Facebook e Instagram diventano a pagamento: quanto costeranno

L'azienda madre delle due piattaforme, Meta, avrebbe intenzione di introdurre delle versioni a pagamento senza pubblicità per superare le norme sulla privacy

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Claudio Carollo

Giornalista politico-economico

Classe ’88, è giornalista professionista dal 2017. Scrive di attualità economico-politica, cronaca e sport.

Svolta epocale tra i social network dopo che Meta starebbe pensando di introdurre una versione a pagamento di Facebook e Instagram senza pubblicità. A rivelarlo è il ‘Wall Street Journal’, riportando delle indiscrezioni secondo le quali le due piattaforme potrebbero costare in futuro 13 euro per l’abbonamento da smartphone per gli utenti che non vogliono ricevere annunci personalizzati.

L’abbonamento senza pubblicità

La strategia sarebbe stata studiata dalla casa madre Meta per superare le restrizioni delle nuove norme europee sulla protezione della privacy. La novità riguarderebbe infatti soltanto l’Europa. A inizio 2023 Meta è stata multata per 390 milioni di euro dal commissario irlandese per la privacy per aver violato gli obblighi di trasparenza e aver adottato una base giuridica non corretta nel trattamento dei dati personali degli utenti ai fini pubblicitari.

“Meta crede nel valore dei servizi gratuiti supportati da annunci personalizzati – ha fatto sapere un portavoce dell’azienda -. Tuttavia continuiamo a valutare opzioni che garantiscano la conformità ai requisiti regolatori in continua evoluzione. Al momento non abbiamo ulteriori informazioni da condividere”.

Fare accettare i termini di servizio agli utenti non sarebbe infatti più sufficiente per raccogliere dati sulle loro preferenze e abitudini di consumo e distribuire sulle bacheche annunci pubblicitari personalizzati, e l’azienda avrebbe proposto alle autorità di regolamentazione Ue la soluzione dell’abbonamento.

Le tariffe

Instagram e Facebook rimarrebbero dunque gratuiti per coloro che sono disposti a continuare a ricevere pubblicità e a cedere le proprie informazioni sull’utilizzo dei social, mentre per tutti gli altri sarebbero pronti dei piani tariffari diversi a seconda delle modalità di accesso: 10 euro per chi usa l’account dal computer, 13 euro per chi usa l’app sul cellulare, in virtù delle commissioni che Apple e Google addebitano per i pagamenti in-app, e 6 euro in più per ogni account aggiuntivo (qui avevamo già anticipato le indiscrezioni su Facebook e Instagram a pagamento).

Una versione “premium” di Facebook e Instagram in realtà esiste già ed è disponibile in diversi Paesi del mondo tra cui l’Italia: si chiama “Meta Verified” e costa 13,99 euro al mese (da desktop, 16,99 da mobile), con i quali si può ottenere una spunta blu che verifica l’account e servizi aggiuntivi che limitano, per esempio, i rischi di un furto d’identità (qui avevamo parlato della spunta blu a pagamento di Facebook e Instagram).

Il fondatore di Facebook e Ceo di Meta, Mark Zuckerberg, ha sempre sostenuto che i servizi principali delle piattaforme dovessero rimanere gratuiti e che le entrate economiche dell’azienda dovessero provenire dalla sola pubblicità. Ma già nel 2018, di fronte al Congresso Usa, aveva aperto alla possibilità di un “abbonamento” per gli utenti che vogliono liberarsi dalla pubblicità, assicurando comunque che “esisterà sempre una versione free di Facebook” (qui abbiamo parlato della fuga dal nuovo social di Meta Threads).

Le versioni a pagamento dei social non sarebbero però una novità della sola Meta, ma la possibilità di introdurre gli abbonamenti su ‘X’ è stata prospettata nelle scorse settimane anche da Elon Musk. In questa direzione starebbe procedendo anche TikTok, che avrebbe lanciato un piano di abbonamenti in fase di test negli Stati Uniti.