Bollette della luce, ecco il mercato libero: come proteggersi dalle truffe

Dal primo luglio 2024, finisce il servizio di maggior tutela per l'energia elettrica. I consumatori dovranno scegliere un fornitore nel mercato libero. Come riconoscere e difendersi dalle truffe

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Francesca Secci

Giornalista

Giornalista pubblicista con esperienza in redazioni rilevanti, è specializzata in economia, finanza e geopolitica.

Pubblicato: 26 Giugno 2024 20:59

A partire dal primo luglio 2024, il servizio di maggior tutela per l’energia elettrica terminerà, e questo innegabilmente segnerà un importante passaggio per i consumatori italiani, che dovranno prestare ancora più attenzione alle truffe. Infatti, questo cambiamento implica che, salvo alcune eccezioni, i cittadini dovranno scegliere un fornitore nel mercato libero.

Mentre la fatidica data si avvicina, è evidente un incremento delle chiamate da parte dei call center che propongono contratti per la luce, spesso con potenziali rischi di truffa.

Chi sono i clienti vulnerabili

Secondo l’Arera, i clienti vulnerabili sono quelli che si trovano in specifiche condizioni socioeconomiche o di salute. Per il gas, rientrano in questa categoria coloro che hanno più di 75 anni, chi ha disabilità riconosciute o chi vive in alloggi di emergenza.

Per l’energia elettrica, oltre a queste categorie, sono considerati vulnerabili anche coloro che necessitano di apparecchiature medico-terapeutiche alimentate dall’elettricità e gli abitanti di isole minori non interconnesse.

Cosa cambia dal primo luglio

Dal primo luglio 2024, chi non appartiene alla categoria dei clienti vulnerabili e non ha sottoscritto un contratto nel mercato libero, verrà automaticamente inserito nel “Servizio a Tutele Graduali”. Questo servizio, predisposto dall’Arera, assicurerà una fornitura continua durante la transizione al mercato libero, con una durata prevista fino al 31 marzo 2027.

Le offerte Placet: cosa sono e in cosa consistono

Le offerte Placet, introdotte dalla legge n. 124/2017, sono obbligatorie per tutti i venditori di energia. Queste proposte prevedono una tariffa fissa o variabile, con condizioni contrattuali standardizzate dall’Arera. Durante il servizio di tutele graduali, ai clienti non vulnerabili verranno applicate queste offerte, che comprendono fatturazione bimestrale e l’assenza di garanzie per chi opta per il pagamento tramite domiciliazione bancaria o postale.

Come proteggersi dalle truffe delle bollette di luce e gas

Con l’avvicinarsi della fine del mercato tutelato, è aumentato il rischio di truffe telefoniche e porta a porta. Per proteggersi, è consigliabile non accettare proposte telefoniche o porta a porta, e non fornire mai e in nessun caso i numeri Pod e Pdr presenti in bolletta.

Inoltre, iscriversi al Registro delle Opposizioni può aiutare a ridurre le chiamate indesiderate, ma se queste dovessero continuare, bisogna assolutamente segnalare il problema al Garante della Privacy.

Di seguito, alcune informazioni su come proteggersi dalle truffe:

  • In caso di chiamate sospette, non rispondere “sì” per evitare che la registrazione venga manipolata per attivare contratti non desiderati
  • Riattaccare immediatamente: se l’operatore sembra sospetto o insiste troppo, riattaccate il telefono senza esitazione
  • Se si riceve una visita da presunti rappresentanti della compagnia energetica, non bisogna mai aprire la porta o fornire informazioni personali e, in caso di dubbio, non firmare alcun documento

Per evitare le truffe:

  • Consultare i siti ufficiali: visitare il sito web della vostra compagnia energetica per verificare le offerte disponibili
  • Contattare i numeri ufficiali: utilizzare solo i numeri di telefono forniti dalla compagnia per comunicare eventuali cambiamenti o richieste di informazioni

Le truffe più comuni sulle bollette di luce e gas

Una delle truffe più comuni è quella dei call center fasulli, dove finti operatori si spacciano per dipendenti di note compagnie energetiche per ottenere informazioni personali o finanziarie. Questi truffatori possono utilizzare discorsi confusi e toni insistenti per convincere le vittime a rivelare dati sensibili.

Le truffe tramite e-mail (phishing) stanno diventando sempre più frequenti. I truffatori inviano e-mail che sembrano provenire dal proprio fornitore di energia, chiedendo di inserire dati personali su siti web falsi per ottenere rimborsi o evitare il distacco della fornitura.

I truffatori si presentano a casa delle vittime fingendo di essere tecnici incaricati di controllare i contatori o di verificare le bollette. Utilizzano questa scusa per ottenere accesso a informazioni personali o per far firmare contratti non richiesti

Offerte di energia estremamente convenienti possono nascondere clausole sfavorevoli o costi nascosti. Queste pubblicità ingannevoli possono arrivare via email, telefono o altri canali.

Al telefono, i truffatori cercano di far pronunciare all’utente parole come “sì” o “confermo”, registrando poi l’approvazione di un nuovo contratto di fornitura. Questa tecnica è nota come “truffa del sì”.