli, dove il 37% dei condomini ammette di avere litigato almeno una volta. Seguono Roma (34%), Cagliari (33%) e Torino (31%).
Le città in cui i vicini hanno i rapporti più distesi sono Firenze, dove il 79% dichiara di non aver mai avuto liti condominiali, Milano (75%) e Verona (75%).

I più litigiosi sono i giovani della Generazione X (quelli nella fascia di età 16-26): il 39% di loro dichiara di avere frequenti liti o discussioni col vicinato. I più pacifici sono i Baby Boomers (57-74 anni), dal momento che il 77% di loro dichiara di non avere mai avuto alcuna discussione.

Per cosa si litiga in condominio

Analizzando i motivi di litigio condominiale si scopre che nel 29% dei casi si litiga per i rumori molesti o che avvengono in orari inadeguati. Seguono, nel 27% dei casi, i comportamenti “sgraditi” dei vicini e il parcheggio selvaggio di auto, motorini e biciclette (20%).

Il parcheggio selvaggio è la prima causa di lite condominiale a Napoli e coinvolge 3 condomini su 10.
A Bari si litiga per i ritardi nel pagamento delle spese condominiali (23% dei casi mentre la media nazionale è del  16%).
A Roma si litiga per la gestione di cani e gatti (21% vs 14% della media italiana).
A Milano si litiga per la gestione delle biciclette (14% mentre la media nazionale è del 6%) e per il servizio di portineria (10% dei casi).
A Torino si litiga soprattutto per la gestione della raccolta differenziata (18% vs 10% media nazionale) e per la presenza nell’atrio condominiale o sui pianerottoli di passeggini, monopattini e altri oggetti (14% vs 10% media Italia).
A Verona e Firenze, infine, si discute più della media per gli interventi e le spese del condominio (rispettivamente nel 24% e nel 22% dei casi vs 17% media nazionale), ma anche per la manutenzione del giardino (rispettivamente 13% e 14% dei casi, vs 7% media italiana).