Maltempo, pannelli solari a rischio grandine: cosa fare

I pannelli solari fotovoltaici sono a rischio per la grandine. Ecco cosa fare per verificare eventuali danni e proteggersi

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Luca Incoronato

Giornalista

Giornalista pubblicista e copywriter, ha accumulato esperienze in TV, redazioni giornalistiche fisiche e online, così come in TV, come autore, giornalista e copywriter. È esperto in materie economiche.

Negli ultimi anni è stata posta particolare attenzione al tema dell’energia green. Un esempio su tutti è dato dalla grande diffusione dei pannelli solari fotovoltaici. Sono stati sviluppati modelli di vario genere, così da poter aderire alle esigenze di tutti, soprattutto per chi vive in un appartamento.

Salvo l’approvazione del proprio comune, nel caso di facciate esteticamente vincolate, è possibile ad esempio predisporre l’installazione alla ringhiera del proprio balcone. L’allarme meteo che ha colto l’Italia alla sprovvista, però, sta sollevando degli interrogativi non di secondaria importanza: i pannelli solari sono a rischio danneggiamento per la grandine?

Pannelli solari: pericolo grandine

Le grandinate che hanno travolto il Nord Italia sono state disastrose anche per i tetti di molte case. È naturale chiedersi in quanti abbiano subito danni ingenti anche in relazione ai pannelli solari installati nel corso degli ultimi anni.

Questi sono delicati esattamente come si potrebbe pensare ma, ovviamente, vengono provvisti di un’adeguata protezione. Sarebbe impossibile privare tali dispositivi di una forma di tutela dagli agenti atmosferici, considerando la loro costante esposizione esterna.

In casi tanto straordinari da far piombare al suolo degli alberi come se nulla fosse, le misure precauzionali prese potrebbero non bastare. Abbiamo visto tutti le immagini dei blocchi di ghiaccio caduti dal cielo. Grandine così pesante da spaccare i vetri delle auto in sosta.

Per capire i rischi corsi dai pannelli solari installati sul proprio tetto o in balcone, è bene spiegare la loro progettazione. Ne ha parlato Alessandro Villa, amministratore delegato di Elmac Solar, intervistato da Il Sole 24 Ore.

In media, le celle che compongono i pannelli sono protette da vetro temperato. Parliamo di una lastra dallo spessore di 3.2 mm. Un livello di tutela molto elevato, studiato proprio per far fronte alla grandine.

Si effettuano ovviamente dei test di sicurezza, con grandine di 25mm sparata a una velocità di 80 km/h. Ciò però non ci rassicura del tutto. Per quanto si possa ovviamente tirare un sospiro di sollievo, è innegabile che gli effetti del cambiamento climatico possano rendere obsolete tali misure. Nel dettaglio parliamo di chicchi di grandine più grandi del normale, ma soprattutto sparati a una velocità ben superiore ai test. In Veneto, ad esempio, sono stati toccati i 120 km/h. Un rischio per la propria salute e, al tempo stesso, per i propri investimenti.

Maltempo: come proteggere i pannelli fotovoltaici

Se è vero che ancora esistono negazionisti del cambiamento climatico, lo è altrettanto l’insieme di cifre proposte da Legambiente. L’Osservatorio Città Clima ha infatti evidenziato come gli eventi estremi si stiano normalizzando, divenendo sempre più frequenti. Ne sono stati registrati già 122 nei primi cinque mesi del 2023. Un aumento del 134% rispetto allo scorso anno.

Stringendo l’obiettivo sulle sole grandinate, l’Istituto di scienze dell’atmosfera e del clima ha pubblicato uno studio che ne evidenzia l’aumento regolare. Un incremento del 30% negli ultimi 10 anni nel solo Mediterraneo.

Dinanzi a questa “nuova normalità”, ecco cosa poter fare per proteggere i propri pannelli solari fotovoltaici. Subito dopo una grandinata è fondamentale verificare le condizioni del vetro temperato di protezione. Questo non deve riportare alcun segno di spaccatura. In caso contrario, sarà necessario provvedere alla sostituzione, per evitare problematiche gravose al presentarsi della successiva grandinata.

Se invece dovesse esserci una crepa evidente, con tanto di danno al pannello sottostante, sarà da verificare il funzionamento dello stesso. Potrebbe ancora essere in funzione, garantendo però performance inferiori. Ad ogni modo andrà sostituito il vetro temperato.

Ciò vuol dire essere condannati a costanti sostituzioni dispendiose? Non è detto. Si potrebbe risparmiare tutelandosi con un’assicurazione ad hoc, che tenga conto delle condizioni climatiche attuali. Un suggerimento valido non soltanto per il Nord Italia, sia chiaro, così come non soltanto per i propri pannelli solari.