L’ondata di caldo che ha investito l’Italia nelle ultime settimane non è solo un problema ambientale e sanitario, ma ha anche un impatto economico diretto sulle famiglie. Secondo un’analisi di Assoutenti, il caldo estremo può costare fino a 550 euro al mese per nucleo familiare, tra aumento delle bollette, consumi idrici, prodotti per la cura della persona e spese per il tempo libero.
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Bollette più salate tra condizionatori e acqua
La voce più pesante riguarda l’uso dei condizionatori. L’avvio anticipato e la maggiore durata di accensione possono far lievitare la bolletta energetica mensile tra 80 e 120 euro a famiglia, a seconda del tipo di impianto e dell’efficienza energetica. Un costo reso inevitabile dalle temperature record che si sono registrate già dall’inizio del mese di giugno in molte città italiane.
Il caldo porta a un utilizzo intensificato dell’acqua: più docce, irrigazione di giardini e maggiore consumo per dissetarsi comportano una spesa aggiuntiva tra 20 e 30 euro al mese.
Spese per la salute e la cura della persona
Proteggersi dal sole ha un prezzo. Le creme solari, ormai imprescindibili, costano tra 30 e 40 euro al mese.
Gli integratori alimentari, spesso utilizzati per reintegrare sali minerali, aggiungono altri 20-40 euro.
Auto e aria condizionata
Anche l’aria condizionata in auto contribuisce al caro caldo: tra carburante e climatizzatore, il conto può salire di ulteriori 48-80 euro mensili.
Assoutenti ha anche rilevato un aumento dell’uso delle macchine durante le ondate di calore, visto che uscire per una passeggiata diventa particolarmente pericoloso, soprattutto per gli anziani.
Frigo e pasti pronti
L’alimentazione estiva comporta un maggior consumo di prodotti freschi e dissetanti.
Bibite, gelati, frutta e acqua minerale hanno registrato rincari significativi: secondo l’Istat, a giugno 2025 i prezzi sono aumentati fino al +7,1% per la frutta fresca e +5,5% per i gelati. La spesa aggiuntiva media è stimata tra 40 e 60 euro.
Mare, piscina e tempo libero
Per fuggire all’afa, molte famiglie scelgono spiagge o piscine.
Tra ingressi, lettini, ombrelloni, parcheggi e pasti, la spesa mensile aggiuntiva può variare da 120 a 180 euro.
Una voce che incide soprattutto nei nuclei con figli e nei centri urbani meno attrezzati per affrontare il caldo.
Come ridurre i costi: i consigli Assoutenti
Per contenere l’impatto economico del caldo, Assoutenti propone una serie di buone pratiche:
- usare il condizionatore con moderazione, non sotto i 25 °C, con il timer e pulendo periodicamente i filtri;
- arieggiare la casa al mattino e chiudere tapparelle nelle ore più calde;
- fare docce brevi e a temperatura moderata;
- bere acqua del rubinetto (se potabile) anziché minerale;
- scegliere prodotti alimentari locali e di stagione;
- razionalizzare l’uso dell’auto e preferire mezzi alternativi quando possibile;
- preparare cibi da casa per le giornate al mare.
Un problema economico globale
Oltre all’impatto diretto sulle famiglie, il caldo estremo ha conseguenze macroeconomiche.
Secondo uno studio di Allianz Research, l’ondata di caldo del 2025 potrebbe costare all’Italia quasi un punto percentuale di Pil.
In Europa, le perdite stimate si attestano a -0,5 punti percentuali, con effetti particolarmente gravi per i Paesi più esposti come Spagna e Grecia.
Le temperature estreme riducono anche la produttività del lavoro. Secondo l’Organizzazione Internazionale del Lavoro, lo stress da calore comporterà una perdita globale del 2,2% delle ore lavorative.
In Italia, dove è prevista la cassa integrazione per il caldo, i settori più colpiti sono:
- l’agricoltura;
- l’edilizia;
- i servizi all’aperto.