Rai chiude ai trattori al Festival di Sanremo: sarà letto un comunicato, la decisione

La Rai blocca gli agricoltori e lascia i trattori fuori dall'Ariston per Sanremo: Amadeus leggerà un comunicato venerdì, la decisione presa dopo i troppo dubbi

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Luca Bucceri

Giornalista economico-sportivo

Giornalista pubblicista esperto di sport e politica, scrive di cronaca, economia ed attualità. Collabora con diverse testate giornalistiche e redazioni editoriali.

La protesta degli agricoltori giunge fino a Sanremo, con i trattori arrivati in Liguria alle prime ore del mattino di giovedì 8 febbraio, ma nessun rappresentante si troverà le porte dell’Ariston aperte. Ci avevano sperato i manifestanti che da settimane protestano in Italia e in tutta Europa, ma alla fine durante le serate del Festival nessun agricoltore calcherà il palco del teatro più visto in settimana perché non sarebbe stato raggiunto un accordo su chi sarebbe stato ospite, per qualche minuto di Amadeus. Ma il conduttore e direttore artistico della kermesse non si tira indietro e mantiene la promessa perché, in un modo o nell’altro, la voce degli agricoltori giungerà nelle case degli italiani.

La Rai blocca i trattori a Sanremo 2024

La protesta degli agricoltori sembrava marciare spedita, e senza ostacoli, verso l’Ariston, con 15 trattori arrivati nella notte a Sanremo per partecipare al Festival e far sentire la propria voce. Ma alla fine l’ospitata tanto desiderata non si farà, per decisione della Rai.

Non tanto un passo indietro, ma una scelta da parte dell’azienda di viale Mazzini dopo che non sono stati raggiunti accordi nelle negoziazioni con gli agricoltori che non hanno un vero e proprio leader e che, volendo far sentire le proprie ragioni, non avevano trovato l’intesa interna su chi sarebbe salito sul palco e cosa avrebbe detto. Per tutelarsi, ed evitare di finire al centro del dibattito, il Festival non ospiterà nessuno.

Una sorta di stop della Rai, ma non completo perché la voce dei manifestanti arriverà comunque nelle case degli italiani. Come hanno fatto sapere i vertici prima della conferenza stampa di giovedì 8 febbraio, Amadeus nel corso della serata di venerdì 9 febbraio “leggerà un comunicato che porterà alla conoscenza del grande pubblico i problemi, le difficoltà, le richieste che provengono dal mondo agricolo”.

La decisione, specificano, è stata presa per “l’estrema frammentazione delle sigle e delle associazioni”.

Lo scontro in conferenza stampa

L’annuncio dato in conferenza, però, non lascia contenti gli agricoltori in protesta. I manifestanti, che come detto appartengono a diverse sigle, hanno fatto sapere che più volte hanno tentato di mettersi in contatto email con la Rai, senza però avere riscontro.

Al Corriere della Sera Raffaele Cavaliere, portavoce di riscatto agricolo, ha infatti denunciato: “Non va bene come ci stanno trattando, è meglio se ci parlo”. E in conferenza non sono mancate le domande sull’argomento, con i vertici Rai che hanno specificato di aver ricevuto centinaia di mail diverse da altrettanti agricoltori che manifestano tra di loro idee differenti e non si rispecchiano in un leader scelto da uno o l’altro movimento al momento in protesta.

La minaccia dei trattori a Roma

Ma intanto le manifestazioni proseguono e i trattori sono in movimento in tutta Italia. A Roma, soprattutto, la situazione si fa rovente dato che gli agricoltori hanno dato l’ultimatum al ministro Francesco Lollobrigida.

Al ministro dell’Agricoltura, infatti, è stato richiesto più volte l’incontro, senza però risposta. E Andrea Papa, uno dei leader di Riscatto agricolo, ha ribadito il pensiero: “Vogliamo un incontro con il ministro ma finora nessuno ci ha contattato”. E se il ministro non dovesse rispondere? La minaccia è chiara: “Se non avremo risposte i nostri trattori usciranno dal presidio e andranno liberi per Roma“.