Dichiarazione dei redditi, quando si presenta il Modello 730 e come deve essere compilato

Nel 2024 la dichiarazione dei redditi deve essere presentata entro il 30 settembre. Sono previste, però, anche altri importanti appuntamenti

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Pierpaolo Molinengo

Giornalista economico-finanziario

Giornalista specializzato in fisco, tasse ed economia. Muove i primi passi nel mondo immobiliare, nel occupandosi di norme e tributi, per poi appassionarsi di fisco, diritto, economia e finanza.

Sono diverse le novità che riguardano la dichiarazione dei redditi nel 2024. Sicuramente i cambiamenti più importanti riguardano i tempi e i soggetti coinvolti nella presentazione del Modello 730. Ma non solo, proprio dal 2024 l’Agenzia delle Entrate inizierà ad attingere dai dati di tutte le CU 2024 che sono state fornite dai sostituti d’imposta. La dichiarazione dei redditi precompilata, in questo modo, non sarà disponibile solo e soltanto per i pensionati e i lavoratori dipendenti, ma la potranno utilizzare anche i titolari di partita Iva.

Le novità introdotte proprio da quest’anno – e che andranno ad impattare sul Modello 730 – hanno modificato le scadenze fiscali. È bene, infatti, prestare attenzione alle nuove deadline, che sono state fissate per il 30 settembre e il 15 ottobre: entro queste date è necessario presentare la documentazione completa relativa ai redditi percepiti nel corso del 2023.

Ma entriamo nel dettaglio e scopriamo quali sono le date da rispettare e gli obblighi previsti per quest’anno.

Dichiarazione dei redditi: la disponibilità delle precompilate

Professionisti e contribuenti, a partire dal 30 aprile 2024, hanno pieno accesso alla dichiarazione dei redditi precompilata. Il modello sarà scaricabile direttamente dall’area riservata del portale dell’Agenzia delle Entrate, alla quale è possibile accedere con le seguenti credenziali:

  • SPID;
  • CIE;
  • Carta Nazionale dei Servizi.

La possibilità di accedere ai vari modelli precompilati costituisce un valido aiuto per i contribuenti. Permette, infatti, di semplificare e velocizzare tutte le procedure relativa alla compilazione del Modello 730, al cui interno sono già contenute le informazioni più importanti, tra le quali ci sono le spese sanitarie, universitarie, assicurative ed altre.

Le date da segnare in calendario

Sono due le date importanti da segnare direttamente in calendario e che è importante rispettare:

  • il 30 settembre 2024: fino a questa data i contribuenti avranno tempo per inviare il Modello 730;
  • il 15 ottobre 2024: questa è la deadline entro la quale è obbligatorio trasmettere il Modello Redditi Persone Fisiche. Entro questa data è possibile presentare anche le correzioni relative ad una dichiarazione dei redditi già presentata.

A partire proprio da quest’anno, i lavoratori dipendenti ed i pensionati hanno la possibilità di presentare il Modello Redditi 2024 invece che il consueto Modello 730 semplificato.

Modello 730: quali vantaggi ha

Come abbiamo accennato in precedenza, da quest’anno i dipendenti ed i pensionati hanno la possibilità di presentare il Modello Redditi PF. Questo strumento, però, ha dei tempi leggermente più dilatati per i rimborsi IRPEF e per la gestione delle imposte a reddito.

Il discorso cambia per il Modello 730, che ha una gestione più semplice. Ma non solo: i vantaggi di calcolo e di rimborso delle imposte lo rendono una soluzione sicuramente più accessibile, rimanendo la scelta migliore per un’ampia platea di contribuenti.

A poter beneficiare maggiormente dei vantaggi del Modello 730 sono principalmente i pensionati ed i lavoratori dipendenti, che possono ottenere eventuali rimborsi o vedersi effettuare le dovute trattenute direttamente in busta paga, senza la necessità di dover compilare dei Modelli F24.

Ricordiamo che l’Agenzia delle Entrate provvede a fornire i modelli e le istruzioni necessarie per compilare il Modello 730 e il Modello Redditi PF. Il contribuente ha, sostanzialmente, la possibilità di scegliere se avvalersi o meno del supporto di un professionista per effettuare questo tipo di operazione.

A quanti avessero intenzione di compilare in autonomia il Modello Redditi PF, l’AdE ha messo a disposizione un apposito software: il RedditiOnLine Pf. Questo strumento può essere scaricato direttamente dal sito dell’Agenzia delle Entrate e permette di creare dei file che possono essere trasmessi attraverso i servizi online della propria area personale.

Ricordiamo, ad ogni modo, che alla fine del mese di aprile, invece, vengono messi a disposizione i modelli precompilati del 730 e dei Redditi PF. Soluzione gratuita e di più facile accesso per tutti i contribuenti.

2024: arriva il questionario. Cosa cambia

Senza dubbio una delle novità del 2024 è costituita dalla nuova dichiarazione dei redditi precompilata, che, almeno nella forma, non si dovrebbe discostare troppo da un vero e proprio questionario. Il contribuente avrà la possibilità di interagire direttamente con i dati, prima di che il Modello 730 venga effettivamente redatto.

In un certo senso è possibile affermare che la sostanza non cambia, ma vengono modificati la forma ed il metodo di invio da parte del diretto interessato. Il nuovo modello, in altre parole, risulterà essere sempre composto dalle sezioni precompilate direttamente dall’Agenzia delle Entrate. Il contribuente dovrà semplicemente accettarle o modificarle o integrarle seguendo un percorso guidato.

A seguito del confronto tra i dati inseriti direttamente dall’Agenzia delle Entrate – grazie alle informazioni ricavate dalle banche dati – e quelli forniti direttamente dal contribuente si arriverà alla stesura della dichiarazione dei redditi definitiva.

Si parla di questionario, in estrema sintesi, perché il contribuente potrebbe essere chiamato a rispondere ad una serie di domande, come ad esempio:

  • il reddito è corretto?
  • le detrazioni spettanti sono queste?

Fornendo le risposte alle domande, il contribuente ha la possibilità di confermare o modificare i dati in possesso dell’Agenzia delle Entrate seguendo un ben preciso percorso guidato. E, soprattutto, semplificare la vita degli utenti.

Modello 730: chi lo può presentare

Quali sono i contribuenti che possono presentare il Modello 730? Sono, sostanzialmente, i soggetti che nel corso del 2023 hanno percepito:

  • redditi di lavoro dipendente;
  • redditi assimilati a quelli di lavoro dipendente. Tra questi rientrano, ad esempio, quelli derivanti da contratti di lavoro a progetto;
  • redditi dei terreni e dei fabbricati;
  • redditi di capitale;
  • redditi di lavoro autonomo per i quali non è indispensabile l’apertura della partita Iva. Uno degli esempi in questo caso è costituito dalle prestazioni di lavoro autonomo non esercitate abitualmente;
  • redditi diversi, tra i quali rientrano i redditi di terreni e fabbricati situati all’estero.

Il Modello 730, inoltre, può essere presentato dai contribuenti che abbiano percepito:

  • redditi assoggettabili a tassazione separata, come ad esempio i redditi percepiti dagli eredi. Sono esclusi, però, i redditi fondiari, d’impresa e derivanti dall’esercizio di arti e professioni;
  • redditi di capitale di fonte estera, che devono essere diversi rispetto a quelli che concorrono a formare il reddito complessivo. Devono essere percepiti direttamente dal contribuente senza l’intervento di intermediari residenti indicati nella sezione III del quadro L.