Iniziano i saldi, ognuno di noi spenderà almeno 137 euro: le 5 regole d’oro

Partono il 5 gennaio, in tutta Italia, le svendite di fine stagione: cambia però la durata. Solo la Val d'Aosta ha già iniziato il periodo di sconti. La guida per saldi a prova di fregatura

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Miriam Carraretto

Giornalista politico-economica

Esperienza ventennale come caporedattrice e giornalista, sia carta che web. Specializzata in politica, economia, società, green e scenari internazionali.

Al via oggi venerdì 5 gennaio, in tutta Italia, i saldi invernali 2024. Solo la Val d’Aosta è partita prima, mercoledì 3 gennaio, mentre tutte le altri città, di comune accordo per livellare la concorrenza, hanno deliberato di iniziare le svendite di fine stagione nello stesso giorno. Cambiano invece la durata, e la possibilità di effettuare sconti anche prima e dopo il periodo ufficiale di saldi. Decisione che spetta alle singole regioni. Naufragata invece, almeno per ora, la proposta di Confesercenti di rinviare la data di inizio delle promozioni.

Quanto spenderanno gli italiani durante i saldi

Quest’anno, secondo le stime di Confcommercio, sono 15,8 milioni le famiglie che compreranno durante i saldi e ogni persona spenderà circa 137 euro, per un giro di affari di circa 4,8 miliardi di euro. Il 63,8% dei consumatori, “in lieve diminuzione rispetto allo scorso anno (-1,2 punti percentuali rispetto allo scorso anno). In generale, gli italiani nel 2024 spenderanno circa 6 miliardi di più in consumi.

Le stime evidenziano una tenuta della propensione al consumo degli italiani, dopo un anno in cui la moda, nel complesso, spiega il presidente nazionale di Federazione Moda Italia-Confcommercio Giulio Felloni, “ha contribuito in maniera determinante alla discesa ed al contenimento dell’inflazione”.

“Questi saldi – osserva Felloni – rappresentano un’eccezionale opportunità per i consumatori, che potranno trovare nei negozi di moda un vasto assortimento di prodotti di qualità a prezzi molto convenienti. Il fashion retail si conferma una componente essenziale per il valore e la vitalità di vie, piazze e centri storici e contribuisce alla crescita del Pil e dell’occupazione in Italia”.

Ma una piccola flessione c’è. Secondo le stime di Confcommercio sulla base di una indagine in collaborazione con Format Research, “tra chi non approfitterà dei saldi, uno su due lo farà per risparmiare e uno su tre per il peggioramento della propria situazione economica”.

Tra i commercianti, per circa il 60% “il numero dei clienti che entreranno in negozio per i saldi sarà simile allo scorso anno”, mentre il 21,5% prevede una presenza minore di clienti soprattutto per motivi di risparmio. Per incrementare il proprio business il 79% delle imprese ha realizzato campagne di vendita sui social e il 30% attività di e-mail marketing”.

La regole durante i saldi

Ma a cosa stare attenti, come evitare truffe e cosa sapere quando si compra qualcosa in saldo? Ecco la guida stilata come ogni anno da Confcommercio.

Cambi

La possibilità di cambiare l’oggetto o il vestito dopo che lo si è acquistato è generalmente lasciata alla discrezionalità del negoziante, a meno che il prodotto non sia danneggiato o non conforme. In questo caso – ricorda Confcommercio – c’è l’obbligo da parte del negoziante della riparazione o della sostituzione. Nel caso in cui questo non sia possibile, scattano la riduzione o la restituzione del prezzo pagato.

Attenzione però: se il prodotto ha un difetto, dobbiamo denunciarlo entro 2 mesi dalla data della scoperta. Per gli acquisti online i cambi o la rescissione del contratto sono sempre consentiti entro 14 giorni dalla ricezione del prodotto, indipendentemente dalla presenza di difetti, fatta eccezione per i prodotti su misura o personalizzati.

Prova dei vestiti

Nel caso dei vestiti, non c’è nessun divieto generico di prova. La decisione è lasciata alla discrezionalità del negoziante.

Pagamenti

Punto dolente per alcuni negozianti, che in alcuni casi “faticano” ad accettare il pagamento con carte di credito, bancomat o app tipo Google Pay o Satispay. Ma la legge è chiarissima in merito: gli esercenti sono obbligati ad accettare i pagamenti digitali e anzi, chiarisce la guida di Confcommercio, vanno favoriti i pagamenti cashless, cioè senza denaro liquido, questo ovviamente per evitare mancati scontrini e possibili evasioni fiscali.

Prodotti in vendita

I capi che vengono proposti in saldo devono avere carattere stagionale o di moda ed essere suscettibili di notevole deprezzamento se non venduti entro un certo periodo di tempo.

Indicazione del prezzo

Infine, per i negozi vige l’obbligo di indicare il prezzo normale di vendita, lo sconto e, generalmente, il prezzo finale. In tutto il periodo dei saldi il prezzo iniziale è il prezzo più basso applicato al totale dei consumatori nei 30 giorni prima dell’inizio dei saldi.

Saldi invernali 2024: le date per regione

Intanto, proprio nell’ottica di rilanciare i consumi, la Commissione Sviluppo Economico della Conferenza delle Regioni ha accolto le richieste della maggior parte delle associazioni di categoria più rappresentative a livello nazionale, confermando come data di inizio dei saldi invernali venerdì 5 gennaio 2024 in tutta Italia, quindi il primo giorno feriale antecedente l’Epifania. L’unica ad anticipare è la Valle d’Aosta, che inizierà la stagione degli sconti già dal 3 gennaio.

