Eni ha chiuso il terzo trimestre 2025 con risultati in forte crescita e superiori alle aspettative, che il Ceo Claudio Descalzi ha definito eccellenti in un contesto piuttosto sfidante per le compagnie energetiche. Confermata anche la generazione di valore per gli azionisti, grazie ad un aumento del piano di riacquisto azioni a 1,8 miliardi di euro.
I numeri del trimestre e dei nove mesi
Eni ha chiuso il terzo trimestre con un utile netto in fortissima crescita a 803 milioni di euro, con un aumento del 54% rispetto ai 522 milioni dell’anno precedente, mentre l’utile netto adjusted, che esclude una serie di poste straordinarie, risulta in leggero calo a 1,247 miliardi di euro (-2%).
L’EBIT proforma adjusted ha consolidato attorno ai 3 miliardi, in un contesto caratterizzato da prezzi dell’energia più deboli e da un euro in apprezzamento rispetto al dollaro. La produzione complessiva di idrocarburi è aumentata del 6% su base annua e del 5% rispetto al trimestre precedente, raggiungendo 1,76 milioni di barili equivalenti al giorno.
Per quanto riguarda i nove mesi, si registra un aumento dell’utile netto del 5% a 2,518 miliardi di euro, a fronte dei 2,394 miliardi dell’anno precedente, mentre l’utile netto adjusted si è attestato a circa 3,8 miliardi (-13%) e l’utile operativo adjusted a circa 9,4 miliardi (-19%).
Il flusso di cassa operativo adjusted è aumentato del 14% a 3,3 miliardi di euro, superando ampiamente gli investimenti per 2 miliardi. L’indebitamento netto è sceso a 9,9 miliardi, con un rapporto di leva contabile del 19% (12% su base proforma).
Il commento del Ceo Descalzi
“I risultati del terzo trimestre sono eccellenti e tutte le principali variabili operative, economiche e finanziarie hanno superato le aspettative”
ha commentato l’amministratore delegato, Claudio Descalzi, che annuncia anche una revisione al rialzo della guidance sulla produzione di greggio per il 2025 fino a 1,72 milioni barili/giorno grazie ai nuovi campi in sviluppo in Congo, Emirati Arabi, Qatar e Libia.
Descalzi ha confermato anche l’avanzamento della strategia di transizione.
“Il piano di potenziamento dell’hub di Sannazzaro e di conversione di Priolo segnano nuovi progetti di sviluppo della bioraffinazione e contribuiscono al piano di trasformazione del nostro downstream; allo stesso tempo Plenitude ha raggiunto i 4,8 GW di capacità installata di generazione rinnovabile, in linea con l’incremento che traguarda i 5,5 GW entro fine anno”
ha spiegato il manager.
Piano buyback rivisto al rialzo e dividendi
Alla luce dei progressi strategici e della solida generazione di cassa, Eni ha rivisto al rialzo il programma di riacquisto di azioni proprie per il 2025, portandolo a 1,8 miliardi di euro, in aumento del 20% rispetto alla precedente previsione.
Confermato anche l’incremento del dividendo del 5%, a 1,05 euro per azione; la seconda tranche, pari a 0,26 euro, sarà corrisposta il 26 novembre. Per l’intero esercizio, la società prevede un flusso di cassa operativo di 12 miliardi di euro.