La rivolta dei trattori continua: lunedì previsti centinaia di manifestanti a Pesaro e Urbino

In arrivo sono stimati 150 tra trattori e autotreni che si sono dati appuntamento da tutta la provincia, e anche dalle zone confinanti, per le 8 di mattina

Foto di Giorgio Pirani

Giorgio Pirani

Giornalista economico-culturale

Giornalista professionista esperto di tematiche di attualità, cultura ed economia. Collabora con diverse testate giornalistiche a livello nazionale.

Lunedì 5 febbraio si terrà una manifestazione di protesta organizzata dagli agricoltori per esprimere il loro dissenso riguardo alle attuali condizioni del settore primario. Le motivazioni di tale protesta includono aumenti dei costi, politiche europee percepite come svantaggiose e un eccessivo afflusso di importazioni.

I partecipanti a questa iniziativa saranno gli agricoltori della provincia di Pesaro e Urbino, che si raduneranno a Pesaro di fronte al casello autostradale dell’A14. Si prevede la presenza di circa 150 trattori provenienti da tutta la provincia e dalle zone circostanti, con un appuntamento fissato per le 8 del mattino in quell’area.

Il percorso e le strade coinvolte

Possibili inconvenienti potrebbero sorgere per gli automobilisti o coloro che dovranno recarsi al lavoro a causa dello sciopero degli agricoltori in programma per lunedì 5 febbraio. Gli organizzatori hanno discusso della situazione con il Prefetto e il Questore, ottenendo l’autorizzazione a organizzare un corteo con mezzi agricoli lungo la strada interquartieri di Pesaro. Il percorso inizierà dalla rotatoria di Case Bruciate, dove si terrà il presidio, e si estenderà fino alla rotatoria che interseca la Montelabbatese. Successivamente, è previsto il ritorno al luogo del sit-in.

Il presidio rimarrà attivo fino a venerdì nel campo antistante la rotatoria dell’autostrada. Gli organizzatori sottolineano che la manifestazione è assolutamente pacifica e che non saranno tollerate deviazioni, blocchi stradali o azioni non programmate. L’arrivo dei partecipanti al punto di raccolta è programmato per le 8 del mattino, con il corteo che partirà alle 9:15. Al termine del corteo, è prevista un’assemblea pubblica presso il presidio, durante la quale verrà redatto un documento contenente le richieste degli agricoltori. Il Prefetto si è offerto di presentare tali richieste al Ministro dell’Agricoltura e al Ministro degli Interni.

Continua la rivolta dei trattori

La situazione per gli agricoltori che hanno organizzato questa protesta in modo indipendente, senza il supporto di sindacati o associazioni, è estremamente critica. Essi sottolineano che i motivi della loro protesta oggi influenzeranno direttamente ciò che tutti troveremo nei nostri piatti domani. L’intero settore agricolo è in crisi, con un notevole declino nell’allevamento, rendendo sempre più difficile trovare stalle disponibili. Tra costi elevati e ricavi insufficienti, siamo quasi al punto in cui i guadagni sono inferiori a zero. Ieri la protesta si era tenuta a Roma.

Anche nell’ambito della coltivazione di cereali, la situazione è critica, con prezzi che per gli agricoltori diventano insostenibili, quasi al di sotto dello zero. A questi problemi si aggiungono i costi elevati di produzione, l’aumento del prezzo del carburante, la manutenzione dei mezzi e i danni causati dalla fauna selvatica, che portano i margini di profitto di un raccolto praticamente a zero.

Le importazioni hanno ulteriormente complicato il quadro, distruggendo il mercato interno, dato che gli agricoltori italiani non possono competere con i prezzi stranieri. Tuttavia, essi sottolineano di poter offrire prodotti di qualità superiore, certificati attraverso controlli molto più rigorosi rispetto ad altri paesi. Va notato che molti agricoltori nella loro zona si sono orientati verso coltivazioni biologiche, rispettando disciplinari rigorosi e costosi, accentuando ulteriormente il divario con i paesi da cui importano prodotti a prezzi bassi, ma spesso di qualità inferiore.