Acqua contaminata nel Nord Italia: scatta l’allarme

A Taggia e Sanremo è impossibile utilizzare l'acqua del rubinetto a causa di quantitativi 50 volte superiori alla norma del solvente 1,2,3-Tricloropropano

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Mirko Ledda

Editor e fact checker

Scrive sul web da 15 anni, come ghost writer e debunker di fake news. Si occupa di pop economy, tecnologia e mondo digitale, alimentazione e salute.

Emergenza acqua potabile nella provincia di Imperia, dove a Taggia e in alcuni quartieri di Sanremo i sindaci hanno emesso delle ordinanze che vietano in via precauzionale l’uso dell’acqua per fini alimentari, anche previa bollitura. La decisione è stata presa al termine di un vertice in Prefettura a Imperia, al quale hanno partecipato anche i primi cittadini di Castellaro e Riva Ligure, pre affrontare il caso dell’inquinamento da solvente 1,2,3-Tricloropropano, presente all’interno delle falde del torrente Argentina in misura di ben 50 volte superiore ai limiti stabiliti dalla legge.

1,2,3-Tricloropropano nell’acqua a Taggia e a Sanremo

La Regione Liguria ha annunciato che l’Asl 1 sta effettuando nove nuovi campionamenti sui pozzi che forniscono l’acquedotto di Taggia e del circondario. Dopo i primi dieci campionamenti, infatti, è stato riscontrato il solvente 1,2,3-Tricolopropano in quantità superiori ai limiti di legge.

I nuovi rilievi sono stati effettuati nella mattinata di domenica 12 marzo, e il materiale raccolto è stato inviato immediatamente al laboratorio dell’Arpal. Si prevede che i risultati delle analisi saranno disponibili entro le prossime 24 ore.

Fino a ulteriori disposizioni, per precauzione, l’utilizzo dell’acqua potabile è vietato in tutto il territorio comunale di Taggia e in parte di quello di Sanremo, come stabilito dalle ordinanze dei sindaci dei due comuni. L’acqua potabile viene fornita attraverso autobotti e bottigliette distribuite dalla Protezione Civile, che continua a essere impegnata nella zona. I volontari stanno lavorando incessantemente per garantire la fornitura di acqua alle persone anziane e fragili, al fine di limitare i disagi alla popolazione.

Il presidente Giovanni Toti e l’assessore della Protezione Civile e dell’Ambiente Giacomo Giampedrone hanno dichiarato che la Regione Liguria sta monitorando attentamente la situazione, a stretto contatto con le amministrazioni dei comuni interessati dall’emergenza. Il tavolo di coordinamento tecnico si aggiornerà non appena saranno disponibili i risultati dei nuovi campionamenti.

Intossicazione da 1,2,3-Tricloropropano: i sintomi

L’1,2,3-Tricloropropano è un composto chimico utilizzato principalmente come solvente per vernici e adesivi. Tuttavia, è stato dimostrato che l’esposizione a questo composto può essere dannosa per la salute umana. È classificato come un cancerogeno probabile per gli esseri umani dall’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro (IARC), in quanto associato a diverse forme di tumore in studi su animali da laboratorio.

L’esposizione prolungata o acuta all’1,2,3-Tricloropropano può provocare una serie di sintomi.

  • Irritazione e dolore agli occhi, alla pelle e alle vie respiratorie.
  • Disturbi gastrointestinali.
  • Mal di testa.
  • Nausea e vomito.
  • Sonnolenza.
  • Perdita di coscienza.
  • Danni ai reni e al fegato.

Per questo motivo le autorità sanitarie impongono dei limiti di legge sulla quantità di 1,2,3-Tricloropropano presente nell’acqua potabile. Se i limiti vengono superati, l’acqua può diventare pericolosa per la salute umana e l’ambiente circostante, visto che questa sostanza può uccidere anche gli organismi acquatici e danneggiare l’ambiente.

In caso di contaminazione delle falde, è necessario adottare misure di emergenza per garantire l’approvvigionamento di acqua potabile e sicura alla popolazione, in attesa che i valori rientrino nella norma.

Come già detto, bollire l’acqua contaminata non la rende sicura, e i fumi prodotti possono essere pericolosi e causare danni all’organismo.

Quello di Taggia e a Sanremo non è l’unico problema che riguarda l’acqua nel Nord Italia, dove è scattato già l’allarme siccità, come spiegato qua. Il Governo sta valutando la nomina di un super commissario per l’emergenza idrica, come anticipato qua. Le motivazioni per cui l’Italia ha questa grande sete sono riassunte qua.