Negli ultimi mesi si è parlato spesso del grado di parentela e di affinità all’interno di una famiglia, ma non era molto chiaro come effettuare il corretto calcolo e quali fossero le principali differenze tra le due condizioni. Come espressamente definiti all’interno del Codice Civile, il grado di parentela indica precisamente il livello e l’ordine di parentela diretto, mentre il grado di affinità si riferisce ad un vincolo indiretto: ecco come effettuare il calcolo corretto e qual è la principale differenza i due.
Grado di parentela: cos’è e come calcolarlo
La definizione di parenti e affini non è casuale, ma è contenuta all’interno del Codice Civile. I parenti, nello specifico, sono soggetti legati tra loro da un vincolo diretto di consanguineità, quindi discendono dallo stesso antenato. La disciplina che riguarda il tema della parentela è contenuta negli articoli 74 e successivi del Codice Civile, secondo cui la rilevanza giuridica, in tema di successioni e diritto tributario, è valida fino al sesto grado di parentela.
Il calcolo del grado di parentela viene fatto considerando le persone che ci sono tra la persone in questione e lo stipite: un esempio concreto è che padre e figlio sono parenti di primo grado mentre tra fratelli si è parenti di secondo grado e così via. Oltre al semplice calcolo matematico, è possibile definire il grado di parentela e il rapporto tra due o più persone anche attraverso i certificati anagrafici, rilasciati dalla Pubblica Amministrazione e validi in molte circostanze. Un altro aspetto importante da considerare, oltre i gradi di parentela, riguarda il tipo di parentela:
- parentela in linea retta, quando una persona discende direttamente dall’altra, come nel caso di padre e figlio;
- parentela in linea collaterale, quando persone con uno stipite comune, non discendono l’una dall’altra, come nel caso di zio e nipote.
Elenco del grado di parentela
Per agevolare l’individuazione del grado di parentela, ecco un elenco da seguire e mettere in pratica:
- genitori: parenti in linea retta ascendente di 1° grado;
- nonni: parenti in linea retta ascendente di 2° grado;
- bisnonni: parenti in linea retta ascendente di 3° grado;
- figli: parenti in linea retta discendente di 1° grado;
- nipoti: parenti in linea retta discendente di 2° grado;
- bisnipoti: parenti in linea retta discendente di 3° grado;
- fratelli e sorelle: parenti in linea collaterale di 2° grado;
- nipoti: parenti in linea collaterale di 3° grado;
- pronipoti: parenti in linea collaterale di 4° grado;
- figli di pronipoti: parenti in linea collaterale di 5° grado;
- zii paterni e materni: parenti in linea collaterale di 3° grado;
- cugini: parenti in linea collaterale di 4° grado;
- figli di cugini: parenti in linea collaterale di 5° grado;
- figli di figli di cugini: parenti in linea collaterale di 6° grado;
- prozii: parenti in linea collaterale di 4° grado;
- cugini dei genitori: parenti in linea collaterale di 5° grado;
- figli dei cugini dei genitori: parenti in linea collaterale di 6° grado.
Grado di affinità: cos’è
Il concetto di affinità, secondo il Codice Civile, consiste nel rapporto tra un coniuge e i parenti dell’altro coniuge, come nel caso di suocera, genero e altro. Anche per gli affini vengono applicate le regole relative alla parentela per il calcolo del grado, ecco le due principali voci da tenere in considerazione:
- affinità diretta quando una persona è affine di primo grado con i suoceri;
- affinità collaterale quando una persona è affine in linea collaterale di secondo grado con i cognati.
Un aspetto importante da tenere in considerazione è che il legame di affinità non si conclude nel caso di morte del coniuge, come molti credono, ma dopo la dichiarazione di nullità di un matrimonio e dopo una sentenza ufficiale di divorzio, come confermato recentemente anche dalla Commissione Europea.
Elenco del grado di affinità
Per agevolare l’individuazione del grado di affinità, ecco un elenco da seguire e mettere in pratica:
- suocero-genero: affine in linea retta di 1° grado;
- nonno/nonna del marito/della moglie: affine in linea retta di 2° grado;
- cognato/a: affine in linea retta di 2° grado;
- zio del marito/ della moglie: affine in linea retta di 3° grado;
- cugino del marito/ della moglie: affine in linea retta di 4° grado.