Pos come bancomat: in Manovra una rivoluzione sui prelievi

Pagare, ma anche prelevare contante attraverso il Pos presso qualsiasi attività commerciale: ecco la misura inserita in Manovra pronta a rivoluzionare tutto

Foto di Luca Bucceri

Luca Bucceri

Giornalista economico-sportivo

Giornalista pubblicista esperto di sport e politica, scrive di cronaca, economia ed attualità. Collabora con diverse testate giornalistiche e redazioni editoriali.

Tante sono le misure contenute in Manovra che hanno l’obiettivo di aiutare i cittadini italiani, con bonus o scelte del Governo volte a rendere più facile e meno pesante, dal punto di vista economico, la vita di ogni giorno. E tra queste, forse passata un po’ in sordina, c’è un’idea pronta a rivoluzionare il prelievo di contante in banca. Infatti nella prossima legge di Bilancio sarebbe stata introdotta una misura per bilanciare la chiusura degli sportelli bancari tradizionali che, diventati quasi introvabili in alcune parti della città, potrebbero diventare solo un lontano ricordo per gli italiani che potrebbero presto prelevare anche presso le attività commerciali grazie al tanto “temuto” Pos.

Il Pos come bancomat

In quanti hanno sognato di potersi recare presso una qualsiasi attività commerciale per poter prelevare e avere in tasca non solo il bancomat, ma anche soldi in contanti? Un modo come un altro, frutto però di fantasia, per rispondere subito per le rime a quei commercianti che rifiutavano il pagamento elettronico in favore di quello in contanti, magari con tanto di mancato rilascio dello scontrino fiscale. Un pensiero forse venuto a tanti in testa, ma impossibile, perché un’attività non poteva in alcun modo ricevere denaro elettronico per poi girarlo cash al consumatore senza una prestazione effettivamente venduta.

Ma ora tutto può cambiare grazie alla Manovra del governo Meloni, con la legge di Bilancio pronta a passare nelle mani del Parlamento che conterrebbe una misura che permettere di far diventare realtà tutto questo. Pos come bancomat, in poche e semplici parole, con i dispositivi che di solito vengono utilizzati per il pagamento che diventerebbero una fonte, ulteriore, di prelievo per i clienti di un’attività commerciale.

La misura contenuta nella Finanziaria avrebbe l’obiettivo di bilanciare la chiusura degli sportelli bancari tradizionali, soprattutto nei piccoli centri abitati in cui se una banca è chiusa e lo sportello bancomat è fuori uso si deve spesso percorrere parecchia strada prima di trovarne uno in funzione.

La relazione tecnica spiega che l’obiettivo è ridurre gli “ostacoli” che frenano “l’offerta di servizi di prelievo di contante tramite il convenzionamento di esercizi commerciali diffusi sul territorio, come tabaccai, edicole, farmacie e supermercati.

I controlli sui prelievi

Ma non è tutto oro quel che luccica, perché per ogni misura che viene pensata c’è comunque un risvolto da tenere in considerazione. Pos come bancomat sì, ma con le dovute limitazioni per evitare che le attività commerciali siano trattate come veri e propri sportelli di banca.

Un’idea che si pone l’obiettivo di modernizzare il sistema dei prelievi e dei pagamenti e per garantire l’accessibilità al contante a tutti, ma che hai suoi dovuti limiti. Infatti allo sportello è possibile prelevare una cifra in base alle regole della propria banca o del proprio conto, l’eventuale passaggio della misura col prelievo al Pos porterebbe il limite a 250 euro.

Dopo tale cifra, infatti, scattano i controlli per cercare di comprendere i motivi del prelievo “esagerato” presso un’attività commerciale. A vestire i panni di controllori sarebbero quindi soltanto alcuni soggetti convenzionati e agenti, pronti a entrare in azione se il prelievo “puzza”.