Modello 730 senza sostituto d’imposta: ecco come fare

I contribuenti hanno la possibilità di presentare la dichiarazione dei redditi senza sostituto d'imposta. Ecco chi lo può fare

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Pierpaolo Molinengo

Giornalista economico-finanziario

Giornalista specializzato in fisco, tasse ed economia. Muove i primi passi nel mondo immobiliare, nel occupandosi di norme e tributi, per poi appassionarsi di fisco, diritto, economia e finanza.

I contribuenti hanno la possibilità di presentare il Modello 730 anche quando sono privi di un sostituto d’imposta. Ma chi può utilizzare questo particolare documento? Ma soprattutto quali sono le regole da rispettare ed i tempi entro i quali arriveranno i rimborsi dell’Irpef?

Il Modello 730 senza sostituto d’imposta è uno strumento riservato ad una specifica categoria di contribuenti, come possono essere, ad esempio, i disoccupati ed i lavoratori domestici, per i quali i rimborsi Irpef vengono effettuati direttamente dall’Agenzia delle Entrate.

Dato che è ormai partita la stagione del Modello 730 precompilato è necessario soffermarsi su chi possa utilizzare questo particolare strumento e soprattutto quali siano le differenze con quanti si possono appoggiare su un sostituto d’imposta. Particolare attenzione, in questo caso, è necessario porre ai rimborsi e agli addebiti Irpef. Dato che, in questo caso, è direttamente l’Agenzia delle Entrate ad accreditare l’eventuale rimborso Irpef che spetta, i tempi si allungano rispetto a quanto è normalmente previsto per le attività che seguono all’invio della dichiarazione dei redditi con un sostituto d’imposta.

Prima di procedere, forniamo ancora un’ulteriore informazione: nel caso in cui i contribuenti dovessero effettuare dei versamenti, dato che non verranno trattenuti direttamente dalla busta paga, sarà necessario effettuarli con un Modello F24.

Modello 730 senza sostituto: chi può presentarlo

Dal 2012 i contribuenti hanno la possibilità di utilizzare il Modello 730 senza sostituto d’imposta. Per poter utilizzare questo strumento, però, devono rientrare tra i soggetti che possono avvalersi della dichiarazione dei redditi semplificata.

Ma quali sono i soggetti che possono utilizzare questo strumento? Lo possono presentare quanti, nel corso del 2022, abbiano percepito dei redditi da lavoro dipendente, pensione ed alcuni redditi che risultano essere assimilati a quelli da lavoro dipendente. Tra i soggetti che possono utilizzare il Modello 730 senza sostituto d’imposta ci sono quanti hanno perso il lavoro e sono disoccupati. Ma anche quanti siano dei lavoratori domestici, delle colf o delle badanti. Questi soggetti possono scegliere di utilizzare, eventualmente, il Modello 730 precompilato o quello ordinario per adempiere ai propri obblighi fiscali.

Ma entriamo un po’ più nello specifico:

  • il Modello 730 senza sostituto precompilato deve essere presentato direttamente all’Agenzia delle Entrate o è necessario appoggiarsi ad un Caf o ad un professionista abilitato;
  • il Modello 730 senza sostituto ordinario deve essere presentato unicamente ad un Caf o ad un professionista abilitato.

Quali indicazioni operative dovrà seguire il contribuente? Nella compilazione del documento sarà necessario indicare la lettera “A” nella casella “730 senza sostituto” e nel riquadro “Dati del sostituto d’imposta che effettuerà il conguaglio” deve essere barrata la casella “Mod. 730 dipendenti senza sostituto”.

È bene premettere, comunque vada, che il Modello 730 senza sostituto prevede esplicitamente delle regole operative completamente diverse rispetto a quelle in cui è presente un datore di lavoro o un qualsiasi altro ente chiamato ad effettuare le operazioni di conguaglio. Non cambiano, invece, le istruzioni e le scadenze da ricordare per l’invio del documento. Cambiano le modalità di gestione del rimborso Irpef e dei conguagli a debito.

Quando arriva il rimborso

La prima informazione che sicuramente interesserà ai nostri lettori riguarda le tempistiche di arrivo dei rimborsi. I contribuenti, che hanno un sostituto d’imposta, vedranno arrivare i pagamenti con il mese di luglio o, comunque, rispettando il calendario delle scadenze previste in relazione alla data di presentazione della dichiarazione dei redditi. Altro discorso vale per il Modello 730 senza sostituto. I tempi di attesa, in questo caso, si allungano.

Ad effettuare il pagamento è direttamente l’Agenzia delle Entrate, che provvederà ad effettuare il pagamento non prima del mese di novembre. Almeno questo è quanto è avvenuto nella maggior parte dei casi. I tempi possono essere abbreviati nel caso in cui i diretti interessati si attivano e provvedono ad indicare direttamente sul sito dell’Agenzia delle Entrate l’IBAN di riferimento, in modo da poter ricevere la somma che spetta direttamente sul conto corrente.

Ad ogni modo, nel caso in cui il contribuente non dovesse indicare le coordinate bancari, il rimborso viene erogato rispettando le seguenti modalità:

  • nel caso in cui gli importi siano inferiori a 1.000 euro comprensivi di interessi, il diretto interessato riceverà un invito a presentarsi in un qualsiasi ufficio postale, dove avrà la possibilità di incassare l’importo in contanti;
  • se invece gli importi risultano essere superiori a 1.000 euro, il rimborso viene effettuato attraverso l’emissione di un vaglia della Banca d’Italia.

Una delle domande contro la quale molti contribuenti si ritrovano a scontrarsi è perché l’Agenzia delle Entrate non provvede ad effettuare il pagamento? I soldi potrebbero non arrivare perché il beneficiario del rimborso e l’intestatario del conto corrente non coincidono. O perché il conto corrente che è stato indicato risulta essere chiuso. O molto più semplicemente perché le coordinate bancarie o postali risultano non essere state acquisite in maniera corretta. Questi sono i casi per i quali l’Agenzia delle Entrate non riesce ad effettuare il pagamento della somma dovuta.

Debito Irpef, il versamento con il Modello F24

La gestione deve essere effettuata completamente ed interamente in maniera autonoma anche nel caso in cui dovessero emergere dei pagamenti da effettuare. L’eventuale debito Irpef deve essere versato utilizzando un Modello F24. Per il pagamento devono essere seguite le scadenze ordinarie, che sono previste per il saldo e l’acconto delle imposte sui redditi.

Cosa significa tutto questo? Nel caso in cui il Modello 730 venga presentato senza sostituto d’imposta, la prima scadenza da tenere a mente è il 30 giugno 2023. Comunque vada è possibile differire il pagamento al 31 luglio 2023 (il termine del 30 luglio cade di domenica ed è automaticamente differito al lunedì immediatamente successivo). In questo caso, però, il versamento dovrà essere maggiorato dello 0,40%.