Le tasse scolastiche si pagheranno con l’F24: come funziona

La modifica prenderà effetto dal 1° gennaio 2020: ecco i codici tributo da utilizzare per il pagamento

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Pierpaolo Molinengo

Giornalista economico-finanziario

Giornalista specializzato in fisco, tasse ed economia. Muove i primi passi nel mondo immobiliare, nel occupandosi di norme e tributi, per poi appassionarsi di fisco, diritto, economia e finanza.

I contribuenti hanno la possibilità di pagare le tasse scolastiche utilizzando il Modello F24. Questa novità è stata introdotta nel corso del mese di gennaio 2020. I pagamenti devono essere effettuati utilizzando i codici messi a disposizione direttamente dall’Agenzia delle Entrate.

Le tasse scolastiche da pagare riguardano la frequenza del quarto e del quinto anno delle superiori, ossia degli istituti di istruzione secondaria di secondo grado.

Le tasse scolastiche si pagano con il Modello F24

Le tasse scolastiche potranno essere pagate con il Modello F24, che potrà essere predisposto dalla scuola o creato dal genitore o dallo studente stesso. L’obiettivo è sia quello di rendere più semplice il pagamento da parte delle famiglie, ma anche ridurre l’evasione e consentire alle scuole di poter incassare tutti i soldi dovuti dalle famiglie dei loro iscritti. I dati inseriti nel modello F24 verranno così conservati dall’Agenzia delle Entrate, che li inserirà nella dichiarazione dei redditi precompilata in maniera automatica.

Affinché fosse però possibile versare le tasse scolastiche con modello F24 era necessario che l’Agenzia delle Entrate istituisse degli appositi codice tributo che famiglie e studenti potessero utilizzare per “indirizzare” i pagamenti. Un “vuoto” che è stato riempito il 16 dicembre 2019, quando l’Agenzia delle Entrate, con la risoluzione 106, ha istituito quattro diversi codici tributo: quello per le tasse di iscrizione, quello per le tasse di frequenza, quello per gli esami e quello per il ritiro dei diplomi. Nello specifico, i quattro codici sono:

  • TSC1. Denominato “Tasse scolastiche – Iscrizione” dovrà essere utilizzato sul modulo F24 quando la famiglia dovrà iscrivere uno dei suoi figli in un istituto di istruzione secondaria superiore;
  • TSC2. Denominato “Tasse scolastiche – frequenza” va utilizzato per la frequenza dei corsi di istruzione;
  • TSC3. Denominato “Tasse scolastiche – esami” servirà per pagare le tasse per sostenere esami di idoneità, integrativi, di licenza, di qualifica, di Stato (ex maturità);
  • TSC4. Denominato “Tasse scolastiche – diploma” dovrà essere utilizzato quando si devono ritirare i titoli di studio conseguiti.

Il codice tributo dovrà essere inserito nell’apposito campo della sezione “Erario” del modello F24, nello stesso rigo nel quale devono essere indicati l’anno nel quale si effettua il versamento, quello di riferimento, il codice fiscale dello studente (nel campo “codice fiscale”) e quello del genitore o tutore legale (nel campo “codice identificativo”).

Come si compila il Modello F24

A fornire le informazioni dettagliate su come debba essere compilato il Modello F24 è stata la stessa Agenzia delle Entrate. Il Modello F24 ordinario presenta la sezione erario, che deve essere compilata con:

  • codice tributo;
  • anno cui si riferisce il versamento (facendo riferimento a quello di inizio dell’anno scolastico);
  • nella colonna importi a debito versati le somme da versare per ciascun codice tributo.

Diversa, invece, è la compilazione del Modello F24 semplificato, che presenta anche la sezione Motivo del pagamento, che deve essere compilata inserendo:

  • all’interno del campo Sezione il valore ER;
  • all’interno nel campo codice tributo quello di interesse;
  • per quanto riguarda il campo anno di riferimento è necessario inserire l’anno scolastico a cui si riferisce il versamento (anno di inizio);
  • per quanto riguarda la colonna importi a debito versati è necessario inserire le somme da versare per ciascun codice tributo.