Airbnb, telecamere addio: il divieto scatta da aprile 2024

Nuovo regolamento interno di Airbnb, che rivolge l'attenzione alle telecamere degli host, da aprile vietate quasi interamente

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Luca Incoronato

Giornalista

Giornalista pubblicista e copywriter, ha accumulato esperienze in TV, redazioni giornalistiche fisiche e online, così come in TV, come autore, giornalista e copywriter. È esperto in materie economiche.

Nuovi aggiornamenti giungono sul fronte Airbnb ma stavolta non si tratta di problemi legati alle tassazioni. La celebre piattaforma, leader nel settore degli affitti brevi, è di fatto scesa in campo con forza per contrastare l’uso delle videocamere di sicurezza.

Un richiamo duro nei confronti degli host, considerando come il fenomeno delle immagini private rubate e condivise nei luoghi di vacanza è drammaticamente reale. Basta fare un giro per il web, restando in superficie, per individuare numerosissime testimonianze.

Non a caso spopolano i video di soggetti che offrono guide su come individuare micro camere nascoste nei luoghi più impensabili. Dall’orologio a muro alla sveglia sul comodino, dalla presa della corrente al caricatore dello smartphone, fino all’illuminazione e agli specchi, solo per citare i casi più noti. Come contrastare tutto ciò? Una domanda che Airbnb si pone da tempo, evidentemente. Alla fine si è scelto di “colpire” tutti gli host in maniera indiscriminata, al fine di ottenere un risultato soddisfacente.

Airbnb, stop alle telecamere

Non saranno più ammesse telecamere di videosorveglianza all’interno delle abitazioni registrate sulla piattaforma Airbnb. Viene da chiedersi, però, se fino a questo momento fossero ammesse in toto.

La policy aziendale consentiva agli host di posizionare delle telecamere, ovviamente visibili o comunque segnalate appositamente al momento del check-in o, meglio ancora, nell’annuncio. Era però consentito riprendere unicamente le aree comuni (esclusi i servizi igienici), al fine di controllare il comportamento degli ospiti e, nel caso, vantare prove in funzione di una richiesta di risarcimento futura.

Non il massimo del comfort, soprattutto perché tali riprese non riguardano sempre i corridoi, come si potrebbe pensare. In questo caso si tratterebbe di qualcosa di normale. Una pratica comune nelle strutture alberghiere di tutto il mondo.

Il discorso cambia però radicalmente quando si prenota una camera all’interno di una casa, magari una villa. In questa le aree comuni sono svariate e comunque interne alla struttura. Ciò vuol dire invadere in qualche maniera la privacy dei soggetti in affitto. A partire dal 30 aprile 2024 il divieto di telecamere sarà esteso a tutte le zone della casa, cambiando radicalmente la situazione.

Pericolo sicurezza

Al di là delle telecamere nascoste, che continuano a rappresentare un problema molto serio e di difficile risoluzione a monte, se non attraverso l’espulsione previa denuncia, anche quelle visibili avevano i loro problemi.

Abbiamo precisato come alcune zone comuni possano comunque rappresentare un ostacolo al comfort. Si pensi ad esempio a una piscina condivisa all’esterno, così come all’area cucina. In nessun caso si può avere la certezza di cosa accadrà a quelle immagini. Tra soggetti in costume o in atteggiamenti compromettenti, ci sono fin troppe segnalazioni di foto e video in vendita online (Telegram principalmente) per non allarmarsi.

Se poi si pensa che alcuni soggetti mettono in vendita un feed live, come se fosse un personale Grande Fratello, si fa presto a capire la necessità di questo aggiornamento dei regolamenti di Airbnb. A ciò si aggiunge il fatto che, a meno che non si tratti di una videocamera molto visibile, una microcamera, per quanto segnalata, potrebbe non garantire una chiara visione dell’inclinazione, così come del raggio coperto dall’obiettivo. Facile per un host posizionarne una, dichiararla, e riprendere comunque spazi più ampi del previsto, magari con bagni rientranti nell’inquadratura.

Come detto, il problema cardine è però rappresentato dalle telecamere nascoste. Quelle visibili e dichiarate sono infatti una piccola parte. Airbnb ha però reputato comunque necessario aggiornare la propria policy. Ecco le parole di Juniper Downs, Global Head of Community Policy and Partnerships di Airbnb: “Queste modifiche sono state apportate consultando i nostri ospiti, host ed esperti di privacy e continueremo a chiedere feedback per garantire che le nostre politiche funzionino per la nostra comunità globale”.

Telecamere consentite

A fronte di quanto spiegato, quali sono le telecamere ancora accettate nelle strutture Airbnb? Tutto ciò che riguardi l’area esterna del complesso è accettato, come le videocamere nei campanelli smart. Ciò rientra infatti nel novero dei metodi efficaci di protezione per gli host, al fine di risolvere problemi di sicurezza e non solo.

Gli host saranno tenuti a segnalare precisamente nell’annuncio la presenza e la posizione delle telecamere esterne, che non potranno in alcun modo essere rivolte verso l’interno, anche se parzialmente. Non sarà inoltre possibile riprendere aree esterne nelle quali andrebbe tutelata la privacy dei soggetti, come docce all’aperto in giardino.

Ma le telecamere in casa fanno riferimento unicamente ai soggetti che sperano di poter intravedere immagini private da rivendere o per il proprio piacere? Purtroppo questa realtà esiste ma, nella maggior parte dei casi, i proprietari sono semplicemente intenzionati a tutelare i propri beni.

Ci si concentra, dunque, sul controllo del corretto comportamento degli ospiti in casa. I filmati sono dunque utili per ottenere prove in funzione di azioni legali successive. Si pensi ad esempio a quegli annunci nei quali si fa specifica indicazione di divieto di feste. Se ciò avviene, il proprietario ha poche chance di scoprirlo in tempo. In seguito la casa potrà essere pulita o lasciata in condizioni devastanti, con poche conseguenze (o nulle) per i soggetti paganti.

Per questo il nuovo regolamento consente di installare rilevatori di decibel, ma soltanto negli spazi comuni, senza registrazione di audio. In caso di contravvenzione alle norme, l’host vedrà chiuso il proprio account. Tentare di tornare online in seguito sarà molto difficile, anche con differenti indirizzi mail, nome e foto. A novembre 2023, infatti, la piattaforma è stata rivista in toto grazie all’intelligenza artificiale. Quest’ultima offre nuove soluzioni ai clienti ma, al tempo stesso, garantisce un sistema di filtro e controllo fronte annunci degli host.