Rischiamo davvero la Terza Guerra Mondiale? Cosa succede

Le tensioni tra Russia e Ucraina potrebbero portare gli Usa e il blocco Nato a intervenire, scatenando di fatto una nuova guerra mondiale?

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Maurizio Perriello

Giornalista politico-economico

Giornalista e divulgatore esperto di geopolitica, guerra e tematiche ambientali. Collabora con testate nazionali e realtà accademiche.

Se la Russia dovesse invadere l’Ucraina, un intervento americano potrebbe dare vita alla temuta Terza Guerra Mondiale. A dichiararlo è stato lo stesso presidente americano Joe Biden, che nella giornata di sabato 12 febbraio ha sentito telefonicamente il suo omologo russo Vladimir Putin.

A innescare la nuova crisi tra i due Paesi dell’Est c’è la minaccia dell’ingresso ufficiale dell’Ucraina nella Nato, che ridurrebbe la sfera di influenza di Mosca. Ma anche i conflitti mai risolti per il controllo della Crimea e del Donbass, che vanno avanti senza interruzioni dal 2014, e che hanno in realtà radici molto più antiche, visto che risalgono alla dissoluzione dell’Unione Sovietica.

Cosa succede tra Russia e Ucraina

Tra interessi militari e strategici mascherati da guerre di liberazione, rivolte civili finanziate dall’estero e referendum per l’indipendenza su cui aleggia lo spettro della corruzione, la situazione sembra definitivamente essere arrivata oggi a un punto di non ritorno. E l’intelligence americana prevede che la prossima mossa di Vladimir Putin sarà proprio quella dell’invasione dell’Ucraina già in settimana.

Molti osservatori, però, non reputano questa possibilità concreta. Una guerra aperta sarebbe infatti particolarmente onerosa per il Cremlino, sia in termini di costi diretti, sia per nuove sanzioni da parte della comunità internazionale, che andrebbero a sommarsi a quelle già ricevute negli anni. E andare apertamente contro la Nato potrebbe far salire la tensione a livelli inimmaginabili per questo millennio. Nonostante questo tipo di analisi, i segnali di un’invasione russa su larga scala sono maturi ed evidenti.

Cosa ha detto Joe Biden

Joe Biden ha ordinato ai cittadini americani di lasciare subito l’Ucraina. In caso di conflitto, infatti, sarebbe molto difficile per gli Usa inviare truppe per soccorrerli e portarli fuori dal Paese, come avvenuto pochi mesi fa in Afghanistan, con il ritorno dei talebani.

2Non stiamo trattando con un’organizzazione terroristica“, ha dichiarato il numero uno di Washington. “Abbiamo a che fare con uno degli eserciti più grandi del mondo. È una situazione ben diversa, che potrebbe andare fuori controllo molto velocemente”.

Se Mosca dovesse invadere Kiev, con un’azione militare che secondo l’intelligence Usa richiederebbe meno di 48 ore, gli Stati Uniti dovrebbero evitare di inviare soldati per aiutare gli americani a lasciare l’Ucraina. “Scoppierebbe una guerra mondiale se americani e russi dovessero iniziare a spararsi a vicenda”, ha spiegato il presidente. Biden ha anche rassicurato i cronisti, spiegando che Putin è “abbastanza folle da farlo”, ma anche altrettanto furbo da evitare di andare allo scontro con le altre potenze.

Rischiamo davvero la Terza Guerra Mondiale? Come agiranno Usa e Nato

Dalla Casa Bianca è arrivata però la promessa di una risposta “decisa” da parte della Nato in caso di invasione dell’Ucraina. Gli Usa “restano impegnati con la diplomazia, ma sono pronti, con gli alleati e i partner, anche ad altri scenari“.

Minacce che al Cremlino sono state accolte però come la consueta “isteria americana“, nonostante tutto il blocco occidentale abbia sottolineato la possibilità di interventi in difesa dell’Ucraina se la situazione dovesse volgere al peggio.

Gli scenari possibili dopo l’invasione russa

Insomma, c’è davvero il rischio che possa scoppiare una Terza Guerra Mondiale? Questo scenario specifico è improbabile. Lo spiegamento di forze russe al confine sembra più una minaccia volta a fermare l’avanzata della Nato a Est e garantire un governo filorusso o almeno imparziale a Kiev. Per farlo, molto probabilmente i russi invaderanno il Paese partendo dalle roccaforti separatiste del Donbass.

La Russia non attaccherà per prima, perché è consapevole delle pesanti sanzioni economiche che potrebbero derivare dall’invasione dell’Ucraina. Senza considerare poi gli interventi bellici degli altri Stati. Tuttavia, avvertono i servizi di intelligence dei vari Paesi, non è escluso che Mosca possa inscenare o finanziare un attacco ucraino, a cui poter rispondere senza la responsabilità di aprire il fuoco. E a quel punto la situazione potrebbe precipitare molto velocemente.

E nel mentre arriva già l’allarme per le nostre tasche, considerando che le tensioni tra Russia e Ucraina faranno aumentare i prezzi di molti prodotti.