Modello 730, chi è obbligato a presentarlo nel 2023

Scopriamo quali sono i contribuenti tenuti a presentare il Modello 730 nel 2023 e quali redditi vi devono inserire. Ecco un breve vademecum per non sbagliare.

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Pierpaolo Molinengo

Giornalista economico-finanziario

Giornalista specializzato in fisco, tasse ed economia. Muove i primi passi nel mondo immobiliare, nel occupandosi di norme e tributi, per poi appassionarsi di fisco, diritto, economia e finanza.

Pubblicato: 19 Aprile 2023 09:09

Quali sono i soggetti tenuti alla presentazione del Modello 730 nel corso del 2023? Ad adempiere a questo obbligo sono i contribuenti che, nel corso del 2022, abbiano maturato dei redditi che sono elencati all’interno dell’articolo 6 del TUIR. Entrando un po’ più nel dettaglio, è necessario presentare il Modello 730 nel momento in cui è presente un datore di lavoro, che agisca anche in qualità di sostituto d’imposta.

Ad essere obbligati ad effettuare questa operazione sono i seguenti soggetti:

  • quanti hanno un sostituto d’imposta, il quale provveda ad effettuare le operazioni di conguaglio e che, almeno per l’anno 2022, presentino tutte le tipologie reddituali tipiche del Modello 730;
  • i soggetti privi di un sostituto d’imposta, il quale sia in grado di effettuare le operazioni di conguaglio per il 2022. Devono, comunque, essere in possesso di redditi di lavoro dipendente od assimilato o presentare altre tipologie reddituali, che siano dichiarabili direttamente all’interno del Modello 730.

Dichiarazione dei redditi: quando è obbligatoria

La presentazione della dichiarazione dei redditi si rende obbligatoria e necessaria nel momento in cui si viene a verificare almeno uno dei seguenti casi:

  • il soggetto risulti essere titolare di partita Iva, anche quando, nel periodo d’imposta di riferimento, non abbia prodotto dei redditi;
  • il diretto interessato, nel corso del 2022, abbia ricevuto più di una certificazione unica e l’imposta superi i 10,33 euro, senza che sia stato effettuato il conguaglio;
  • il contribuente risulti essere un percettore di indennità erogate dall’Inps per cassa integrazione, mobilità in deroga o ordinaria, disoccupazione, Naspi, nel momento in cui le relative ritenute non siano state effettuate per errore. Sempre che lo stesso non rientri nei casi di esonero;
  • quando il contribuente abbia percepito reddito da lavoro dipendente, sul quale siano state applicate delle detrazioni o delle deduzioni che non spettavano;
  • nel momento in cui il soggetto abbia percepito delle retribuzioni da privati, che non sono sostituti d’imposta;
  • i contribuenti che hanno percepito dei redditi di lavoro sui quali l’imposta deve essere applicata separatamente. A questa regola fanno eccezione i TFR, arretrati, indennità per la cessazione di co.co.co., nel caso in cui gli importi siano stati erogati da soggetti obbligati ad effettuare la ritenuta alla fonte;
  • soggetti titolari di un reddito da lavoro dipendente o che risultino essere dei percettori di redditi assimilati senza detrazioni e ritenute addizionali comunali e regionali Irpef, nel momento in cui l’importo dell’addizionale risulti essere superiore a 10,33 euro;
  • quanti abbiano percepito dei redditi a titolo di plusvalenza.

Modello 730: chi è tenuto a presentarlo

Sono tenuti, invece, a presentare il Modello 730 i seguenti soggetti:

  • i lavoratori dipendenti ed i pensionati;
  • i contribuenti che percepiscono delle indennità sostitutive di reddito di lavoro dipendente, come ad esempio le integrazioni salariali;
  • i soci delle cooperative;
  • i giudici costituzionali, parlamentari nazionali e quanti abbiano altre cariche pubbliche elettive;
  • i contribuenti impegnati in lavori socialmente utili;
  • i sacerdoti della chiesa cattolica;
  • i lavoratori dipendenti, che abbiano sottoscritto un contratto a tempo determinato.

Tipologie reddituali inseribili all’interno del Modello 730

Per poter procedere con la presentazione del Modello 730 il contribuente deve aver maturato, nel corso del 2022, almeno uno dei seguenti redditi:

  • lavoro dipendente ed assimilato, come sono ad esempio i contratti di lavoro a progetto;
  • lavoro autonomo senza partita Iva, come ad esempio le prestazioni di lavoro occasionale;
  • eventuali indennità di trasferta e rimborsi forfettari di spesa, premi o altri tipi di compensi;
  • aver ricevuto dei redditi occasionali, che derivano da attività commerciali;
  • redditi di capitale;
  • terreni e fabbricati, anche quando sono situati all’estero;
  • eventuali redditi che risultano essere assoggettabili a tassazione separata, senza che sia intervenuto il sostituto d’imposta.

Alcuni redditi non possono essere dichiarati con il Modello 730. Tra questi, ad esempio, rientrano le plusvalenze, le minusvalenze, gli investimenti o attività all’estero: in questi casi oltre al Modello 730, è necessario presentare il Modello Redditi PF, nei tempi e nei modi previsti per la sua presentazione.

Eredi: come presentare la dichiarazione dei redditi

Come devono presentare la dichiarazione dei redditi gli eredi? Nel caso in cui il contribuente sia mancato e ad espletare gli obblighi fiscali siano gli eredi è possibile farlo attraverso il Modello 730 o con il Modello redditi PF. È necessario, comunque, tenere in considerazione che:

  • per soggetti che siano deceduti nel 2022 o entro il 30 settembre 2023, è possibile utilizzare il Modello 730 purché il contribuente, in vita, avesse le condizioni per poter utilizzare questo documento;
  • per i soggetti deceduti dopo il 30 settembre 2023, la dichiarazione dei redditi deve essere presentata esclusivamente attraverso il Modello Redditi PF.

Nel momento in cui l’erede presenta la dichiarazione dei redditi per conto di altri soggetti, è tenuto a compilare due moduli del frontespizio, dove dovrà riportare – su entrambi – il proprio codice fiscale e quello del deceduto.

Modello 730, i soggetti esclusi dalla presentazione

Sono esclusi dalla presentazione del Modello 730 i soggetti che, nel corso del 2022, hanno percepito i redditi indicati nel seguente elenco:

  • redditi che sono derivati direttamente dalla produzione di agroenergie oltre i limiti previsti;
  • redditi scaturiti dall’esercizio di impresa o dalla partecipazione in società di persone;
  • redditi derivanti da lavoro autonomo, nel momento in cui diventa obbligatoria la partita Iva;
  • redditi diversi non compresi tra quelli che possono essere dichiarati nel quadro D, righi D4 e D5.

Risultano, invece, esonerati dalla presentazione della dichiarazione dei redditi i contribuenti che, nel corso del 2022, abbiano percepito esclusivamente

  • redditi da terreni o fabbricati, entro il limite massimo di 500 euro;
  • abbiano percepito redditi da lavoro dipendente o assimilato percependo, per il 2022, meno di 8.000 euro;
  • abbia percepito una o più pensioni, maturando un reddito complessivo inferiore a 8.000 euro;
  • abbia maturato dei redditi da pensione, terreni, abitazione principale e pertinenze inferiore a 7.500 euro (pensione) e 185,92 (terreni);
  • compensi derivanti da attività sportive dilettantistiche entro il limite di 28.158,28 euro.