Btp Italia, dal 27 maggio nuovo collocamento: conviene investire?

In arrivo la nuova emissione del Btp Italia, in programma da martedì 27 a venerdì 30 maggio. Indicizzato all’inflazione italiana, è pensato principalmente per risparmiatori privati

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Giorgio Pirani

Giornalista economico-culturale

Giornalista professionista esperto di tematiche di attualità, cultura ed economia. Collabora con diverse testate giornalistiche a livello nazionale.

Pubblicato: 21 Maggio 2025 10:53

Il Ministero dell’Economia e delle Finanze torna a proporre un Btp Italia, a due anni di distanza dall’ultima emissione di questo tipo, risalente a marzo 2023. Il collocamento della ventesima emissione del titolo indicizzato all’inflazione italiana è pensato per i piccoli risparmiatori.

La sottoscrizione sarà suddivisa in due fasi:

  • la prima, da martedì 27 a giovedì 29 maggio, sarà riservata ai risparmiatori privati;
  • la seconda, che si terrà venerdì 30 maggio, sarà riservata esclusivamente agli investitori professionali.

Il titolo avrà una durata di 7 anni, con scadenza fissata al 4 giugno 2032, e prevede un premio fedeltà dell’1% per i risparmiatori retail che lo acquisteranno durante il collocamento e lo manterranno fino a scadenza.

Cosa sono i BTP Italia?

I Btp Italia sono titoli di Stato indicizzati all’inflazione italiana, con cedole semestrali e una durata compresa tra i 4 e gli 8 anni, pensati in particolare per soddisfare le esigenze dei risparmiatori e degli investitori retail.

A differenza dei titoli collocati tramite asta, i Btp Italia vengono emessi dal Tesoro attraverso la piattaforma Mot di Borsa Italiana – Euronext, un mercato regolamentato accessibile anche ai piccoli risparmiatori.

Si tratta di uno strumento di investimento semplice da sottoscrivere: l’acquisto può avvenire senza commissioni, direttamente in banca, presso gli uffici postali oppure tramite il proprio home banking (se abilitato al trading online), senza vincoli particolari per l’investitore. In alternativa, come per gli altri titoli di Stato, è possibile sottoscriverli anche presso la propria banca o un ufficio postale abilitato.

Per chi è consigliato questo genere di investimento?

Sono titoli di Stato pensati soprattutto per i piccoli risparmiatori privati. Rappresentano un investimento di medio termine, con un rendimento indicizzato all’andamento del costo della vita, garantendo così una protezione contro l’inflazione.

Per acquistare un Btp Italia, il risparmiatore deve soddisfare alcuni requisiti fondamentali:

  • avere sottoscritto un contratto per i servizi di investimento con il proprio intermediario, sia esso una banca o un ufficio postale;
  • aver compilato e avere ancora valido il questionario Mifid, necessario per definire il profilo dell’investitore;
  • essere stato classificato, secondo la normativa Mifid, in base al proprio profilo di rischio;
  • disporre di un deposito titoli attivo, collegato al conto corrente bancario o al libretto postale.

Quali sono le caratteristiche principali?

Come già detto, i Btp Italia rappresentano l’unica tipologia di titoli di Stato italiani indicizzati al tasso di inflazione nazionale. Ogni 6 mesi, riconoscono interessi calcolati su un tasso fisso applicato al capitale rivalutato in base all’andamento dell’inflazione nel semestre di riferimento, misurata attraverso l’indice Istat dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati (Foi), al netto dei tabacchi.

Un ulteriore vantaggio di questi titoli è che la rivalutazione del capitale viene liquidata semestralmente, consentendo così un recupero immediato dell’inflazione.

E se non c’è inflazione? In questo caso, le cedole vengono comunque calcolate sul capitale nominale investito, quindi con una protezione estesa non solo alla quota capitale, ma anche agli interessi.

Quanti se ne possono acquistare?

Il taglio minimo dei Btp Italia durante la Prima Fase del collocamento – dal 27 al 29 maggio 2025 e riservata ai risparmiatori individuali e affini – è pari a 1.000 euro, e l’acquisto può avvenire esclusivamente per multipli di 1.000 euro.

Nella Seconda Fase, ovvero solo il 30 maggio e destinata agli investitori istituzionali, il lotto minimo sale a 100mila euro.

Sono previste commissioni o tasse particolari?

Durante l’emissione, non sono previste commissioni bancarie a carico degli investitori, come avviene per tutti i titoli di Stato a medio-lungo termine.

Le eventuali commissioni applicate per la vendita anticipata sul mercato secondario, o per l’acquisto successivo all’emissione, dipendono dalle condizioni concordate con il proprio intermediario (banca o posta). Lato tassazione, i Btp Italia beneficiano di quella agevolata del 12,5% sui redditi da capitale e da plusvalenze, come tutti i titoli di Stato italiani.

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