Vertice Italia-Kazakistan, accordi da 4 miliardi per energia e materie prime

Italia e Kazakistan rafforzano il partenariato con accordi da 4 miliardi per energia, infrastrutture, materie prime e digitalizzazione

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Giorgia Bonamoneta

Giornalista

Nata ad Anzio, dopo la laurea in Editoria e Scrittura e un periodo in Belgio, ha iniziato a scrivere di attualità, geopolitica, lavoro e giovani.

Pubblicato: 31 Maggio 2025 09:31

Italia e Asia Centrale rafforzano la cooperazione economica ed nergetica. È quanto emerge dalla missione della presidente del consiglio Giorgia Meloni, che il 30 maggio ha partecipato al vertice internazionale ad Astana, in Kazakistan, annunciando nuovi accordi bilaterali per un valore di oltre 4 miliardi di euro. Tra i temi al centro dell’intesa: energia, gas, infrastrutture e materie prime critiche.

Secondo Meloni si tratta di un “momento storico” nelle relazioni tra Italia e Asia Centrale. La premier ha rivendicato il ruolo dell’Italia come apripista dell’intera Unione Europea nell’avviare rapporti duraturi con i Paesi dell’area, strategici sia per le rotte energetiche che per la stabilità geopolitica in un contesto internazionale difficile.

Intesa da 4 miliardi

Durante la visita ad Astana, Meloni ha firmato una dichiarazione congiunta con il presidente kazako Qasym-Jomart Toqaev. L’intesa prevede accordi per un valore di oltre 4 miliardi di euro e coinvolge settori chiave come:

  • il settore petrolifero e del gas;
  • l’energia (comprese le energie rinnovabili e verdi);
  • la gestione delle risorse idriche;
  • l’ingegneria meccanica;
  • il complesso agroindustriale.

Tra i punti centrali, anche una cooperazione a lungo termine nel campo delle materie prime critiche, oltre al sostegno alla diversificazione della struttura degli scambi commerciali reciproci e allo sviluppo delle piccole e medie imprese. Obiettivo: consolidare un rapporto stabile con l’Asia centrale come snodo energetico e industriale strategico, proprio come già dichiarato con l’Uzbekistan.

Ponte tra Europa e Asia

Nel suo discorso, Giorgia Meloni ha evocato una visione di lungo periodo per i rapporti tra Europa e Asia Centrale:

Questa regione è da sempre un crocevia tra Occidente e Oriente, e occupa un ruolo strategico nello scenario globale.

La premier ha citato anche il pensiero di Halford Mackinder, padre della geopolitica moderna:

Sosteneva che l’Asia Centrale rappresenta uno dei cardini attorno a cui ruota il destino del mondo. Non sono una studiosa di geopolitica, ma osservo la realtà.

Guardando al futuro, ha aggiunto che dobbiamo avere il coraggio di guardare oltre i nostri confini geografici e tracciare nuove strade. Come?

Partendo da ciò che già ci unisce: penso al settore energetico, dove la nostra cooperazione può fare la differenza, e alle materie prime critiche, che possono generare benefici condivisi.

Meloni ha poi ricordato i progetti connessi alla rigenerazione del Lago d’Aral, l’impegno per il Fondo Italiano per il Clima e l’interesse a investire nel potenziamento del Middle Corridor, asse strategico per le connessioni fisiche e digitali tra Europa e Asia:

Crediamo fermamente nel potenziamento di questo progetto, che può dare un contributo significativo alla sicurezza e alla stabilità della catena di approvvigionamento.