Uova contaminate ritirate dai supermercati, 30 lotti a rischio microbiologico

30 lotti di uova "Le Nostranelle" e Spinovo a tuorlo rosso sono state ritirate dai supermercati in via precauzionale dal Ministero a causa di un rischio microbiologico

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Matteo Runchi

Editor esperto di economia e attualità

Redattore esperto di tecnologia e esteri, scrive di attualità, cronaca ed economia

Pubblicato: 29 Ottobre 2025 13:59

Il Ministero della Salute ha ordinato il ritiro dagli scaffali dei supermercati di 30 lotti di uova. I marchi coinvolti sono Spinovo “Le Nostranelle” e Spinovo a tuorlo rosso, entrambi prodotti dalla stessa azienda. Il ritiro è precauzionale e la causa è un potenziale rischio microbiologico, ma il comunicato non parla di nessuna contaminazione in particolare.

Chiunque abbia acquistato una confezione dai lotti ritirati deve riconsegnarla al punto vendita di provenienza. In ogni caso, il Ministero della Salute ha fortemente sconsigliato di mangiare le uova provenienti dai lotti in questione.

Il ritiro da parte dell’azienda Spinovo

Il ritiro dei 30 lotti di uova è partito dallo stesso produttore, l’azienda Spinovo di Mazzini Pierluigi, che ha sede a Spino d’Adda, in provincia di Cremona. È stata quindi l’azienda a rilevare un potenziale rischio microbiologico per i suoi prodotti, senza però specificare quale sia la contaminazione che potrebbe aver avuto effetto sulle uova.

uova ritirate
Ministero della Salute
Le uova ritirate

Le confezioni ritirate sono di due tipi. La prima è quella classica da 6 uova fresche, mentre la seconda è il formato più grande, da 30 uova fresche. Entrambe hanno in comune, come codice per identificarle, il marchio di identificazione dello stabilimento, che è IT U320 UE.

Le comunicazioni di ritiro per entrambe le tipologie di uova sono state diffuse attraverso il sito del Ministero della Salute il 24 ottobre scorso.

Quali sono i lotti contaminati

Come detto, i lotti contaminati sono in totale 30. Otto di questi riguardano le confezioni da 6 uova, mentre i restanti 22 i cartoni da 30 uova. Per quanto riguarda la prima tipologia, la scadenza è fissata, a seconda delle confezioni, tra il 5 e il 19 novembre del 2025 e i lotti ritirati recano sulla confezione i codici:

TRC0511, TRC0611, TRC1011, TRC1111, TRC1211, TRC1311, TRC1711, TRC1911.

Nel secondo caso, quello dei cartoni da 30 uova, la scadenza può variare dal 4 al 19 novembre del 2025 e i lotti contaminati hanno il codice:

TRL0411, TRL0511, TRL0611, TRL0711, TRL0811, TRL0911, TRL1011, TRL1111, TRL1211, TRL1311, TRL1511, TRL1611, TRL1711, TRL1811, TRM0511, TRM0611, TRM0811, TRM0911, TRM1111, TRM1411, TRM1611, TRM1811.

Cosa fare con le confezioni ritirate

Nel caso in cui si fosse acquistata una delle confezioni appartenenti ai lotti contaminati e ritirati, le istruzioni diffuse dal produttore sono di riconsegnare immediatamente il prodotto al punto vendita presso cui è stato acquistato.

Attraverso una prova d’acquisto, si potrà ottenere anche un rimborso di valore pari a quanto speso per l’acquisto del prodotto ritirato.

Le autorità stanno svolgendo le opportune verifiche sanitarie per capire l’origine della contaminazione e l’eventuale diffusione di casi di ingestione. Al momento non si segnalano però circostanze di questo tipo, grazie alla tempestività dell’emissione dell’avviso di richiamo.