Dopo 13 anni di vita, il 15 settembre Italiansubs, il noto sito web che distribuisce i sottotitoli per le serie tv, ha sospeso temporaneamente le attività online in seguito alle segnalazioni ricevute da parte degli organi di controllo.
La decisione è stata presa pochi giorni dopo l’approvazione presso il Parlamento Europeo della direttiva per aggiornare le regole sul diritto d’autore. Le due cose non sono collegate, da quanto sostiene Italiansubs dopo che li abbiamo contattati per avere maggiori informazioni in merito. Già nel comunicato hanno spiegato chiaramente: “non troverete più su questo sito [Italiansubs, ndr] alcun sottotitolo di serie TV, film o documentario per il quale non disponiamo dell’autorizzazione del titolare del copyright. Questo accade a seguito di segnalazioni di utilizzi impropri e illeciti da parte degli organi di controllo”.
La Fapav (Federazione per la Tutela dei Contenuti Audiovisivi e Multimediali) motiva le segnalazioni: “La traduzione in lingua italiana dei dialoghi di film e serie televisive, senza l’ottenimento di alcuna licenza, è un’attività illecita in quanto si tratta di un diritto esclusivo, oltre che del produttore delle opere, anche degli autori della sceneggiatura, in base alle norme vigenti a livello internazionale”. E aggiunge una nota in merito agli effetti per il mercato audiovisivo: “La traduzione non autorizzata, e relativa messa a disposizione online dei sottotitoli realizzati, incide negativamente sia sull’audience televisiva sia sul numero delle visioni dell’opera in streaming o download sulle piattaforme legali che ne detengono i diritti di sfruttamento. Spesso tali traduzioni, inoltre, riguardano opere non ancora distribuite sul nostro mercato”.
Abbiamo chiesto maggiori informazioni sulla produzione e diffusione dei sottotitoli che Italiansubs porta avanti dal 2005 avvicinando molti italiani alla fruizione delle serie tv americane. A risponderci è Giulia Zannoni, alias TutorGirl, traduttrice senior che ha seguito proprio per Italiansubs alcune delle fiction più popolari. “Buona parte dei cofanetti DVD delle serie TV presentano sottotitoli in italiano di scarsa qualità, quando presenti – ci ha spiegato – Chiunque fosse in regolare possesso dei video poteva usufruire dei nostri sottotitoli come supporto alla visione in lingua originale. Negli ultimi anni li fornivamo anche per alcune serie Netflix da associare al video trasmesso tramite abbonamento legalmente acquistato dalla piattaforma. Questo perché abbiamo sempre ritenuto di fare un lavoro di qualità molto elevata che potesse dare un valore aggiunto agli abbonati”.
E sulla fetta di spettatori raggiunti ha aggiunto: “sebbene negli ultimi anni la traduzione e il doppiaggio delle serie TV in Italia stiano progressivamente cercando di tenere il passo con la produzione USA, stessa cosa non si possa ancora dire per i sottotitoli. Una fetta della nostra utenza era composta da non udenti che trovavano su Italiansubs ciò che la programmazione italiana non fornisce”.
Come afferma la stessa Giulia, Italiansubs aveva un totale di 500 persone coinvolte nel progetto a scopo puramente volontario. “Il sito non aveva alcun guadagno – precisa – Abbiamo sempre avuto in homepage un link al nostro account PayPal tramite il quale gli utenti avrebbero potuto fare delle donazioni per aiutarci a pagare i costi di gestione dei server. Negli ultimi anni le donazioni erano drasticamente diminuite, tanto che spesso eravamo noi membri dello staff a contribuire per il mantenimento del sito. Nessuno ha mai ricevuto rimborsi o retribuzioni di alcun tipo”.
Quale sarà il futuro di Italiansubs? Stop ai sottotitoli, come ribadiscono, ma c’è l’intenzione di ripartire dai 500mila utenti iscritti al forum dedicato alle serie tv: “speriamo di tornare attivi presto senza sottotitoli, ma con quanto potremo ancora portare avanti”.