Decreto Primo maggio, il Cdm approva misure su fisco e lavoro

Il bonus befana da 100 euro, il supebonus assunzioni e fondi per la riqualifica di Bagnoli, il Cdm ha approvato il pacchetto di decreti Primo maggio.

Foto di Riccardo Castrichini

Riccardo Castrichini

Giornalista

Nato a Latina nel 1991, è laureato in Economia e Marketing e ha un Master in Radio, Tv e Web Content. Ha collaborato con molte redazioni e radio.

Il Consiglio dei ministri guidato dalla Presidente Giorgia Meloni ha approvato il decreto legge che riforma le Politiche di coesione e il decreto legislativo per la revisione del regime Irpef e Ires, con le misure che ricadono in quello che è già stato ribattezzato decreto Primo maggio. Tra i tanti interventi è previsto il cosiddetto bonus befana, cioè un’indennità di 100 euro in favore dei lavoratori dipendenti che verrà distribuito a gennaio 2025, così come incentivi alle assunzioni e lo stanziamento di fondi per opere di bonifica e riqualificazione dell’area di Bagnoli, mentre il bonus tredicesime è stato al momento rimandato a quando ci saranno delle maggiori coperture.

Decreto Primo maggio, il bonus befana

Nel decreto legislativo relativo alla revisione del regime Irpef e Ires, facente parte del pacchetto di interventi del Primo maggio, figura il cosiddetto bonus befana. La misura prevede che a gennaio 2025 venga distribuita un’indennità di 100 euro in favore dei lavoratori dipendenti che presentano un reddito complessivo inferiore a 28mila euro e hanno un coniuge e almeno un figlio a carico, oppure alle famiglie monogenitoriali con almeno un figlio a carico.

Per il viceministro dell’Economia e delle Finanze, Maurizio Leo, l’intervento rappresenta soltanto il “primo tassello” di un percorso che permetterà, “trovando le relative risorse”, di agire anche sulle tredicesime. Proprio l’annunciato intervento su quest’ultime è saltato per mancanza di coperture adeguate, con il viceministro Leo che ha precisato: “Non è che abbiamo una visione strabica, per imprese e lavoro autonomo, prestiamo altrettanta attenzione al lavoro dipendente, che ha numeri molto più rilevanti e bisogna trovare equilibrio per le coperture”.

Sempre il viceministro Leo ha chiarito alcuni dettagli del bonus befana, spiegando che verrà “erogato attraverso i sostituti d’imposta nel 2025”. “Il governo – ha aggiunto – è voluto venire incontro alle fasce medio basse aggiungendo questo beneficio in un momento particolare (fine anno e festività natalizie, ndr) per venire incontro ai dipendenti che hanno redditi non elevati”.

Il superbonus assunzioni

Molto interesse è anche rivolto a un’altra misura del pacchetto di decreti Primo maggio, ovvero il superbonus assunzioni. Questo intervento è già stato approvato nel decreto legislativo, ma manca ancora il decreto ministeriale del Mef e del ministero del Lavoro. Così come dichiarato da Leo, “si sta procedendo a un decreto interministeriale per fissare le regole di applicazione con effetto retroattivo sui contratti dal primo gennaio 2024”. Tale forma di incentivo al lavoro si sostanzia in una maxi deduzione al 120 per cento sulle assunzioni effettuate dalle imprese, indipendentemente dalla forma societaria, e dai lavoratori autonomi. La percentuale, inoltre, verrà maggiorata al 130 per cento se i nuovi assunti saranno giovani, donne ed ex percettori del Reddito di cittadinanza.

I fondi per la riqualificazione di Bagnoli

Nel decreto Coesione sono stati stanziati fondi per 1,2 miliardi di euro rivolti alle opere di bonifica e riqualificazione dell’area di Bagnoli, con il fine di far sentire la presenza dello Stato in un territorio a lungo dimenticato. È questo il pensiero di Raffaele Fitto, ministro della Coesione e del Pnrr, che ha sottolineato l’importanza di “restituire ai cittadini un territorio per troppo tempo abbandonato al degrado alle porte di Napoli e valorizzarne la posizione strategica, anche in una prospettiva di rilancio industriale dell’intero Mezzogiorno, a riprova del fatto che il governo può agire concretamente”.