Il Fisco batte cassa con l’ultima tassa di fine anno: chi paga

Tra gli appuntamenti fiscali da segnarsi in calendario c'è l'acconto Iva 2022: così il Fisco batte cassa con l'ultima tassa di fine anno. Ma chi paga?

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Federica Petrucci

Editor esperta di economia e attualità

Laureata in Scienze Politiche presso l'Università di Palermo e Consulente del Lavoro abilitato.

Tra gli appuntamenti fiscali da segnarsi in calendario, anche quest’anno, c’è l’acconto Iva 2022: così il Fisco batte cassa con l’ultima tassa di dicembre, tra le feste di Natale e Capodanno. Ma a chi spetta pagare? E quali sono i termini?

Acconto Iva 2022: chi paga

Il 27 dicembre è il termine ultimo per versare l’acconto Iva dovuto per le liquidazioni periodiche di chiusura dell’ultimo mese o dell’ultimo trimestre dell’anno.

Sono obbligati al versamento dell’acconto tutti i contribuenti Iva tranne coloro che non sono tenuti a effettuare le liquidazioni periodiche Iva, mensili o trimestrali. Sono, invece, esonerati dal versamento dell’acconto i soggetti che non dispongono di uno dei due dati: “storico” o “previsionale”, su cui sostanzialmente si basa il calcolo.

Ad esempio, è il caso dei soggetti che:

  • hanno cessato l’attività, anche per decesso, entro il 30 novembre se mensili o entro il 30 settembre se trimestrali oppure hanno iniziato l’attività;
  • hanno chiuso il periodo d’imposta precedente con un credito di imposta (risultante anche dalla liquidazione Iva periodica), a prescindere dalla presentazione della richiesta di rimborso;
  • pur avendo effettuato un versamento per il mese di dicembre o per l’ultimo trimestre del periodo d’imposta precedente, oppure in sede di dichiarazione annuale per il periodo d’imposta precedente, prevedono di chiudere la contabilità Iva con una eccedenza detraibile di imposta.

Non sono, poi, obbligati al versamento, i contribuenti per i quali risulta un importo dovuto a titolo d’acconto non superiore a 103,29 euro.

Sono, inoltre, esonerati dal versamento dell’acconto:

  • i contribuenti che, nel periodo d’imposta, hanno effettuato soltanto operazioni non imponibili, esenti, non soggette a imposta o, comunque, senza obbligo di pagamento dell’imposta;
  • i produttori agricoli “di cui all’art. 34, comma 6, del DPR n. 633 del 1972”;
  • i soggetti che esercitano attività di spettacoli e giochi in regime speciale;
  • le associazioni sportive dilettantistiche, nonché le associazioni senza fini di lucro e quelle pro loco, in regime forfetario;
  • i raccoglitori e i rivenditori di rottami, cascami, carta da macero, vetri e simili, esonerati dagli obblighi di liquidazione e versamento del tributo;
  • gli imprenditori individuali che hanno dato in affitto l’unica azienda, entro il 30 settembre, se contribuenti trimestrali o entro il 30 novembre, se contribuenti mensili, a condizione che non esercitino altre attività soggette all’Iva.

F24 Acconto IVA: cos’è e come funziona

Il versamento dell’acconto deve essere effettuato in modalità esclusivamente telematica utilizzando il modello F24 (qui le banche convenzionate). È possibile compensare l’importo dovuto a titolo d’acconto con eventuali crediti di imposte o contributi di cui il contribuente abbia la disponibilità.

A differenza di quanto previsto per le liquidazioni periodiche, i contribuenti trimestrali ordinari non devono applicare la maggiorazione degli interessi dell’1%. L’acconto versato deve essere, inoltre, sottratto all’Iva da versare per il mese di dicembre (per i contribuenti mensili), in sede di dichiarazione annuale Iva (per i contribuenti trimestrali) o da quanto dovuto per la liquidazione del 4° trimestre (per i contribuenti trimestrali speciali).

I codici tributo da utilizzare nell’F24 per il versamento dell’acconto Iva sono i seguenti:

  • 6013 per i contribuenti mensili
  • 6035 per quelli trimestrali.

Per procedere con l’invio dell’F24 online basta accedere al servizio nell’Area riservata dei servizi telematici dell’Agenzia è necessario essere in possesso di credenziali del Sistema pubblico di Identità Digitale (SPID, qui come ottenerlo), Carta di identità elettronica (CIE) o Carta nazionale dei servizi (CNS).

Il modello di versamento F24 può essere compilato e inviato tramite il servizio “F24 Web” (qui la guida) o scaricando il software messo a disposizione dall’Agenzia o reperibile sul mercato. Nel caso in cui si decida di ricorrere al servizio “F24 Web”, il contribuente può compilare e trasmettere il modello di versamento F24 direttamente e senza la necessità di scaricare alcun software.