Berlusconi, non solo case: quanto vale il suo impero

Il patrimonio di Silvio Berlusconi è miliardario, frutto di 40 anni di attività imprenditoriale fra settore immobiliare, creditizio e televisivo-editoriale. Ma quanto vale esattamente e quanto è grande?

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Maurizio Perriello

Giornalista politico-economico

Giornalista e divulgatore esperto di geopolitica, guerra e tematiche ambientali. Collabora con testate nazionali e realtà accademiche.

Il patrimonio che Silvio Berlusconi ha accumulato in oltre 40 anni di attività imprenditoriali e politica è arrivato a valere quasi 6,9 miliardi di euro in tutto. I dati sono quelli dell’ultima classifica dei “paperoni” stilata da Forbes (qui trovate l’elenco dei più ricchi del mondo), che lo vede alle spalle soltanto di Giovanni Ferrero e Giorgio Armani.

L’impero economico dell’ex Cavaliere ha come spina dorsale Fininvest, la grande holding finanziaria nata nel 1978 e gestita dalla famiglia Berlusconi su tre grandi asset quotati: Mediaset, Mondadori e Banca Mediolanum (come abbiamo spiegato anche qui, parlando dell’eredità). Per un valore complessivo che supera i 2,8 miliardi di euro in partecipazioni.

Qui parliamo della parabola dell’uomo che ha cambiato l’Italia, dalla tv alla politica.

L’impero economico di Berlusconi: quanto vale Fininvest

Partiamo da Fininvest, cuore e polmoni dell’impero economico fondato da Berlusconi a metà degli Anni Settanta. Un gruppo con un fatturato di quasi 4 miliardi di euro e più di 15mila dipendenti, attivo negli ambiti più disparati: dalla televisione alla radio, dal cinema e all’editoria e al credito. Il gruppo controlla detiene quasi il 50% di Mfe, la nuova “versione” di Mediaset chiamata Mediaforeurope nel 2021, al momento del passaggio della sede legale in Olanda. Silvio Berlusconi ha conservato per sé il 61,2% delle quote totali, distribuito fra quattro holding personali.

I dati di Fininvest sono relativi all’ultimo bilancio disponibile, quello del 2021, evidenziano un utile di 361,2 milioni di euro: una somma più che raddoppiata nel giro di un anno (erano 141 milioni del 2020). I ricavi sono invece saliti a 3,81 miliardi (+10,4%), con un avanzo di oltre 250 milioni di euro. Nel 2022, infine, Fininvest ha garantito alla famiglia Berlusconi dividendi per complessivi 150 milioni di euro, ben 100 milioni in più rispetto all’anno precedente.

Fininvest detiene poi il 53,3% del capitale di Mondadori (per un valore di mercato di circa 270 milioni) e il 30,12% di Banca Mediolanum (per un valore in Borsa di 1,8 miliardi di euro), la società del risparmio gestito affidata alla gestione della famiglia Doris. Un sodalizio inaugurato nel 1982, all’epoca del boom dei fondi comuni, che vedeva Berlusconi socio di Ennio Doris al 50%. Dal 1978 l’ex Cavaliere è anche proprietario del Teatro Manzoni e dal 2018 della società calcistica del Monza, dopo oltre 30 alla guida della proprietà del Milan (come abbiamo raccontato qui).

Tramite Fininvest Real Estate & Services, inoltre, la holding controlla diverse proprietà immobiliari, come Villa Gernetto a Lesmo (Monza e Brianza), e possiede Alba Servizi Aerotrasporti, che gestisce la flotta aerea del gruppo. Nel calderone si inseriscono anche investimenti finanziari in aziende digitali come Satispay e Soldo.

Mondadori, Mediaset e Mediolanum

L’asset Mondadori vale sul mercato circa 270 milioni di euro. Il gruppo, quotato in Borsa e proprietario di Rcs Libri dal 2016, resta stabilmente in cima alla classifica delle case editrici che pubblicano libri e tra le prime in Italia nel settore dei magazine. Il bilancio 2022 di Mondadori segna ricavi per complessivi 903 milioni di euro ed evidenzia quello che è stato definito il miglior risultato netto degli ultimi 15 anni (a 52,1 milioni), con dividendo aumentato del 30%. Ad aprile 2023 il gruppo ha ceduto alla società Pfb di Paolo Berlusconi la sua partecipazione, pari al 18,45% del capitale sociale, della “Società Europea di Edizioni”, editrice de Il Giornale. Un affare da 3,7 milioni, nell’ambito dell’acquisto da parte della famiglia Angelucci delle quote di maggioranza.

Con ricavi per 2,8 miliardi di euro e una capitalizzazione in Borsa di circa 1,7 miliardi, Mfe è la punta di lancia di Fininvest. Il gruppo comprende le tre grandi reti nazionali Canale 5, Italia 1 e Rete 4, oltre a Publitalia ’80, RadioMediaset (che comprende Radio 105, R101, Virgin Radio, Radio Monte Carlo e Radio Subasio), Ei Towers, Medusa Film e TaoDue. Il controllo di Fininvest su Mediaforeurope è blindato dal possesso del 47,9% del capitale societario (a prova di qualsiasi Opa non concordata).

Capitolo Mediolanum, considerata dagli analisti la vera punta di diamante della holding. Una capitalizzazione di ben 6,1 miliardi di euro, con la quota Fininvest che ne vale 1,83 miliardi, pari a due terzi dell’intero portafoglio delle partecipate quotate della holding. L’istituto ha registrato trend costanti di crescita che le hanno garantito una plusvalenza virtuale di poco più di 1,7 miliardi, dato che Fininvest tiene a bilancio la partecipazione in Mediolanum a un valore di carico di soli 116 milioni. Da qui la “battaglia” sul ricorso della holding alla Corte di Giustizia Europea contro la decisione dei regolatori bancari di far scendere la quota di Fininvest al 9,99% dall’attuale 30%. Il 2% di Mediobanca è stato invece ceduto a maggio 2021 per 174 milioni di euro.

Il calcio e il patrimonio immobiliare

L’impero berlusconiano si estende, com’è noto, anche ai confini del calcio (di cui abbiamo parlato qui). Dopo essere stato proprietaria del Milan per 31 anni, fino all’aprile 2017 quando l’ha ceduta per 740 milioni di euro, nel settembre 2018 Fininvest Berlusconi ha acquisito il 100% del Monza. Un affare da 2,9 milioni di euro che ha conseguito grandissimi risultati sportivi, come la prima storica promozione della squadra in Serie A.

C’è infine l’immenso patrimonio immobiliare, su tutti Villa San Martino ad Arcore. Una parte di questo impero è gestita al di fuori della galassia Fininvest. Parliamo dell’Idra, società immobiliare che detiene terreni, fabbricati e altri beni funzionali per un valore complessivo di 425 milioni di euro. Tra le ville comprese in questo gruppo figura anche la celebre Villa Certosa, in Costa Smeralda (dove incontrava Vladimir Putin), del valore stimato di circa 260 milioni (Berlusconi rifiutò offerte di 400 milioni). Spiccano poi le ville di Antigua, alle Bermuda, sul lago di Como e a Cannes, a Lampedusa e a Roma. Il patrimonio di Berlusconi include infine anche tre jet privati, un elicottero e uno yacht.