Trattori, continua la protesta: confermato il blocco sul raccordo a Roma. Le richieste degli agricoltori

Invece della manifestazione a Roma se ne terrà una sul GRA, strade chiuse in città. In alto mare la trattativa per andare all'Ariston

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Giorgio Pirani

Giornalista economico-culturale

Giornalista professionista esperto di tematiche di attualità, cultura ed economia. Collabora con diverse testate giornalistiche a livello nazionale.

Oltre 500 trattori, rappresentanti degli agricoltori provenienti da tutte le regioni d’Italia, si sono riuniti in un presidio lungo via Nomentana a Roma per portare avanti le loro richieste al governo nazionale e per difendere l’importanza dell’agricoltura. Alessio Centini, portavoce di Riscatto Agricolo, ha dichiarato che questa mattina, intorno alle 10, un piccolo gruppo di rappresentanti partirà con quattro mezzi senza causare disturbo.

Come annunciato precedentemente, l’obiettivo è di recarsi in centro a Roma, anche nei pressi del Colosseo. Centini ha sottolineato che attraverseranno le principali arterie della città e sarà la polizia a guidarli sul percorso migliore da seguire. Riguardo all’incontro con il ministro, Centini ha dichiarato di sperare che avvenga presto. “Confermiamo che stasera ci sarà il corteo dei trattori sul Raccordo anulare, solo l’orario è da stabilire. Dovrebbe essere intorno alle 21”, ha aggiunto.

Saltato il sit-in a San Giovanni

La stessa organizzazione sindacale ha deciso di fare un passo indietro a Roma, cancellando la manifestazione prevista per questa mattina a piazza San Giovanni, alla quale avrebbero partecipato 1500 agricoltori e 10 trattori. Al suo posto è stato concordato un nuovo piano che prevede una sfilata di quattro trattori nel Centro di Roma.

Questo cambio di programma segue il modello già adottato a Milano, dove alcuni mezzi agricoli si erano radunati nei pressi del Pirellone, sede della Regione Lombardia, nei giorni scorsi. Questo stesso modello viene ora replicato anche nella Capitale, cancellando così l’intesa che era stata raggiunta solo ventiquattro ore prima per il sit-in a San Giovanni. Questa decisione ha provocato divisioni all’interno della categoria agricola, poiché non tutti gli agricoltori erano concordi sull’approccio da adottare.

Trattori a Roma, le strade coinvolte

Questa mattina, la Questura prenderà una decisione riguardo al percorso del corteo che partirà dal presidio lungo via Nomentana, dove centinaia di mezzi agricoli provenienti da diverse Regioni sono parcheggiati dallo scorso lunedì. È probabile che ai quattro trattori sarà consentito di entrare nel Centro, ma verranno autorizzati solo fino a Piazza della Repubblica. Al fine di limitare al massimo i disagi alla circolazione, è probabile che verrà seguito lo stesso percorso che era stato pianificato per far giungere i dieci trattori a piazza San Giovanni.

Dal presidio, il corteo dovrebbe attraversare la città passando accanto alla città universitaria della Sapienza, al cimitero monumentale del Verano, alla zona della stazione Termini, per poi arrivare a Piazza della Repubblica e tornare indietro. Oltre a ciò, è prevista una “sfilata” notturna sul Grande Raccordo Anulare. Qui, almeno 100 trattori percorreranno la corsia esterna a partire dalle 21.30/22, completando un giro dell’anello. Considerando la velocità media dei mezzi, si prevede che la “sfilata” durerà circa tre ore.

Nel frattempo, la categoria agricola spera di incontrare il governo per avanzare richieste che spaziano dall’istituzione di un tavolo tecnico permanente con il ministero dell’Agricoltura all’uso prioritario delle materie prime italiane. Gli agricoltori hanno firmato un documento congiunto contenente sette punti per una riforma strutturale del settore.

Trattori a Sanremo? Le ultime novità

Tuttavia, rimane ancora irrisolto il “nodo” riguardante Sanremo. Ieri era circolata la voce che Amadeus avrebbe letto un messaggio con i motivi della protesta, ma ciò non è avvenuto. Il comunicato era stato redatto dalla prefettura di Imperia in contatto con Riscatto Agricolo e poi concordato con la Rai.

