Moody’s promuove 16 banche e 8 utilities assieme all’Italia

Per tutte le società prese in considerazione l'agenzia di rating ha migliorato l'outlook da Negativo a Stabile

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Redazione

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L’agenzia di rating Moody’s ha migliorato l’outlook sul rating di 18 istituzioni finanziarie italiane, di cui 16 banche e due istituti controllati dallo Stato (CDP e Invitalia) di 8 utilities e altre società a rilevanza nazionale. Per tutte l’outlook sul rating è stato migliorato a “stabile” dal precedente “negativo”, in linea con la decisione assunta per il rating sovrano dell’Italia.

A cosa è dovuto il miglioramento del rating delle banche

Il miglioramento per le 16 banche e i due istituti governativi italiani (CDP e Invitalia), oltre a far riferimento sull’analoga azione sul rating sovrano, fa riferimento al cambiamento del profilo macro dell’Italia a “Forte-” da “Moderato+”e ad alcune considerazioni specifiche su ciascuna banca.

Fra le banche poste sotto esame si segnala Intesa Sanpaolo con rating confermato baa3 ed Unicredit a baa3, Banco BPM promossa a baa3 da ba2 per tener conto del miglioramento dell’asset quality e della profittabilità, BPER Banca confermata a ba1, Banca Monte Paschi Siena promossa a ba3 da b1 per le migliorate condizioni operative ed il piano di ristrutturazione in corso, Credit Agricole Italia confermata a ba1, BNL a ba2, Mediobanca a baa3, Credito Emiliano a baa3, CA auto bank a ba2, Banca Sella a ba2, Banca del Mezzogiorno – MCC a b1, Banca Ifis a ba2, BFF Bank a ba2, Cassa Centrale Raffeisen a baa3, Mediocredito Trentino Alto Adige a ba2, CDP e Invitalia a Baa3.

Nel motivare la decisione Moody’s rileva che le condizioni del credito in Italia sono migliorate in modo significativo negli ultimi anni ed i prestiti in sofferenza (NPL) sono scesi al 2,4% dei prestiti lordi a giugno 2023, un livello sostanzialmente in linea con la media dell’Unione Europea. L’agenzia si aspetta che l’inflazione e la farse di rallentamento economico portino a un aumento moderato dei crediti deteriorati, ma ritiene che  la maggiore solvibilità delle banche italiane, supportata dagli utili non distribuiti e dagli aumenti dei margini di interesse le aiuterà ad assorbire i potenziali ostacoli.

Migliorata anche la view su Unipol

Nell comparto assicurativo, Moody’s ha confermato anche il rating di s UnipolSai Assicurazioni a Baa2 e di Unipol Gruppo a Ba1 e ha modificato l’outlook da negativo a stabile.

Una decisione che riflette il legame di Unipol con l’Italia e l’esposizione del gruppo alle attività italiane, che rappresentavano 1,9 volte il suo patrimonio netto al 30 settembre 2023 su base consolidata. Unipol infatti opera quasi esclusivamente in Italia. Nonostante ciò, Moody’s ritiene che la forza finanziaria di UnipolSai sia più forte del profilo creditizio del debito sovrano italiano, grazie agli sforzi di Unipol volti a ridurre la propria esposizione agli asset italiani e alla sua sensibilità ai movimenti negativi del mercato, in particolare all’impatto di un ampliamento degli spread creditizi sui mercati finanziari. Il profilo finanziario di Unipol rimane forte, con i coefficienti Solvency II consolidati di Unipol e UnipolSai rispettivamente pari al 218% e 296% al 30 settembre 2023 e un risultato netto consolidato per Unipol pari a 769 milioni di euro nei primi nove mesi del 2023.

Le utilities promosse da Moody’s

Fra le 8 utilities promosse da Moody’s con un outlook migliorato a “stabile” da Negativo” vi sono Hera (Baa2), ACEA (Baa2), Italgas (Baa2)), SNAM (Baa2), Terna (Baa2), CDP RETI (Baa3), 2i Rete Gas (Baa2) e A2A (Baa2).