Con l'approvazione del nuovo Dpcm, legato all'ultimo decreto che ha introdotto l'obbligo vaccinale per gli over 50, verranno stabilite definitivamente le regole per l'accesso alle attività con e senza green pass.
ll 1° febbraio scatterà l'obbligo di green pass per i negozi e il Governo lavora per fornire una lista delle attività che potranno derogare a questo nuovo obbligo. A stabilire l'elenco di servizi e attività saranno tre criteri: esigenze alimentari, sanitarie e di sicurezza e giustizia. Si parte da qui per stabilire dove servirà o meno il green pass base, quello che si ottiene con un tampone antigenico valido valido 48 ore o molecolare valido 72 ore.
Nell'elenco dovrebbero rientrare negozi alimentari, edicole e tabaccherie, insieme a medici, veterinari e farmacie.
Green pass, dove non serve
Il green pass base, ovvero il certificato che si ottiene anche con l'esito di un tampone negativo, non sarà richiesto ad esempio per entrare in negozi che vendono generi alimentari. Le attività che vendono beni di prima necessità riceveranno la deroga.
Quindi non servirà:
- per recarsi al supermercato, oppure per andare dal panettiere;
- per entrare in edicola e comprare il giornale;
- in tabaccheria;
- nelle farmacie, ospedali, cliniche mediche, ambulatori ed anche i veterinari, ovvero attività che rientrano in ambito sanitario, che soddisfano cioè esigenze sanitarie urgenti e indifferibile e che forniscono cure;
- ai carabinieri o alla polizia, nel caso in cui una persona abbia l'urgenza di sporgere una denuncia.
Super green pass, dove serve
Dal 10 gennaio si è allungata la lista dei luoghi dove non basta più il certificato verde base (che si ottiene anche con tampone) ma serve quello rafforzato, rilasciato solo a chi è vaccinato o guarito dal Covid.
Trasporti e mezzi pubblici, ma anche alberghi, piscine, piste da sci, stadi e nella ristorazione al banco, nei locali al chiuso. In zona bianca così come nella gialla e nella arancione per accedere ad alcune attività e servizi - fino al 31 marzo 2022 (fine dello stato d'emergenza) - è necessario l’uso della certificazione rafforzata è esteso anche alla ristorazione al banco nei locali al chiuso. Ecco dove serve il super green pass:
- al chiuso per piscine, palestre e sport di squadra;
- musei e mostre (a oggi, l’accesso a questi luoghi è consentito con il Green Pass base in zona bianca e gialla);
- al chiuso per i centri benessere; centri termali (salvo che per livelli essenziali di assistenza e attività riabilitative o terapeutiche);
- parchi tematici e di divertimento;
- al chiuso per centri culturali, centri sociali e ricreativi (esclusi i centri educativi per l’infanzia);
- sale gioco, sale scommesse, sale bingo e casinò.
Fino al 31 marzo 2022 i visitatori potranno accedere alle strutture residenziali, socio-assistenziali, socio-sanitarie e hospice soltanto muniti di green pass rafforzato e test antigenico rapido o molecolare eseguito nelle 48 ore precedenti l’accesso, con esito negativo, oppure vaccinazione con terza dose.
Green pass, nuove misure dal 20 gennaio
L'uso del green pass base verrà allargato a coloro che accedono ai servizi alla persona e inoltre a pubblici uffici, servizi postali, bancari e finanziari, attività commerciali fatte salve eccezioni che saranno individuate con atto secondario per assicurare il soddisfacimento di esigenze essenziali e primarie della persona, si legge sul sito del governo.
Quindi per andare in banca, dal parrucchiere o dall'estetista o nei centri commerciali sarà comunque necessario il green pass semplice, ovvero l'obbligo - finora non previsto - di essere vaccinati, guariti o in possesso dell'esito di un tampone negativo.
Super green pass e lavoro, cosa cambia dal 15 febbraio
Il nuovo decreto introduce inoltre l’obbligo vaccinale per tutti coloro che hanno compiuto i 50 anni. Per i lavoratori pubblici e privati con 50 anni di età sarà necessario il Green pass rafforzato per l’accesso ai luoghi di lavoro a partire dal 15 febbraio prossimo fino al 15 giugno 2022. Senza limiti di età, l’obbligo vaccinale è esteso al personale universitario così equiparato a quello scolastico. "L'obbligo non sussiste in caso di accertato pericolo per la salute, in relazione a specifiche condizioni cliniche documentate, attestate dal medico di medicina generale o dal medico vaccinatore, nel rispetto delle circolari del Ministero della salute in materia di esenzione dalla vaccinazione anti SARS-CoV-2; in tali casi la vaccinazione può essere omessa o differita. L’avvenuta immunizzazione a seguito di malattia naturale, comprovata dalla notifica effettuata dal medico curante, determina il differimento della vaccinazione". Chi non è ancora vaccinato dovrà effettuare la prima dose del vaccino entro il 31 gennaio per ottenere un Green Pass rafforzato valido a partire dal 15 febbraio.