Ecco il calendario ufficiale con le date di inizio e fine dei saldi invernali 2024, divise per regione, e le decisioni prese in merito alle vendite promozionali.

  • Abruzzo: 5 gennaio 2024 (per 60 giorni) con possibilità di effettuare vendite promozionali in qualsiasi periodo dell’anno
  • Basilicata: 5 gennaio 2024 (per 60 giorni) con divieto di effettuare promozioni nei 30 giorni prima dell’inizio dei saldi
  • Calabria: 5 gennaio – 6 marzo 2024 con divieto di effettuare promozioni nei 15 giorni prima dell’inizio dei saldi
  • Campania: 5 gennaio 2024 (per 60 giorni) con divieto di effettuare promozioni nei 30 giorni prima dell’inizio dei saldi
  • Emilia Romagna: 5 gennaio – 4 marzo 2024 con divieto di effettuare promozioni nei 30 giorni prima dell’inizio dei saldi
  • Friuli Venezia Giulia: 5 gennaio – 31 marzo 2024 con possibilità di vendite promozionali in qualsiasi periodo dell’anno
  • Lazio: 5 gennaio 2024 (per 6 settimane) con divieto di effettuare promozioni nei 30 giorni prima dell’inizio dei saldi
  • Liguria: 5 gennaio – 18 febbraio 2024 (per 45 giorni) con divieto di promozioni nei 40 giorni prima dell’inizio dei saldi
  • Lombardia: 5 gennaio – 4 marzo 2024 con divieto di effettuare promozioni nei 30 giorni prima dell’inizio dei saldi
  • Marche: 5 gennaio – 1 marzo 2024 con divieto di effettuare promozioni nei 30 giorni prima dell’inizio dei saldi
  • Molise: 5 gennaio 2024 (per 60 giorni) con divieto di effettuare promozioni nei 30 giorni prima e 30 dopo l’inizio dei saldi
  • Piemonte: 5 gennaio 2024 (per 8 settimane) con divieto di effettuare promozioni nei 30 giorni prima l’inizio dei saldi
  • Puglia: 5 gennaio – 28 febbraio 2024 (per 45 giorni) con divieto di promozioni nei 30 giorni prima dell’inizio dei saldi
  • Sardegna: 5 gennaio 2024 (per 60 giorni) con divieto di effettuare promozioni nei 40 giorni prima dell’inizio dei saldi
  • Sicilia: 5 gennaio – 15 marzo 2024 con possibilità di effettuare vendite promozionali in qualsiasi periodo dell’anno
  • Toscana: 5 gennaio 2024 (per 60 giorni) con divieto di effettuare promozioni nei 30 giorni prima dell’inizio dei saldi
  • Umbria: 5 gennaio – 5 marzo 2024 con possibilità di effettuare vendite promozionali in qualsiasi periodo dell’anno
  • Valle d’Aosta: 3 gennaio – 31 marzo 2024 (per 60 giorni) con divieto di promozioni nei 15 giorni prima dell’inizio dei saldi
  • Veneto: 5 gennaio – 28 febbraio 2024 con divieto di effettuare promozioni nei 30 giorni prima dell’inizio dei saldi
  • Provincia Autonoma di Trento: per 60 giorni.

Come sempre, per gli altri distretti il discorso è a parte: i commercianti infatti lì determinano liberamente i periodi in cui effettuare i saldi. Ecco il dettaglio per zona:

  • Distretto di Bolzano, Oltradige e Bassa Atesina:
    – Bolzano, Andriano, Terlano, Nalles, Meltina, Laives, Vadena, Bronzolo, Ora, Egna, Montagna, Termeno, Magrè, Cortaccia, Cortina, Salorno, Aldino, Trodena, Anterivo, S. Genesio, Fiè, Sarentino, Appiano, Caldaro, Cornedo, Nova Ponente, Nova Levante: 13 gennaio – 10 febbraio 2024
    – Tires, Castelrotto, Renon, Ortisei, S. Cristina, Selva Gardena: 24 febbraio – 23 marzo 2024
  • Distretto di Merano e Burgraviato, Valle Isarco e Alta Valle Isarco: 13 gennaio – 10 febbraio 2024
  • Distretto Val Pusteria:
    – Brunico, Perca, Valdaora, Rasun Anterselva, Monguelfo-Tesido, Valle di Casies, Braies, Villabassa, Dobbiaco, San Candido, San Lorenzo di Sebato, Falzes, Chienes, Terento, Gais, Selva dei Molini, Valle Aurina, Predoi, Campo Tures, Sesto: 13 gennaio – 10 febbraio 2024
    – Marebbe, San Martino in Badia, La Valle, Badia, Corvara: 24 febbraio – 23 marzo 2024
  • Distretto Val Venosta:
    – Glorenza, Curon Venosta, Sluderno, Lasa, Castelbello-Ciardes, Martello, Silandro, Laces, Malles, Tubre, Prato allo Stelvio, Senales: 13 gennaio – 10 febbraio 2024
    – Stelvio, Maso Corto, Resia, San Valentino alla Muta: 24 febbraio – 23 marzo 2024.