Ma dagli agricoltori è arrivato un dietrofront: “Riteniamo che far salire sul palco una delegazione di agricoltori sia l’unica soluzione accettabile per dare il giusto significato alla grave crisi che l’agricoltura sta attraversando. Se non potremo salire sul palco dell’Ariston, saremo costretti a concentrare su Sanremo, a partire da domani, tutti i trattori dei presidi della Lombardia, del Piemonte e della Liguria, che già si stanno organizzando per raggiungere Sanremo entro domani o sabato mattina. Rinnoviamo, pertanto, la richiesta di contatto urgente con la Direzione della RAI, nonché con il direttore artistico e conduttore Amadeus, di un incontro per spiegare meglio i motivi della nostra azione, delle nostre proposte e delle nostre rivendicazioni”, conclude Riscatto agricolo.

Le 10 richieste nel programma stilato dagli agricoltori

Nel frattempo i manifestanti del coordinamento di Riscatto Agricolo hanno stilato un programma composto da 10 punti chiave che chiedono di realizzare:

  • Riprogrammazione del Green Deal: il primo punto del programma degli agricoltori di Riscatto Agricolo riguarda la riprogrammazione del Green Deal. La richiesta è quella di una “revisione completa della politica agricola europea in quanto di estremismo ambientalista e a discapito della produzione agricola e dei consumatori”.
  • Importazioni e libertà di impresa: gli agricoltori richiedono di “vietare l’importazione di prodotti agricoli provenienti da paesi dove non sono in vigore gli stessi nostri regolamenti produttivi e sanitari”. E chiedono anche di “garantire la libertà di impresa, anche varando leggi che combattano il dumping economico per i prodotti agricoli e alimentari”.
  • Istituzione di un tavolo tecnico: al terzo punto del programma, gli agricoltori chiedono l’istituzione di “un tavolo tecnico di soli veri agricoltori che siano coinvolti ogni qualvolta si vari o si ritocchi una normativa che riguardi direttamente o indirettamente il settore agricolo e alimentare”.
  • Abolizione immediata di vincoli ed incentivi per non coltivare i terreni: il quarto tema riguarda l’abolizione “immediata di vincoli e incentivi per non coltivare i terreni” e anche l’eliminazione “dell’obbligo di non coltivare il 4% dei terreni e ogni forma di contributo volta a disincentivare la coltivazione”.
  • Detassazione in agricoltura (IRPEF-IMU): altra richiesta è quella di una “detassazione in agricoltura” che, secondo gli agricoltori, dovrebbe consistere nel mantenere un regime fiscale adeguato per il mondo agricolo, viste le criticità economiche causate dall’aumento esponenziale dei costi di produzione e della flessione dei mercati dei prodotti agricoli.
  • Agevolazioni carburante agricolo: altro argomento su cui gli agricoltori puntano è quello di mantenere il sistema che tiene calmierati i costi del gasolio agricolo.
  • Cibi sintetici: al settimo punto compare invece la voce “cibi sintetici”. Gli agricoltori chiedono l’attuazione di regolamenti stringenti che contrastino l’ingresso nel mercato dei cibi sintetici.
  • Riforma aliquota IVA applicata: all’interno del loro programma, gli agricoltori puntano anche a ridurre o addirittura eliminare l’IVA su alcuni prodotti alimentari primari, chiedendo quindi una riforma dell’aliquota IVA applicata. In particolare, per il vino, la richiesta è di applicare un’aliquota massima del 10%.
  • Fauna selvatica: la richiesta allo Stato è quella di “garantire un contenimento della fauna selvatica e rispondere direttamente e in tempi brevi dei danni diretti e indiretti da essa provocati”
  • Riqualificazione della figura dell’agricoltore: decima e ultima richiesta è quella di rivalorizzare la figura dell’agricoltore. Il programma specifica di “partire dalle scuole, riqualificare la figura dell’agricoltore e allevatore, valorizzandola e non additandola come responsabile dell’inquinamento ambientale, l’agricoltore è una figura fondamentale per le società in quanto tutore dell’ambiente e produttore di cibo/vita!”.