Saldi al via: le date di inizio e fine in ogni regione (e le nuove regole)

Pronte a partire anche per quest'estate le svendite di fine stagione: il calendario dei saldi estivi 2023 e le nuove regole dopo la direttiva Omnibus

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Miriam Carraretto

Giornalista politico-economica

Esperienza ventennale come caporedattrice e giornalista, sia carta che web. Specializzata in politica, economia, società, green e scenari internazionali.

Dopo un inverno di relativa ripresa per il commercio, è di nuovo tempo di saldi. Secondo i dati dell’Ufficio Studi Confcommercio, grazie ai saldi invernali nei primi 15 giorni di gennaio le vendite nei negozi di moda erano cresciute infatti del 4,8%, con il 74% delle imprese associate a Federmoda che avevano segnalato un aumento importante delle vendite (47%) o una relativa stabilità (27%), a fronte di un 26% che aveva invece registrato un calo. Sono state 15,4 milioni le famiglie che si sono dedicate allo shopping scontato, con una spesa media di circa 133 euro, per un giro di affari di 4,7 miliardi di euro.

Ora, è tutto pronto per le svendite estive di fine stagione. I saldi 2023 partono giovedì 6 luglio, anziché nel primo sabato del mese come negli scorsi anni, per una durata media di circa 6 settimane. La nuova data è stata posticipata dalla conferenza delle Regioni e delle Province autonome nella seduta del 22 marzo. La data cambia ogni anno e varia da regione a regione, visto che il giorno viene stabilito da Regioni e Comuni.

La fine dei saldi, proprio come l’inizio, non ha una data precisa perché è diversa per ogni Regione. Il periodo dei saldi, però, ha generalmente una durata di 60 giorni, con qualche eccezione da regione a regione: in alcune regioni durano 30 giorni, in altre 45 e in altre ancora 6 settimane. Di conseguenza, i saldi invernali durano più o meno fino ai primi di marzo e quelli estivi fino a fine settembre, anche se di solito già prime finiscono le scorte di magazzino e si trovano soltanto i nuovi arrivi.

Sapete una curiosità? Perché si chiamano saldi? Il termine non è certo un caso, perché come sappiamo, in gergo economico, indica la differenza tra le entrate e le uscite, e dunque un “saldo” positivo o negativo: i saldi sono appunto la merce che non è stata venduta a fine stagione e la vendita dell’invenduto.

Saldi, le regole: a cosa abbiamo diritto come consumatori

Come sempre in occasione dei saldi, ci vengono in soccorso la Federazione Moda Italia e Confcommercio per ricordarci tutte le info utili, sia per noi clienti che per gli esercenti, per fare acquisiti sensati e soprattutto senza fregature. Posto che dobbiamo sempre stare attenti alle possibili truffe, ecco qui le regole principali, che valgono sempre in tutti i saldi:

  • prezzi: obbligo del negoziante di indicare il prezzo normale di vendita, la percentuale di sconto e il prezzo finale
  • pagamenti digitali: tema importantissimo, visto che ancora qualche commerciante ci prova a fare il furbo. Ricordatevi che le carte di credito devono essere accettate
  • cambi: la possibilità di cambiare il capo dopo che lo si è acquistato è generalmente lasciata alla discrezionalità del negoziante, a meno che il prodotto non sia danneggiato o non conforme. In questo caso scatta l’obbligo per il negoziante della riparazione o della sostituzione e, nel caso in cui questo non sia possibile, la riduzione o la restituzione del prezzo pagato. Il compratore deve però denunciare il vizio del capo entro 2 mesi dalla data della scoperta del difetto
  • prova dei cambi: non c’è obbligo, è rimesso alla discrezionalità del negoziante
  • prodotti in vendita: i capi che vengono proposti in saldo devono avere carattere stagionale o di moda ed essere suscettibili di notevole deprezzamento se non venduti entro un certo periodo di tempo
  • modifiche e/o adattamenti sartoriali: sono a carico del cliente, salvo diversa pattuizione.

Quando scattano le multe per i negozianti

Le violazioni delle leggi in materia di saldi sono punite con sanzioni pecuniarie importanti, ancor più dopo il recepimento della direttiva Ue Omnibus: le multe possono andare da 516 a 3.098 euro (1.032 euro se il pagamento è immediato) e variano da regione a regione.

Ecco quali sono le norme la cui violazione fa scattare la sanzione:

  • merce in saldo senza cartellino del prezzo, dove deve essere indicato il prezzo pieno, la percentuale di sconto e il prezzo finale
  • saldi fuori da periodo
  • mancata separazione dei prodotti in saldo da quelli a prezzo pieno
  • indicazioni obbligatorie poco visibili, che potrebbero ingannare il consumatore
  • pubblicità ingannevole per il consumatore inerente la svendita in atto.

