Scuole aperte anche d’estate, il piano da 400 milioni del ministro Valditara

Il ministro dell'Istruzione ha firmato il decreto che stanzia risorse aggiuntive per tenere gli istituti scolastici aperti durante le vacanze estive e potenziare le attività

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Claudio Carollo

Giornalista politico-economico

Classe ’88, è giornalista professionista dal 2017. Scrive di attualità economico-politica, cronaca e sport.

Un fondo da 400 milioni di euro per tenere le scuole aperte d’estate ad oltre un milione di studenti. Il ministro Giuseppe Valditara ha lanciato il piano per potenziare le attività didattiche durante il periodo di vacanza tra un anno scolastico e l’altro. Il responsabile dell’Istruzione ha annunciato la firma del decreto che prevede 80 milioni in più per il 2023/24 e il 2024/25 rispetto al progetto del biennio precedente, destinati a finanziare le attività di scuole elementari, medie, superiori e paritarie non commerciali.

Il piano per le scuole d’estate

Lo stanziamento permetterebbe di attivare in tutta Italia percorsi di inclusione, socialità e potenziamento delle competenze durante la pausa estiva, per un totale di 1,714 milioni di ore aggiuntive stimate, a vantaggio di una platea che comprende tra 800 mila e 1,3 milioni studenti.

“Lo avevamo promesso lo scorso anno – ha dichiarato Giuseppe Valditara – e ora, anche grazie a un incremento sostanzioso dei fondi, siamo in grado di mettere in campo un Piano estate ampliato e rinnovato. Il nostro obiettivo è una scuola che sia punto di riferimento per gli studenti e per le famiglie anche d’estate, con sport, attività ricreative, laboratori o attività di potenziamento, ricorrendo a tutte le sinergie positive possibili, dagli enti locali alle associazioni del terzo settore”.

“Una scuola – ha affermato ancora il ministro dell’Istruzione e del merito – che sia sempre più un luogo aperto, parte integrante della comunità per tutto l’anno, realizzando attività di aggregazione e formazione soprattutto per i bambini e i ragazzi che, in estate, non possono contare su altre esperienze di arricchimento personale e di crescita a causa delle esigenze lavorative dei genitori o di particolari situazioni familiari”.

Le attività

In una nota ministeriale diffusa in parallelo con la firma del decreto, il dicastero dell’Istruzione ricorda che ogni istituto scolastico potrà estendere il perimetro dei beneficiari dei corsi e la durata delle attività, coinvolgendo in autonomia enti locali, Università, organizzazioni di volontariato e del terzo settore, associazioni sportive e le famiglie.

Tutti soggetti con i quali le scuole, singolarmente o in rete, possono stringere accordi per ampliare il ventaglio di progetti da proporre agli studenti, che potranno essere gestiti sia dagli istituti, sia dagli enti locali o dalle altre organizzazioni interessate.

Secondo quanto riferito dal ministero, i percorsi da attivare durante il periodo di vacanze potranno riguardare attività ricreative, sportive, musicali, teatrali, a tema ambientale ma anche di potenziamento disciplinare e, più in generale, tutte quelle iniziative che favoriscono l’aggregazione, l’inclusione e la socialità.

Per il Piano scuola d’estate, ai 400 milioni di risorse, che rientrano al Programma nazionale “Scuola e competenze 2021-2027”, inoltre, si aggiungono anche i 750 milioni di euro previsti dal Pnrr in ambito di contrasto alla dispersione scolastica e al superamento dei divari territoriali, senza considerare gli altri 600 milioni stanziati sempre nel Piano nazionale di ripresa e resilienza, per azioni di potenziamento delle competenze STEM. I docenti che decideranno di aderire su base volontaria potranno essere remunerati nei limiti delle risorse disponibili per i moduli didattici attivati.