Antonio Scurati accusato da Meloni, quanto sarebbe costato il monologo per il 25 aprile alla Rai

Il compenso di Antonio Scurati per il monologo sul 25 aprile è sotto accusa, ma è davvero così alto?

Foto di Matteo Runchi

Matteo Runchi

Editor esperto di economia e attualità

Redattore esperto di tecnologia e esteri, scrive di attualità, cronaca ed economia

La cancellazione del monologo dello scrittore Antonio Scurati sull’antifascismo in occasione del 25 aprile, che sarebbe dovuto andare il onda il 19 aprile su Rai 3, ha causato numerose polemiche. Tra le varie ragioni date per la scelta della televisione di Stato anche quella economica: troppi, secondo la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, i 1.800 euro chiesti dall’intellettuale per il testo e la lettura dello stesso.

I compensi dei personaggi televisivi sono spesso oggetto di critiche e commenti. Una delle ultime è stata quella sul professor Alessandro Orsini, che aveva rinunciato a 2.000 euro per essere ospite in una trasmissione Rai. Con altre personalità i costi possono anche salire molto di più.

Chi è lo scrittore Antonio Scurati

Antonio Scurati è un importante intellettuale italiano. È professore associato alla Iulm di Milano, tra le più importanti in Italia per quanto riguarda la comunicazione. Negli anni ha collaborato con diversi giornali come il settimanale Internazionale e il quotidiano La Stampa, oltre ad apparire in televisione in programmi come Parla con me di Rai 3. Ha scritto poi numerosi saggi, concentrandosi prima sulla comunicazione della guerra e poi su diversi aspetti della comunicazione ai giorni nostri.

La sua fama però è legata soprattutto al Romanzo di Mussolini, il cui primo di 4 volumi, “M. Il figlio del secolo”, è uscito nel 2018 e ha venduto da allora mezzo milione di copie, venendo tradotto in 40 lingue. Altri due volumi, “M. L’uomo della provvidenza” e “M. Gli ultimi giorni dell’Europa” sono già stati pubblicati mentre un quarto, ancora senza titolo, è in lavorazione.

Nel 2019 M. Il figlio del secolo vince anche il Premio Strega, il più importante riconoscimento letterario italiano. Scurati aveva vinto già il Premio Campiello, altro importante premio letterario, nel 2005 con il libro “Il Sopravvissuto”.

Il compenso di Scurati per il monologo sul 25 aprile

Antonio Scurati avrebbe dovuto leggere un monologo sul tema dell’antifascismo per il 25 aprile alla trasmissione Chesarà di Rai 3. Pochi giorni prima però, la conduttrice Serena Bortone è venuta a sapere che la presenza dello scrittore era stata annullata. La dirigenza Rai e, in un post su Facebook, anche la presidente del consiglio Giorgia Meloni, hanno affermato che la ragione era l’eccessiva richiesta economica dell’intellettuale, 1.800 euro contro i 1.500 proposti dalla televisione di Stato.

“In un’Italia piena di problemi, anche oggi la sinistra sta montando un caso. Stavolta è per una presunta censura a un monologo di Scurati per celebrare il 25 Aprile. La sinistra grida al regime, la Rai risponde di essersi semplicemente rifiutata di pagare 1800 euro (lo stipendio mensile di molti dipendenti) per un minuto di monologo” ha commentato la presidente del Consiglio sui social.
Scurati ha risposto donando il testo del monologo alla Rai gratuitamente. La conduttrice di Chesarà Serena Bortone ha poi letto il testo durante la trasmissione. La stessa conduttrice ha poi negato la ricostruzione della fallita trattativa economica, affermando che il contratto con lo scrittore era stato accettato da entrambe le parti. La televisione di Stato non le avrebbe fornito alcuna giustificazione per la terminazione del contratto di Scurati.
Oltre alla ragione economica, sono state proposte anche altre possibili spiegazioni della mancata partecipazione di Scurati alla trasmissione Chesarà. Il quotidiano La Repubblica ha parlato di scelte editoriali, quindi riguardanti il contenuto del testo, fatte dalla Rai dopo che alcuni dirigenti avevano letto il monologo, che criticava il Governo in carica.
“Pur di riuscire a confondere le acque, e a nascondere la vera questione sollevata dal mio testo, un capo di Governo, usando tutto il suo straripante potere, non esita ad attaccare personalmente e duramente con dichiarazioni denigratorie un privato cittadino e scrittore suo connazionale tradotto e letto in tutto il mondo” ha commentato Scurati.

Quanto costa un personaggio televisivo, dagli scrittori ai giornalisti

Il compenso dei personaggi televisivi è sempre oggetto di polemica quando emerge nel discorso pubblico. Si tratta però di un mercato con dinamiche precise. Quello che le reti televisive fanno sulle figure che invitano in trasmissione è un investimento, che sperano venga ripagato in con un adeguato numero di spettatori che faccia crescere il valore del principale servizio venduto dalle tv: lo spazio pubblicitario.
Come spiega il quotidiano La Stampa, quanto un personaggio viene pagato è proporzionale a quanti ascolti può portare. Un giornalista, a seconda della sua fama, vale tra i 300 e i 2mila euro. Figure particolarmente controverse, come Alessandro Orsini o Vittorio Sgarbi, costano tra i 2mila e i 3mila euro. Da queste basi si sale poi a dismisura: Valeria Marini vale 7mila euro, Belen Rodriguez al massimo della fama 20mila e il rapper Fedez, per l’intervista a Belve, sarebbe stato pagato 70mila euro.
C’è poi la questione dei conduttori televisivi. Le ultime polemiche a riguardo sono quelle su Fabio Fazio e Amadeus. Entrambi hanno lasciato la Rai per approdare sul canale Nove e molti hanno commentato il mancato rinnovo del contratto con la Tv di stato con accenni ai loro compensi. Entrambi sono i più importanti conduttori italiani, Fazio guida la trasmissione di maggior successo prodotta dalla Tv pubblica negli ultimi anni, Che Tempo Che Fa, e Amadeus ha riportato il Festival di Sanremo alla rilevanza in 5 anni di direzione artistica.
Per gli scrittori, la situazione è diversa. Il mercato dei libri italiano è stabile e relativamente piccolo, quindi anche alcune decine di migliaia di copie vendute possono creare un caso editoriale. La fama degli scrittori rimane però limitata, quindi normalmente i compensi per le interviste e le partecipazioni a trasmissioni televisive si aggirano attorno ai 500 euro. Con questa metrica, Scurati avrebbe ricevuto più del triplo dei suoi colleghi, ma anche questa considerazione va messa in proporzione.
Antonio Scurati è uno degli intellettuali più importanti in Italia in questo momento. Ha vinto il Premio Strega e ha venduto centinaia di migliaia di copie del proprio libro in Italia e all’estero. Non si tratta quindi di uno scrittore medio, ma probabilmente del più importante in circolazione, sia per qualità riconosciuta delle proprie opere che per successo editoriale. Inoltre il suo compenso non paga una semplice presenza, ma anche un lavoro di scrittura (e recitazione, pur non essendo lui un attore) del monologo contestato.