Maltempo, come fare l’assicurazione contro i danni (risparmiando)

Forti piogge, violente raffiche di vento e chicchi di grandine dalle dimensioni impressionanti: ecco come recuperare le spese sostenute per la riparazione

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Federico Casanova

Giornalista politico-economico

Giornalista professionista specializzato in tematiche politiche, economiche e di cronaca giudiziaria. Organizza eventi, presentazioni e rassegne di incontri in tutta Italia.

Mentre l’Italia si ritrova a fare l’ennesima conta dei danni causati dal maltempo, moltissimi cittadini in tutto il nostro Paese hanno ricominciato a cercare informazioni su quale sia il modo più efficace (e conveniente) per assicurare la propria abitazione contro le possibili devastazioni. Conseguenze che, come stiamo vedendo per l’ennesima estate, rischiano di verificarsi ogni qual volta intervenga una nuova ondata di instabilità meteorologica.

Dopo le terribili settimane di maggio in cui, a finire nel mirino, erano state le provincie della Romagna (da Ravenna a Cesena, passando per Rimini, Forlì, Ferrara e Modena, fino a Bologna), nel mese di luglio abbiamo assistito ad una lunga e violenta serie di forti piogge (ma anche prepotenti raffiche di vento e chicchi di grandine grossi come palline da tennis) che si sono riversate soprattutto sul territorio della Lombardia, del Veneto, del Friuli Venezia Giulia e della stessa Emilia Romagna.

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Nessuna area della penisola, dunque, può dirsi al sicuro quando si parla di esposizione alle intemperie (anche perché, nelle stesse ore, nel Sud Italia si sono moltiplicati gli incendi nelle campagne della Puglia, della Calabria, della Basilicata e della Sicilia). E così, ecco che i proprietari di case e appartamenti si ritrovano a fare i conti con la necessità di mettere al sicuro il valore della propria residenza, stipulando un contratto di assicurazione che garantisca il rimborso delle spese da sostenere qualora la propria dimora venisse danneggiata dalle perturbazioni atmosferiche.

Per andare incontro alle moltissime richieste di chiarimento che i titolari delle unità immobiliari stanno inviando ai commercialisti e alle compagnie assicurative, nelle ultime ora l’Agenzia delle entrate ha emesso una circolare (la numero 14/E) per ricordare a tutti quali siano in riferimenti normativi in materia – esposti alle pagine 210 e 211 del documento – e quale sia la quota percentuale delle spese sostenute che ognuno di noi può detrarre qualora risultino necessari interventi di ripristino e riparazione degli edifici privati come conseguenza del maltempo.

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L’ente ha voluto ricordare ai contribuenti che già dal 1° gennaio 2018 è possibile detrarre un importo pari al 19% del valore dei premi assicurativi aventi per oggetto proprio il rischio di eventi calamitosi. La soglia è valida per i contratti che coinvolgono gli spazi abitativi e le relative pertinenze (ma non per le assicurazioni che interessano solo quest’ultime).

Inoltre è bene ricordare che rientrano tra le tipologie idonee per ricevere lo sconto anche le polizze stipulate per confermare una situazione precedente al 1° gennaio 2018, purché nel frattempo non siano state realizzate modifiche né al fabbricato, né ad eventuali pertinenze, né tantomeno alle condizioni elencate e contenute nel documento stesso.

Infine, l’Agenzia delle entrate ha specificato che spetta la detrazione del 90% per i premi relativi alle assicurazioni aventi per oggetto il rischio di eventi calamitosi stipulate contestualmente alla cessione ad un’impresa di assicurazione del credito d’imposta relativo agli interventi che rientrano nell’ambito del Sismabonus (lavori per cui, aldilà delle polizze assicurative per il maltempo, si può già fruire della detrazione del 110%).