Con Scipione temperature record in Italia: perché e cosa fare

Nei prossimi giorni si registreranno temperature oltre le medie stagionali a causa dell'anticiclone africano e Coldiretti ha già lanciato l'allarme siccità

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Matteo Paolini

Giornalista green

Nel 2012 ottiene l’iscrizione all’Albo dei giornalisti pubblicisti. Dal 2015 lavora come giornalista freelance occupandosi di tematiche ambientali.

Le basse temperature degli ultimi giorni stanno per lascare il posto a un caldo estivo a nomalo vista la stagione. Nei prossimi giorni si registreranno picchi elevati per il periodo. La colpa è di Scipione, l’anticiclone africano che, a partire da oggi, investirà l’Italia.

Da diversi giorni i modelli meteorologici indicano questa possibilità, a causa appunto della risalita dell’anticiclone africano. Con il passare delle ore queste previsioni vengono confermate e indicano che, Sardegna e Sicilia, saranno le regioni più colpite con punte intorno anche ai 40°C. In molte altre località si registreranno comunque temperature record per il periodo con picchi di 37/38°C.

Perché si avrà un caldo record con Scipione

Dopo l’avvento del suo predecessore, l’anticiclone Hannibal, che ha interessato l’Italia dal 10 maggio fino a pochi giorni fa, Scipione sarà decisamente più caldo, questo per due fattori principali:

  • le temperature saliranno su terreni e soprattutto su un mare già molto caldo rispetto alle medie stagionali
  • la profonda discesa del ciclone dal Regno Unito verso la Spagna fungerà come una sorta di calamita per attirare l’aria calda dalle zone sud sahariane verso la nostra penisola, aria calda che con sé porterà molta umidità

Mentre Hannibal ha faticato a superare i 37/38°C, è previsto che con Scipione i picchi supereranno i 40°C, soprattutto sulle Isole maggiori.

Quando e dove colpirà Scipione

Secondo gli ultimi aggiornamenti, i valori più elevati di pressione e temperature si registreranno nel Centro-Sud e sulle Isole maggiori. A risentire del caldo però, complice, l’aumento dell’afa, sarà anche la Pianura Padana. Il Nord però sarà interessato anche dallo sviluppo di forti temporali su tutto l’arco alpino. Nel Centro-Sud invece, Scipione potrebbe non dare tregue per i prossimi 5/6 giorni, superando nel weekend, come detto, i 40°C sulle estreme regioni meridionali e su Sicilia e Sardegna.

A partire da domani, mercoledì 1° giugno, al Sud e sulle Isole maggiori le temperature inizieranno a salire vertiginosamente. Ma sarà solo tra giovedì 2 e venerdì 3 giugno che tutta l’Italia inizierà a evidenziare i segnali più evidenti di un generale aumento delle temperature. Se il Sud e le Isole maggiori saranno le regioni maggiormente interessate dal passaggio di Scipione, il grande caldo si sentirà anche al Centro, con Roma e Firenze che dovrebbero toccare i 36/37°C. Temperature anomale per il periodo dell’anno e decisamente più consone all’estate.

Stando alle previsioni i termometri potrebbero però iniziare a scendere lentamente con l’inizio della prossima settimana. Questo a partire dalle regioni del Nord, anche se, tuttavia, queste sono per il momento solo delle ipotesi e i vari meteorologi stanno ancora esaminando i rispettivi calcoli e non hanno ancora trovato una linea comune.

Quel che è certo è che l’arrivo dell’anticiclone Scipione porterà l’avvio di un’accentuazione della siccità su molte regioni italiane, questo sarà dovuto anche a una maggiore evaporazione dell’acqua. Quello che quindi al momento risulta essere un deficit pluviometrico, tenderà e divenire siccità.

L’allarme di Coldiretti

Chi è preoccupato maggiormente dall’arrivo di Scipione e dalla siccità che potrebbe portare è il settore dell’agricoltura, tanto che Coldiretti, a maggiore associazione di rappresentanza e assistenza dell’agricoltura italiana, ha lanciato l’allarme. Secondo l’associazione, con l’innalzamento delle temperature sarà allarme siccità nelle campagne dove sono a rischio le semine primaverili di riso, girasole, mais e soia, ma a rischio saranno anche le coltivazioni di grano e altri cereali e foraggi per l’alimentazione degli animali.

A subire i danni della siccità, sempre secondo Coldiretti, potrebbe essere anche il settore del cibo Made in Italy, infatti, frutta e ortaggi hanno bisogno di acqua per crescere e assicurare la produzione e, al momento, a causa della guerra in Ucraina, il settore sta già attraversando un momento di difficoltà a causa dei rincari.

Coldiretti ha inoltre sottolineato che, con l’arrivo del gran caldo, mancherà l’acqua necessaria ad irrigare le coltivazioni che stanno già vivendo una situazione di stress idrico a causa delle precipitazioni praticamente dimezzate.

Qualche consiglio su come combattere il caldo torrido

L’attuale situazione di guerra in Ucraina sta portando disagi in tutta Europa per quanto riguarda l’approvvigionamento energetico, tanto che il Presidente del Consiglio, Mario Draghi, nei giorni scorsi aveva lanciato un interrogativo: “Vogliamo il condizionatore d’aria acceso o la pace?”. La frase era riferita all’intento di tagliare i consumi di elettricità e quindi del gas che l’Italia importa in grandi quantità dalla Russia.

Esistono alcuni semplici accorgimenti per ripararsi dal caldo senza dover per forza accendere il condizionatore, ecco quali:

  • Chiudere gli infissi: non tutti lo sanno e a molti potrà sembrare strano, ma il modo migliore per mantenere un clima fresco in casa è quello di tenere infissi e finestre chiuse durante il giorno, questo perché si impedisce l’entrata dell’aria calda in casa
  • Spegnere gli elettrodomestici: gli elettrodomestici tendono a sprigionare molto calore, soprattutto d’estate, il consiglio quindi è quello di spegnere quelli che non sono necessari. Questo non solo aiuterà a non far alzare la temperatura in casa, ma contribuirà anche a ridurre i costi in bolletta
  • Scegliere i ventilatori: i ventilatori sono la vera alternativa ai condizionatori, questo non solo perché sono più economici, ma sono anche molto meno inquinanti, infatti, in commercio ne esistono diversi che richiedono una minima quantità di energia per poter funzionare