IT Alert 30 gennaio, nuovo test: le regioni coinvolte

Giorni di test per l'allerta disastri della Protezione Civile: ecco quali Regioni saranno coinvolte e cosa occorre fare

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Luca Incoronato

Giornalista

Giornalista pubblicista e copywriter, ha accumulato esperienze in TV, redazioni giornalistiche fisiche e online, così come in TV, come autore, giornalista e copywriter. È esperto in materie economiche.

È nuovamente tempo di IT-Alert per alcune regioni d’Italia. Ormai l’intero Paese sa di cosa si sta parlando, considerando la prima ondata di sperimentazioni ma, per evitare equivoci, di seguito riportiamo tutte le informazioni del caso.

Dettagli utili a capire l’importanza di questo processo, così come il comportamento da tenere all’arrivo della segnalazione e in seguito. Gli smartphone squilleranno in tre Regioni, precisamente alle ore 12 di oggi, martedì 30 gennaio.

IT-Alert: quando arriva l’allarme

La Protezione Civile ha annunciato l’avvio di una nuova serie di test connessi all’IT-Alert. Il riferimento per le segnalazioni è quello di rischi specifici per aree molto ristrette. Il 30 gennaio è la data d’avvio per gli smartphone di tre regioni: Liguria, Marche e Lazio. Si proseguirà fino al 6 febbraio.

Nel corso dei mesi passati si è proceduto a una sperimentazione su scala nazionale, al fine di mostrare alla popolazione in che modo le istituzioni comunicheranno eventuali rischi imminenti. Verrebbe dunque da chiedersi perché ripetere la procedura.

Da un lato si tratta di una sorta di addestramento per i cittadini. Dall’altro, però, questi nuovi test saranno diversi dai precedenti. L’obiettivo è mutato e stavolta si fa riferimento a tre categorie specifiche di catastrofi potenziali: collasso di una grande diga, un incidente industriale dalle caratteristiche rilevanti per la salute pubblica, un incidente nucleare scatenatosi al di fuori dei confini nazionali.

La Protezione Civile mira a effettuare dei test mirati, che caratterizzeranno delle aree circoscritte. Gli smartphone presenti nel territorio suoneranno alle ore 12 di quest’oggi, a patto che siano accesi, ovviamente. Ogni area riceverà un messaggio specifico.

In seguito all’allarme, si potrà leggere il contenuto del testo d’avvertimento. Qualsiasi interazione con lo smartphone interromperà il fastidioso ma necessario rumore di notifica. In seguito si chiederà di compilare il questionario. Uno step molto utile, per capire come sia andato il test e che problemi, eventuali, siano stati riscontrati dalla cittadinanza. È importante che tutto ciò venga vissuto come un servizio utile e, date le tematiche, cruciale per la sicurezza del Paese, non come un fastidio da liquidare in due secondi.

Le Regioni coinvolte

Nel comunicato della Protezione Civile si legge come l’obiettivo cardine sia quello di rendere questi alert qualcosa di comune. Tutti dovranno riuscire a riconoscere rapidamente il tipo di allarme, restando lucidi e seguendo le istruzioni. Per questo motivo il messaggio ricevuto andrebbe letto con attenzione, dal momento che un giorno potrebbe non riportare la dicitura rassicurante “Test”.

Come detto, tutti gli smartphone delle “aree target” suoneranno per motivazioni specifiche, fortunatamente ipotetiche. Ecco alcune delle zone di riferimento: Stabilimento IPLOM (Liguria), Diga di Rio Canale (Marche) e Diga di Collemezzo (Lazio).

Scendiamo ora nel dettaglio dei testi dal 30 gennaio al 6 febbraio in Liguria, Marche e Lazio:

  • Liguria – 30 gennaio ore 12: incidente rilevante a stabilimenti industriali per Stabilimento IPLOM, Busalla, Mignanego, Ronco Scivia e Savignone;
  • Marche – 31 gennaio ore 12: allarme per il collasso grandi dighe per Diga di Rio Canale – Massignano, Campofilone;
  • Lazio – 6 febbraio ore 12: allarme per il collasso grandi dighe per Diga di Collemezzo – Ceprano, Arce, San Giovanni Incarico.