È possibile cambiare le lire in euro? Scoppia la polemica

Il caso a Brindisi, dove un uomo ha trovato 23 milioni di lire dietro a un quadro. La Banca d'Italia si è opposta al cambio: è ancora possibile farlo?

Pubblicato: 6 Aprile 2023 18:00

Foto di Luca Bucceri

Luca Bucceri

Giornalista economico-sportivo

Giornalista pubblicista esperto di sport e politica, scrive di cronaca, economia ed attualità. Collabora con diverse testate giornalistiche e redazioni editoriali.

Sono passati 21 anni dall’introduzione dell’euro come moneta circolante anche in Italia, ma c’è chi ancora può vantare un importante gruzzoletto in lire. Gli amanti e appassionati della vecchia moneta sono stanti nel nostra Paese, tra chi spera nel ritorno delle lire e chi, invece, si è ritrovato in mano un tesoro ragguardevole quasi per caso.

È successo a un uomo di Brindisi, che dall’oggi al domani si è ritrovato in possesso di 23 milioni di lire, circa 11.000 euro, trovati per caso nell’abitazione del padre. Ma una volta rivoltosi alla Baca d’Italia per il cambio la sua fortuna si è trasformata in una beffa. Cos’è successo?

Trova 23 milioni di lire, per la Banca sono carta straccia

Baciato dalla fortuna, ma poi con la dea bendata che gli ha voltato le spalle. Può essere facilmente riassumibile così la storia di un uomo di Brindisi, che dopo la morte del padre ha trovato 23 milioni di lire nascoste a casa del parente. Dietro a un quadro del XVI secolo, già di per sé dal valore inestimabile, l’uomo ha infatti trovato le banconote lasciate in eredità dal padre.

Al conteggio, ovviamente, la cifra ha provocato non pochi capogiri all’uomo che ha subito contattato la Banca d’Italia per cercare di capire come fare per cambiare la vecchia moneta in euro. Calcoli alla mano, infatti, l’uomo avrebbe avuto in mano circa 11.000 euro. Avrebbe, sì, perché purtroppo per lui invece si è trovato con in mano un pugno di mosche (qui vi abbiamo parlato di quanto possono valere queste lire).

Contattato l’istituto per chiedere informazioni per effettuare il cambio della somma ragguardevole, l’uomo ha scoperto che la fortuna in mano era ormai carta straccia per BankItalia. Le banconote di vario taglio, infatti, non sono più cambiabili in euro per la Banca, che ha chiuso le porte al brindisino. Infatti, secondo quanto prevedono le normative interne, trascorsi 10 anni dall’entrata dell’euro nel 2002 non è più possibile effettuare il cambio.

Detto ciò l’uomo non si è dato di certo per vinto e dopo aver ricevuto il no dalla Banca d’Italia ha quindi deciso di rivolgersi all’associazione Giustitalia, che si occupa, tra le altre cose, a livello nazionale ed internazionale della conversione lire/euro. La richiesta di assistenza è quindi stata fatta per cercare di ottenere il cambio forzosamente tramite una richiesta di conversione avanzata davanti al Tribunale ordinario. L’associazione ha quindi spiegato che effettivamente l’uomo potrebbe ancora sperare perché “il termine iniziale dei dieci anni decorre da quando il soggetto può far valere il proprio diritto (art. 2935 c.c.), quindi nel caso di specie dalla data di ritrovamento delle banconote, ritrovamento che risale a poco tempo fa”.

Cambiare lire in euro, è ancora possibile?

Ma facciamo chiarezza. Non è una questione così semplice, perché bisogna fare i conti con le consuete norme sulla prescrizione dei diritti, che si applicano in quanto la lira è una moneta che non ha più corso legale e dunque non può più essere scambiata a vista. Istituti come la Banca d’Italia possono rifiutarsi di accettarla, se la richiesta è stata presentata oltre la data stabilita dalla legge.

Ecco, appunto esiste una data chiara dopo la quale cambiare lire in euro diventa difficile, se non addirittura impossibile. Con l’introduzione dell’euro, infatti, la legge aveva imposto, come termine ultimo per la conversione in euro delle banconote e monete denominate in lire, il 28 febbraio 2012. Ma il ministero dell’Economia e Finanze, nel 2016, ha emanato un decreto consentendo il cambio delle lire in euro a coloro che ne avevano fatto richiesta nel periodo intercorrente tra il 6 dicembre 2011 ed il 28 febbraio 2012 (qui abbiamo parlato della caccia ai 50 centesimi rari del 2007).

Quindi? È ancora possibile cambiare le lire in euro, ma a condizione che il richiedente dimostri di aver presentato la richiesta di cambio tra il 6 dicembre 2011 ed il 28 febbraio 2012.