Calendario saldi estivi 2023: le date di inizio e fine

Ecco tutte le dati dei saldi estivi 2023 per regione:

  • Abruzzo 6 luglio – 4 settembre, per 60 giorni, con possibilità di effettuare vendite promozionali in qualsiasi periodo dell’anno
  • Basilicata 6 luglio – 6 settembre, con divieto delle vendite promozionali 130 giorni prima della data inizio saldi
  • Calabria 6 luglio – 4 settembre, per 60 giorni con divieto vendite promozionali 15 giorni prima della data inizio saldi
  • Campania 6 luglio – 4 settembre, per 60 giorni con divieto vendite promozionali 30 giorni prima della data inizio saldi
  • Emilia Romagna 6 luglio – 4 settembre, per 60 giorni con divieto vendite promozionali 30 giorni prima della data inizio saldi
  • Friuli Venezia Giulia 6 luglio – 30 settembre con possibilità di effettuare vendite promozionali in qualsiasi periodo dell’anno
  • Lazio 6 luglio, per 6 settimane con divieto vendite promozionali 30 giorni prima della data inizio saldi
  • Liguria 6 luglio – 19 agosto, per 45 giorni con divieto vendite promozionali 40 giorni prima della data inizio saldi
  • Lombardia 6 luglio – 4 settembre, per 60 giorni con divieto vendite promozionali 30 giorni prima della data inizio saldi
  • Marche 6 luglio – 31 agosto, con divieto vendite promozionali 30 giorni prima della data inizio saldi
  • Molise 6 luglio, per 60 giorni con divieto vendite promozionali 30 giorni prima e 30 dopo della data inizio saldi
  • Piemonte 6 luglio, per 8 settimane con divieto vendite promozionali 30 giorni prima della data inizio saldi
  • Puglia 6 luglio – 15 settembre, con divieto vendite promozionali 15 giorni prima della data inizio saldi
  • Sardegna 6 luglio, per 60 giorni con divieto vendite promozionali 40 giorni prima della data inizio saldi
  • Sicilia 6 luglio – 15 settembre, con possibilità di effettuare vendite promozionali in qualsiasi periodo dell’anno
  • Toscana 6 luglio per 60 giorni, con divieto vendite promozionali 30 giorni prima della data inizio saldi
  • Umbria 6 luglio – 3 settembre, con possibilità di effettuare vendite promozionali in qualsiasi periodo dell’anno
  • Valle d’Aosta 6 luglio – 30 settembre, con divieto vendite promozionali 15 giorni prima della data inizio saldi
  • Veneto 6 luglio – 31 agosto, con divieto vendite promozionali 30 giorni prima della data inizio saldi
  • Trento e Provincia per 60 giorni, i commercianti determinano liberamente i periodi in cui effettuare i saldi

Unica eccezione riguarda il Trentino Alto Adige, dove le date dipendono dai vari distretti:

  • Alto Adige
    – Distretto di Bolzano, Oltradige e Bassa Atesina:
    Bolzano, Andriano, Terlano, Nalles, Meltina, Laives, Vadena, Bronzolo, Ora, Egna, Montagna, Termeno, Magrè, Cortaccia, Cortina, Salorno, Aldino, Trodena, Anterivo, S. Genesio, Fiè, Sarentino, Appiano, Caldaro, Cornedo, Nova Ponente, Nova Levante: dal 14 luglio all’11 agosto
    Tires, Castelrotto, Renon, Ortisei, S. Cristina, Selva Gardena: dal 18 agosto al 15 settembre- Distretto di Merano e Burgraviato
    Merano, Moso in Passiria, San Leonardo in Passiria, S. Martino in Passiria, Rifiano, Tirolo, Scena, Lagundo, Caines, Parcines, Avelengo, Marlengo, Verano, Plaus, Cermes, Lana, Postal, Gargazzone, San Pancrazio d’Ultimo, Ultimo, Proves, Lauregno, Tesimo, Senale/S. Felice, Naturno: dal 14 luglio all’11 agosto- Distretto Valle Isarco e Alta Valle Isarco
    Bressanone, Rio Pusteria, Fortezza, Varna, Rodengo, Naz-Sciaves, Luson, Velturno, Chiusa, Funes, Barbiano, Laion, Ponte Gardena, Vipiteno, Brennero, Racines, Campo di Trens, Val di Vizze, Villandro, Vandoies: dal 14 luglio all’11 agosto

    – Distretto Val Pusteria
    Brunico, Perca, Valdaora, Rasun Anterselva, Monguelfo-Tesido, Valle di Casies, Braies, Villabassa, Dobbiaco, San Candido, San Lorenzo di Sebato, Falzes, Chienes, Terento, Gais, Selva dei Molini, Valle Aurina, Predoi, Campo Tures, Sesto: dal 14 luglio all’11 agosto
    Marebbe, San Martino in Badia, La Valle, Badia, Corvara: dal 18 agosto al 15 settembre

    – Distretto Val Venosta
    Curon Venosta (tranne Resia e San Valentino alla Muta), Glorenza, Sluderno, Malles, Lasa, Castelbello-Ciardes, Silandro, Laces, Martello, Tubre, Prato allo Stelvio, Senales (tranne Maso Corto): dal 14 luglio all’11 agosto
    Stelvio, Maso Corto, Resia, San Valentino alla Muta dal 18 agosto al 15 settembre.