Sono sempre più frequenti le truffe ai danni dei consumatori. Proprio alcuni giorni fa QuiFinanza vi aveva messo in guardia da una serie di tentativi che si stanno diffondendo sul web. Sono state infatti diverse le truffe segnalate dalla Polizia Postale ai danni degli utenti internet, via pc o smartphone.
Chiunque navighi un minimo può essere incappato in uno dei tanti esperimenti messi a segno da parte dei truffatori digitali. Di recente abbiamo assistito, ad esempio, al falso sito di Repubblica che regala un iPhone 11 a 1 euro. Tanto improbabile quanto Ronaldo che ci annuncia di aver vinto 5mila euro. A ciò si aggiunge perfino una finta pagina web che riproduce il sito della Polizia di Stato, in cui i poveri malcapitati vengono intimati di pagare una multa di 610 euro. Una somma cospicua, da versare in tempi rapidi, ovvero entro 12 ore. La ragione? Evitare d’essere arrestato seduta stante per aver visitato siti pedopornografici.
Ecco, non le idee più convincenti ma, ad ogni modo, l’ingenuità mista al timore possono far cadere chiunque nel tranello. Negli ultimi giorni i raggiri sono arrivati anche via sms. Mezzo semplice, veloce, che nell’era di WhastApp tutti tendenzialmente tendono ad aprire proprio perché riservato a determinati mittenti. Questa volta nel tranello dei truffatori è finita Amazon.
La nuova truffa Amazon
La Polizia Postale ha dovuto fronteggiare un gran numero di segnalazioni relative a un sms sospetto, a dir poco. Il numero di casi è decisamente maggiore rispetto alle denunce, considerando come tanti ignorino il tutto e basta. Vediamo però nel dettaglio di cosa si tratta, così da fornire le necessarie informazioni per non incappare nella tentazione di cliccare laddove è altamente sconsigliato.
Ecco il testo dell’sms in questione:
“Secondo Avviso: (Nome utente), Abbiamo cercato di contattarti per il tuo regalo di AMAZON-PRIME, Per richiederlo segui questo link: http:/….. (Nome Link) "”.
Cliccando sul link, l’ignaro utente viene indirizzato su una finta pagina di Amazon, dove gli viene richiesto di rispondere a semplici domande personali, al termine delle quali è richiesto il pagamento, tramite carta di credito, di una somma irrisoria per poter ottenere un costoso iPhone di ultima generazione.
Si ricorda come l’elemento che dovrebbe ogni volta far drizzare le antenne, sospettando una potenziale truffa, è il link. Poste Italiane, istituti bancari e amministrazione pubblica non spingono gli utenti a cliccare. Il cittadino deve infatti ricercare da sé il sito ufficiale, così da essere certo di non star cedendo informazioni sensibili a dei malintenzionati.
Cliccando, si aprirà una pagina ben fatta, quasi identica a quella che realmente si intendeva visualizzare. Per evitare problematiche, è sempre meglio leggere l’sms, aprire in autonomia un browser e ricercare il sito. Lì, su quello ufficiale, sarà facile capire come la proposta, l’avviso o altro segnalato nel messaggio fossero frutto di una truffa tentata.
Cosa accade dopo il pagamento
Cosa succede se si procede al pagamento? La somma viene effettivamente sottratta dalla carta di credito, lo smartphone ovviamente non verrà mai spedito, e i dati della carta, in questo caso, vengono utilizzati per attivare un abbonamento a pagamento, tutto rigorosamente all’insaputa degli utenti.
La Polizia di Stato raccomanda sempre di non cliccare sui link indicati nei messaggi e di non inserire mai, per nessuna ragione, i propri dati personali, a maggior ragione i dati delle carte di credito.