Italgas avvia trattativa per l’acquisto di 2i Rete Gas: operazione da 4-5 miliardi

Italgas vuole acquistare il 100 per cento di 2i Rete Gas ed eliminare la concorrenza nel mercato italiano del gas: i limiti Antitrust e la quotazione della società bersaglio.

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Riccardo Castrichini

Giornalista

Nato a Latina nel 1991, è laureato in Economia e Marketing e ha un Master in Radio, Tv e Web Content. Ha collaborato con molte redazioni e radio.

L’Italgas, azienda leader in Italia nella distribuzione del gas che ha come primo socio Cassa Depositi e Prestiti, ha annunciato di aver avviato una trattativa volta a rilevare il 100 per cento di 2i Rete Gas, sua principale concorrente sul mercato di riferimento. In questa fase, a quanto si apprende da Italgas stessa, è in corso l’esame dei conti della società bersaglio dell’offerta d’acquisto, al termine della quale verrà effettuata un’offerta vincolante per i suoi azionisti. Si ricorda che si fa riferimento nello specifico al fondo infrastrutturale F2i, i francesi di Ardian e gli olandesi di Apg. L’operazione d’acquisto è stata stimata tra i 4 e i 5 miliardi di euro.

Italgas vuole comprare 2i Rete Gas

Al termine della fase di consultazione dei conti di 2i Rete Gas, Italgas potrà effettuare un’offerta vincolante alle azioni di questa società e, in caso di accordo, l’azienda italiana farà fronte al fabbisogno finanziario grazie a un finanziamento ponte garantito da Jp Morgan. Il rifinanziamento, si legge in una nota di Italgas, potrà avvenire con una combinazione di strumenti di capitale, debito o ibridi. L’obiettivo, dichiarato, è quello di mantenere invariato l’attuale merito creditizio di Italgas. Tradotto vuol dire che Italgas potrebbe procedere a un aumento di capitale e alla successiva emissione di bond convertibili o al collocamento di obbligazioni. Quanto ai costi, è stato stimato a 4-5 milioni l’acquisto del 100 per cento di 2i Rete Gas.

Italgas e 2i Rete Gas, i rischi in caso di acquisizione

L’acquisto di 2i Rete Gas da parte di Italgas comporterebbe, come è facile intuire, dei seri rischi Antitrust. L’unione, infatti, sbaraglierebbe la concorrenza di mercato, portando Italgas a non avere reali rivali nella distribuzione del metano a famiglie e imprese in Italia. Questi pericoli, tuttavia, sarebbero già stati presi in considerazione da Italgas che, in caso di buon esito delle operazioni di acquisizione della concorrente, provvederebbe alla cessione di alcune sue attività.

Per comprendere come potrebbe cambiare lo scenario nella fornitura di metano in Italia, è necessario guardare ai numeri. Italgas serve, tra Italia e Grecia, ben 1.983 Comuni ed ha una capitalizzazione in Borsa di 4,2 miliardi. I suoi ricavi sono pari a 1,8 miliardi, con un margine operativo lordo di 1,2 miliardi. 2i Rete gas, invece, a fine 2023 ha raggiunto 815 milioni di fatturato, con un margine di profitto di 546 milioni.

L’IPO di 2i Rete Gas non si ferma

Il periodo in cui arriva l’offerta di Italgas non è certo casuale. Proprio in questa fase, infatti, 2i Rete Gas è impegnata nell’iter dell’IPO (Offerta pubblica iniziale) che la porterà a essere quotata in borsa. A curare questa procedura sono Goldman Sachs, Bnp Paribas, Intesa Sanpaolo, Unicredit e Mediobanca. Gli azionisti di 2i Rete Gas, tuttavia, hanno pubblicato una nota nella quale hanno sottolineano che il periodo di esclusiva accordato a Italgas non ferma il processo di quotazione che era stato approvato dal CdA di 2i Rete Gas lo scorso 28 febbraio. Stando alle indiscrezioni pubblicate dal Corriere, “il collocamento contemplerebbe la vendita di azioni per 600 milioni, sulla base di una valutazione complessiva del gruppo di 5 miliardi che ne include circa 3 di debito”.