Dichiarazione dei redditi a prova di fisco. Come evitare i controlli dell’Agenzia delle Entrate

È possibile evitare i controlli sulla dichiarazione dei redditi da parte dell'Agenzia delle Entrate? Ecco come gestire la pratica alla perfezione

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Pierpaolo Molinengo

Giornalista economico-finanziario

Giornalista specializzato in fisco, tasse ed economia. Muove i primi passi nel mondo immobiliare, nel occupandosi di norme e tributi, per poi appassionarsi di fisco, diritto, economia e finanza.

Esiste una dichiarazione dei redditi a prova di fisco? Si possono adottare delle soluzioni che evitino scomodi controlli dell’Agenzia delle Entrate? E che soprattutto possano far dormire dei sonni tranquilli?

Uno dei timori che associa la maggior parte dei contribuenti onesti è quello di aver commesso un errore nel Modello 730. Per quanto la compilazione possa essere semplificata e agevolata dalla tecnologia, l’errore involontario è pur sempre dietro l’angolo. Può essere determinato da uno zero di troppo o da uno di meno. Da una virgola piazzata nella posizione sbagliata. Si può stare attenti quanto si vuole, ma sbagliare è umano e può capitare in qualsiasi momento.

Benché fatto in buona fede, un errore commesso nella compilazione della dichiarazione dei redditi diventa sempre uno scomodo inconveniente. Uno di quelli che porta a perdere del tempo e del denaro – costituito da eventuali sanzioni ed interessi da versare -. Ma come si possono evitare i controlli dell’Agenzia delle Entrate? Non è possibile indicare una strada che li possa evitare completamente, ma se ne può scegliere una che li riduce il più possibile. Vediamo cosa è possibile fare.

Dichiarazione dei redditi: come evitare i controlli

Fino a qualche anno fa, quando si poteva presentare unicamente il Modello 730 ordinario, la probabilità di essere sottoposti a dei controlli da parte dell’Agenzia delle Entrate era identico per tutti. Oggi la situazione è leggermente cambiata. Questo perché il Modello 730 precompilato permette di evitare i controlli preventivi, almeno per i soggetti che decidono di inviarlo senza apportare alcuna modifica ai dati che sono stati inseriti direttamente dall’amministrazione tributaria.

Appoggiandosi proprio su questa premessa, la maggior parte dei contribuenti utilizza proprio la dichiarazione dei redditi precompilata e non vi apportano delle modifiche. Anche quando i dati sono incompleti e non contengono le detrazioni e le deduzioni che spettano. Una decisione – in molti casi controproducente – che fa comprendere quanto il timore di essere sottoposti a dei controlli da parte del Fisco possa far commettere altri tipi di errore.

È importante ricordare, infatti, che non vengono sottoposti ai controlli dell’Agenzia delle Entrate anche i contribuenti che decidono di modificare il Modello 730 precompilato e variano dei dati che non determinano un cambiamento del reddito complessivo e dell’imposta dovuta. Stiamo parlando, ad esempio, di modifiche che servono ad aggiornare i dati anagrafici o il sostituto d’imposta. Che sostanzialmente non vanno a impattare su quanto si deve versare con le tasse.

Modello 730 semplificato: quando non sono previsti dei controlli

Si salva dei controlli preventivi il contribuente che, almeno nel corso del 2024, decida di utilizzare la nuova dichiarazione semplificata. Anche in questo caso è necessario confermare senza modificare i dati che risultano essere in possesso dell’Agenzia delle Entrate.

Continuano a non essere sottoposto a dei controlli quanti decidano di utilizzare la dichiarazione precompilata. Anche quando dovessero venire modificati dei dati che non vanno ad impattare direttamente sulla determinazione del reddito o delle imposte che devono essere versate.

A questo punto, però, è necessario chiarire una situazione che si viene a verificare nel momento in cui si accettano o confermano i dati del Modello 730 precompilato e della dichiarazione semplificata. Nel momento in cui si decide di accettare i dati che sono già in possesso dell’amministrazione tributaria – e che sono stati forniti da soggetti terzi, come banche, scuole o strutture sanitarie – si evitano i controlli preventivi. Ma non ci si salva dagli eventuali controlli formali, che vengono effettuati nel momento in cui l’Agenzia delle Entrate dovesse verificare che ci sono delle discrepanze o delle incoerenze all’interno della dichiarazione dei redditi.

Dichiarazione dei redditi: quando vengono effettuati i controlli

Il Modello 730 o il Modello Redditi PF sono sostanzialmente delle dichiarazioni effettuate dal contribuente, attraverso le quali dichiara i propri redditi. Questa operazione serve a determinare le imposte da pagare. Proprio perché il calcolo delle tasse da versare si basa su un’affermazione del contribuente, l’Agenzia delle Entrate ha la possibilità di effettuare tutti i controlli del caso, per accertarsi se quanto dichiarato nei vari modelli sia veritiero.

Generalmente i controlli preventivi vengono effettuati entro quattro mesi dal termine ultimo previsto per presentare i vari modelli dichiarativi. Questo, però, non avviene nel momento in cui si decide di presentare un modello precompilato senza apportarvi delle modifiche. O se il contribuente dovesse decidere di avvalersi di una dichiarazione semplificata, andando a confermare direttamente i dati che risultano essere in possesso dell’Agenzia delle Entrate.

Cosa succede, invece, nel caso in cui si dovessero effettuare delle modifiche che comportino dei cambiamenti nel reddito e nell’imposta? Si possono venire a generare le seguenti situazioni:

  • nel caso in cui i modelli siano stati inviati attraverso il sito dell’Agenzia delle Entrate o con un sostituto d’imposta, i controlli documentali non vengono effettuati solo sugli oneri che non sono stati modificati all’interno della dichiarazione precompilata. Questo significa che i controlli riguarderanno unicamente i dati oggetto di modifiche;
  • per quanto riguarda i modelli trasmessi attraverso un Caf i controlli documentali vengono effettuati anche sugli oneri che erano stati precompilati direttamente dall’AdE. Anche quando non hanno subito delle modifiche. A questa regola c’è una sola eccezione, che è determinata dalle spese sanitarie, per le quali gli eventuali controlli scattano unicamente per le voci non documentate all’interno della precompilata.

Come difendersi dagli eventuali controlli

Volendosi mettere in una situazione a prova di bomba nel caso in cui ci dovesse essere un controllo da parte dell’Agenzia delle Entrate, è bene conservare tutta la documentazione relativa alla propria dichiarazione dei redditi.

È importante conservare copia delle certificazioni uniche ricevute, delle buste paghe e tutta la documentazione relativa ai redditi che sono stati conseguiti nel corso dell’anno. Eventuali contratti di locazione, se si è dato in affitto un immobile e la tracciabilità di tutti i canoni di affitti percepiti.

Per quanto riguarda le spese è sempre opportuno conservare le fatture e gli scontrini parlanti. E copia delle ricevute dei pagamenti effettuati in maniera tracciabile.

In sintesi

È possibile evitare i controlli dell’Agenzia delle Entrate sulla propria dichiarazione dei redditi? La risposta è no, gli uffici tributari possono sempre verificare che quanto dichiarato non sia falso. È possibile evitare i controlli formali, nel caso in cui si dovessero scegliere i modelli precompilati o semplificati e non dovessero essere apportate delle modifiche ai dati inseriti in automatico.