Superbonus, ok definitivo del Senato al Dl “salva-spese”

Il Senato approva il "salva-spese": il Superbonus al centro del decreto per la stabilità nel settore edilizio

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Alessandro Mariani

Giornalista green

Nato a Spoleto, dopo una laurea in Storia e una parentesi in Germania, si è stabilito a Milano. Ha avuto esperienze in radio e in TV locali e Nazionali. Racconta la società, con un focus sulle tematiche ambientali.

Il Senato italiano ha dato il via libera definitivo al disegno di legge di conversione del Decreto Legge 212/2023, comunemente noto come “salva-spese”, che riguarda le agevolazioni fiscali nel settore dell’edilizia, tra cui spicca il Superbonus. La votazione ha registrato un ampio consenso con 81 voti a favore, mentre sono stati 48 voti contrari e 4 astenuti. Questo passo è stato preceduto dall’esame accurato della commissione Finanze di Palazzo Madama, il cui mandato al relatore, il senatore Giorgio Salvitti, ha permesso di portare il testo in Aula senza modifiche rispetto alla versione già approvata dalla Camera dei Deputati il 31 gennaio scorso. Il termine per l’entrata in vigore del decreto sarebbe il 27 febbraio successivo.

Certezza e stabilità con il Superbonus: Il cuore del Decreto Legge per evitare la revoca dei benefici edilizi

Al centro del Decreto Legge c’è l’obiettivo di evitare che il mancato completamento degli interventi edilizi entro i tempi previsti dalla legislazione vigente comporti la revoca dei benefici già erogati. Questa misura è fondamentale per garantire la certezza e la stabilità dei beneficiari del Superbonus, che devono poter contare sulla fruizione degli incentivi promessi senza timori di vederseli ritirare per motivi al di là del loro controllo. Inoltre, il provvedimento si propone di fornire un sostegno mirato alle fasce di popolazione più vulnerabili, attraverso l’introduzione di un contributo destinato a mitigare gli effetti della riduzione del beneficio fiscale nel 2024. Questo segnala un impegno concreto del governo nel garantire un’equa distribuzione dei benefici fiscali, assicurando che anche coloro con redditi più bassi possano accedere alle agevolazioni previste.

Il Decreto Legge comprende anche disposizioni finalizzate a limitare le deroghe al divieto di cessione del credito in situazioni di demolizione e ricostruzione edilizia, così da prevenire abusi e speculazioni nel settore. Allo stesso tempo, si prevede l’obbligo di assicurazione contro il rischio sismico per coloro che usufruiscono del Superbonus per interventi effettuati in comuni colpiti da eventi sismici, dimostrando una particolare attenzione alla sicurezza delle abitazioni.

Divergenze politiche sul Superbonus: tra critiche e sostegno, il decreto supera tutte le fasi legislative

Le reazioni politiche alla votazione sono state contrastanti. Il senatore Roberto Rosso di Forza Italia ha sottolineato l’importanza di evitare la revoca dei benefici già erogati, soprattutto per le famiglie con redditi più bassi, mentre Michele Fina del Partito Democratico ha criticato il governo per una presunta propaganda eccessiva sul Superbonus, definendo il decreto un “pasticcio”. Nonostante le divergenze, il decreto ha superato tutte le fasi legislative ed è destinato a diventare legge.

Infine, è da notare che il decreto include anche disposizioni finalizzate a semplificare le procedure burocratiche e a garantire una maggiore trasparenza nel processo di erogazione degli incentivi. Questo permetterà ai cittadini e alle imprese di accedere più facilmente al Superbonus, rendendo il sistema più efficiente ed efficace per tutti i soggetti coinvolti. Il via libera del Senato al decreto “salva-spese”, incluso il Superbonus, segna un importante passo avanti per la stabilità e la sicurezza nel settore edilizio. Nonostante le critiche, il decreto supera le fasi legislative, assicurando trasparenza e accessibilità agli incentivi.