Italgas vorrebbe acquistare 2i Rete Gas: cosa cambia per i consumatori

L'azienda leader in Italia per la distribuzione di gas, Italgas, vorrebbe acquistare la sua principale concorrente, 2i Rete Gas

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Matteo Runchi

Editor esperto di economia e attualità

Redattore esperto di tecnologia e esteri, scrive di attualità, cronaca ed economia

Italgas, principale azienda della distribuzione di gas in Italia ed ex Snam ed Eni, avrebbe avanzato una proposta preliminare di acquisto di 2i Rete Gas, compagnia dello stesso settore e sua principale concorrente, nata dalla vendita di Enel Rete Gas e dall’accorpamento di altre reti di distribuzione italiane.

La fusione delle due aziende, ancora non confermata da nessuna delle parti ma riportata come possibile da diverse fonti giornalistiche. Le due società controllano insieme una parte significativa della rete di distribuzione di gas in Italia a livello locale e fondendosi creerebbero un’entità senza concorrenti di dimensioni simili.

L’offerta di Italgas e la quotazione in borsa di 2i Rete Gas

Secondo quanto riportato dal quotidiano ‘Il Corriere della Sera’, Italgas, leader della distribuzione di gas a livello locale in Italia, sarebbe interessata a proporre un’offerta per l’acquisto di 2i Rete Gas, sua principale concorrente nel settore. La proposta sarebbe affiancata dalle banche di investimento JP Morgan e Morgan Stanley.

L’operazione si aggirerebbe attorno ai 4 o 5 miliardi di euro, che è simile al valore stimato per 2i Rete Gas per la sua quotazione in borsa. L’azienda infatti, con l’ausilio di Goldman Sachs, Bnp Paribas, Intesa Sanpaolo, Unicredit e Mediobanca, sta progettando di vendere a Piazza Affari azioni per un totale di 600 milioni di euro. Nella valutazione sarebbero inclusi anche 3 miliardi di debito.

Nessuna delle due aziende ha voluto commentare l’indiscrezione. Italgas è controllata da Cassa Depositi e Prestiti Reti, Snam (A sua volta controllata per il 30% da CDP Reti), e da altri azionisti che non raggiungono le percentuali dei primi due ma che insieme rappresentano più della metà dei titoli della società. 2i Rete Gas invece è controllata dal fondo F2i ma è appunto in corso di quotazione in borsa.

Cosa cambierebbe per i consumatori in caso di fusione di 2i Rete Gas e Italgas

Le dimensioni di queste due aziende, Italgas e 2i Rete Gas, sono considerevoli. La prima fattura 1,5 miliardi di euro all’anno, con un utile che nel 2022 si è attestato quasi a 400 milioni di euro. Opera, a differenza di altri concorrenti, sull’intero territorio nazionale, coprendo anche grandi città come Milano e Roma. La sua quota di mercato nella distribuzione locale di gas si aggirerebbe attorno al 28,4%.

2i Rete Gas è il principale competitor a livello nazionale di Italgas. È l’unica altra azienda che si occupa di distribuzione di gas a livello locale ad essere presente in tutta Italia. Gestisce 72mila chilometri di rete e serve 4,9 milioni di clienti, per una percentuale di mercato del 18,4%. Le altre società che operano nel settore sono tutte locali, con Hera-Inrete, che opera nel Centro Italia, ad essere l’altra principale realtà del settore con circa la metà dei clienti di 2i Rete Gas e un terzo di quelli di Italgas.

Se l’acquisto di 2i Rete Gas da parte di Italgas si concretizzasse e andasse a buon fine, esisterebbe una sola azienda in grado di operare a livello nazionale nella distribuzione locale di gas. Questa entità avrebbe in mano il 48,8% del mercato e sarebbe circa 5 volte più grande della sua concorrente principale, Hera-Inrete. Si andrebbe a creare un mercato con un’azienda nettamente più grande di tutte le altre, solitamente non una situazione ideale per la concorrenza e per i prezzi al consumo.