Si può modificare il sostituto d’imposta nel Modello 730?

Chi è il sostituto d'imposta nel Modello 730 e come fare a cambiarlo e a correggere un errore involontario

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Pierpaolo Molinengo

Giornalista economico-finanziario

Giornalista specializzato in fisco, tasse ed economia. Muove i primi passi nel mondo immobiliare, nel occupandosi di norme e tributi, per poi appassionarsi di fisco, diritto, economia e finanza.

È possibile modificare il sostituto d’imposta all’interno del Modello 730? Ma soprattutto perché potrebbe risultare necessario farlo? A trovarsi nella situazione di dover aggiornare i dati sono i contribuenti che, nel corso dell’anno, hanno cambiato datore di lavoro. Nel caso in cui questo sia avvenuto prima dei mesi di giugno o luglio – ossia prima del conguaglio fiscale – i diretti interessati potrebbero trovarsi nella situazione di dover aggiornare il sostituto d’imposta all’interno del proprio Modello 730.

L’operazione, in estrema sintesi, può essere effettuata attraverso l’annullamento del Modello 730 o attraverso un Modello Integrativo.

Ma perché è necessario soffermarsi su questo particolare dettaglio? Il Modello 730 è contraddistinto da una particolare peculiarità: al suo interno è necessario indicare il sostituto d’imposta. Il contribuente, sostanzialmente, deve indicare il soggetto del quale vuole avvalersi per poter espletare gli obblighi fiscali. Tra questi ci sono le ritenute che devono essere effettuate o i rimborsi da eseguire. Per i lavoratori dipendenti il sostituto d’imposta è il datore di lavoro. Per i pensionati, invece, è l’ente che eroga la pensione.

Il contribuente può ritrovarsi nella necessità di dover modificare il sostituto d’imposta che è indicato all’interno del Modello 730. Quali sono i motivi che possono portare a questa decisione? Nel corso dell’anno ci può essere stato un cambio di lavoro. O perché nel corso dell’anno ci sono più sostituti d’imposta e si intende sceglierne uno diverso. Cerchiamo di capire come è possibile effettuare questa operazione senza sbagliare.

Modello 730: cos’è il sostituto d’imposta

Cos’è il sostituto d’imposta che deve essere indicato all’interno del Modello 730? È un soggetto, che viene designato direttamente dalla legge, che si impegna a trattenere e a pagare le imposte per conto di un altro contribuente o di un utente. Sono diversi i contesti nei quali questo tipo di prelievo fiscale viene applicato: è una prassi nei salari dei lavoratori dipendenti, nelle pensioni e nei premi assicurativi. Volendo sintetizzare al massimo, è possibile affermare che il sostituto d’imposta svolge un ruolo da intermediario tra un contribuente e l’Agenzia delle Entrate.

Quali soggetti possono essere scelti come sostituto d’imposta? Hanno la possibilità di assolvere a questo ruolo i soggetti privati o pubblici. Tra questi rientrano:

  • i datori di lavoro;
  • le banche;
  • le compagnie di assicurazione;
  • imprese che effettuano pagamenti fiscali per conto di un’altra persona o ente.

In linea di principio, un sostituto d’imposta viene scelto in base al tipo di pagamento che viene effettuato in quel momento. L’esempio classico può essere costituito dalla retribuzione che un qualsiasi lavoratore dipendente riceve ogni mese.

La gestione del sostituto d’imposta

Nel momento in cui un contribuente si accinge a presentare il Modello 730, il sostituto d’imposta gioca un ruolo particolarmente importante. Questo soggetto ha un ruolo attivo nella gestione della dichiarazione dei redditi di molte persone.

Ma partiamo dall’inizio. Il contribuente deve fornire, obbligatoriamente, al sostituto d’imposta tutti i dati necessari per la compilazione del Modello 730. Queste informazioni dovranno essere utilizzate per elaborare il documento e provvedere alla presentazione della dichiarazione dei redditi all’Agenzia delle Entrate. Il contribuente potrà ricevere direttamente dal sostituto d’imposta una copia del modello compilato in ogni sua parte per effettuare una revisione e approvarlo.

Come molti nostri lettori ben sapranno, il Modello 730 deve essere presentato una volta l’anno. Generalmente è necessario procedere con questa operazione nel periodo compreso tra la prima metà del mese di maggio fino al mese di settembre. Ogni anno, comunque, l’Agenzia delle Entrate rilascia ufficialmente termini e scadenze che i diretti interessati devono rispettare.

Come modificare il sostituto d’imposta

In estrema sintesi, il sostituto d’imposta è un soggetto giuridico che può assolvere a tutti gli obblighi fiscali per nome e per conto di un soggetto diverso. Uno dei classici esempi di sostituto d’imposta è il datore di lavoro, che effettua le trattenute fiscali e previdenziali per conto del lavoratore. E che successivamente le versa all’Agenzia delle Entrate o all’Inps, quando si tratta dei contributi previdenziali.

Nel momento in cui deve presentare il Modello 730, il contribuente deve indicare il sostituto d’imposta, che dovrà assolvere agli obblighi fiscali, che derivano direttamente dalla presentazione della dichiarazione dei redditi. Quando, invece, si presenta il Modello Redditi Persone Fisiche non è necessario indicare il sostituto d’imposta: è lo stesso contribuente ad assolvere ai propri obblighi fiscali attraverso un Modello F24.

Quanti, invece, devono presentare il Modello 730 devono indicare i dati del sostituto d’imposta nella sezione denominata: “Dati del sostituto d’imposta che effettua il conguaglio”. I dati, che devono essere inseriti, sono i seguenti:

  • cognome e nome del datore di lavoro per le imprese individuali;
  • denominazione dell’azienda riportata sulla busta paga;
  • codice fiscale o la partita Iva;
  • provincia;
  • indirizzo completo;
  • numero civico ed il CAP;
  • eventuale frazione;
  • eventuale numero di telefono/fax, indirizzo di posta elettronica;
  • codice sede.

Nel caso in cui venga presentato un Modello 730 congiunto questa sezione deve essere compilata esclusivamente dal soggetto dichiarante: in questo modo il sostituto d’imposta che viene scelto può essere utilizzato anche per le operazioni di conguaglio dell’altro coniuge. Sempre in questa sezione è possibile andare a barrare la casella che permette di presentare il Modello 730 senza sostituto d’imposta. Questa particolare opzione – ossia senza sostituto – può essere scelta dal contribuente che nel periodo compreso tra giugno e luglio sia senza un sostituto d’imposta. In questo modo, la dichiarazione dei redditi può essere effettuata anche dai soggetti privi di un sostituto d’imposta: il conguaglio, in questo caso, viene effettuato direttamente dall’Agenzia delle Entrate. L’eventuale rimborso arriverà intorno alla metà di dicembre.

Modello 730 inviato, come modificare il sostituto d’imposta

Cosa succede nel caso in cui venga indicato un sostituto d’imposta sbagliato nel Modello 730? Ma soprattutto cosa succede quando ce ne accorgiamo dopo aver inviato all’Agenzia delle Entrate il documento? In questo caso il contribuente può procedere in questi due modi (uno è alternativo all’altro):

  • provvede ad annullare l’invio del Modello 730, in modo da presentare un nuovo modello dichiarativo. Questa operazione può essere fatta una sola volta, entro la fine di giugno;
  • può presentare un Modello 730 integrativo entro il 25 ottobre 2023. Non è possibile procedere con questa operazione nel caso in cui il Modello 730 ordinario sia stato presentato senza sostituto.