Assieme alla Manovra 2025, martedì 15 ottobre il governo ha approvato anche il decreto fiscale. Vediamo di seguito le principali misure passate.
Ape sociale fino al 2028
All’interno del decreto fiscale approvato, spiazzando tutti, in concomitanza della Manovra 2025 e del Dpb, Meloni e la sua squadra di governo hanno dato il via libera a un aumento dei fondi per l’Ape sociale:
- 20 milioni per il 2025
- 30 milioni per il 2026
- 50 milioni di euro per il 2027
- 10 milioni di euro per il 2028.
Servizio civile universale confermato nel 2025
Buone notizie anche per i giovani che vogliono provare l’esperienza del servizio civile universale. Anche questa misura è confermata per il 2025.
Novità Isa
Una delle novità fiscali più importanti approvate dal governo è la modifica dell’imposta sostitutiva, per le annualità ancora accertabili, dei soggetti che aderiscono al concordato preventivo biennale.
I soggetti che hanno applicato gli indici sintetici di affidabilità fiscale, i cosiddetti Isa, e che aderiscono entro il 31 ottobre 2024, possono rientrare in un regime di ravvedimento, versando l’imposta sostitutiva delle imposte sui redditi e delle relative addizionali e dell’imposta regionale sulle attività produttive.
Il decreto adegua la normativa in materia di ravvedimento per i soggetti che aderiscono al concordato preventivo biennale e che per le annualità 2020 e 2021 abbiano dichiarato la presenza di una causa di esclusione dalla applicazione degli Isa in relazione alla pandemia Covid.
Stipendi Polizia e Vigili del Fuoco
Più fondi anche per garantire l’ordine e la sicurezza pubblica, con un aumento di 100 milioni di euro, per l’anno 2024, rispetto all’ammontare previsto, destinati a coprire il lavoro straordinario già svolto da Polizia e Vigili del Fuoco.
Più fondi per lo sviluppo del sistema ferroviario
Il governo ha deciso di rifinanziare anche la gestione dell’infrastruttura ferroviaria nazionale e il contratto di programma RFI.
Fondi per grandi eventi: dal Giubileo ai Giochi Paralimpici
Misure ad hoc approvate anche per assicurare l’organizzazione e lo svolgimento dei XX Giochi del Mediterraneo di Taranto 2026, per cui è scattato un aumento di 25 milioni di euro per l’anno 2024 della spesa già prevista.
Arrivano anche 4 milioni in più per sostenere i costi relativi alla XVII edizione dei Giochi Paralimpici 2024. 4 milioni anche per Roma Capitale per l’organizzazione delle celebrazioni del Giubileo 2025.
Misure in materia di Pnrr
Il governo ha anche varato una serie di misure urgenti per rafforzare le misure già previste per la riduzione dei tempi di pagamento, dando attuazione alla cosiddetta milestone M1C1-72-bis del Pnrr:
- scatta l’obbligo per le amministrazioni pubbliche di adottare, annualmente, un piano dei flussi di cassa, contenente un cronoprogramma dei pagamenti e degli incassi relativi all’esercizio di riferimento, sulla base di modelli elaborati dal Ministero dell’economia e delle finanze – Dipartimento della Ragioneria Generale dello Stato
- il Ministero, per consentire alle amministrazioni centrali titolari di misure del Pnrr di poter avere la disponibilità delle risorse necessarie per i trasferimenti in favore dei soggetti attuatori degli interventi, effettuerà, a titolo di anticipazione, i trasferimenti a carico delle risorse del Fondo Next generation Eu-Italia entro 15 giorni dalle richieste formulate dalle amministrazioni attraverso il sistema informatico ReGis. Queste richieste devono attestare, in particolare, l’esigenza di liquidità per far fronte alle erogazioni in favore dei soggetti attuatori degli interventi del Piano di Resilienza. Su richiesta delle amministrazioni, il Ministero dell’economia e delle finanze potrà effettuare anticipazioni di cassa nei limiti delle disponibilità esistenti.
Fondi per le Regioni autonome
Il governo ha infine riconosciuto alla Regione Sicilia un contributo di 74.418.720 euro, per l’anno 2024, in relazione agli effetti finanziari conseguenti alla revisione della disciplina dell’imposta sul reddito delle persone fisiche e delle detrazioni fiscali connessa all’attuazione della riforma fiscale.
Alla Provincia autonoma di Trento vanno invece 5.491.000 euro, relativo al maggior gettito della tassa automobilistica riservata allo Stato per l’anno 2013.