Ryanair e EasyJet multate, bagaglio a mano a pagamento: tutte le compagnie lowcost colpite

Una nuova apertura sul fronte della battaglia ai bagagli a mano a pagamento sui voli lowcost: multa milionaria e speranza generale

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Luca Incoronato

Giornalista

Giornalista pubblicista e copywriter, ha accumulato esperienze in TV, redazioni giornalistiche fisiche e online, così come in TV, come autore, giornalista e copywriter. È esperto in materie economiche.

Duro colpo per le compagnie lowcost, che potrebbe aprire le porte a una rivoluzione da anni attesa da parte dei viaggiatori. Nel mirino ci sono gli odiati bagagli a mano a pagamento, valsi una sanzione da 150 milioni di euro da parte del Ministero dei diritti dei consumatori.

Compagnie lowcost multate

Le vacanze estive sono alle porte e dunque siamo nel vivo degli acquisti dei biglietti aerei. C’è chi si è già portato avanti e chi ha ancora ricerche da svolgere. Tutti però hanno fronteggiato, o dovranno farlo, la ben nota problematica dei costi dei bagagli.

Un dettaglio non di poco conto, dal momento che in genere prevede un aumento del costo del biglietto base di 50/70/80 euro a tratta, per singolo passeggero. Anno dopo anno, questa spesa extra è diventata sempre più gravosa. Al punto da spingere a riflettere sulla definizione di compagnia lowcost. Pare proprio che Ryanair e altre rispettino la propria indole unicamente in bassa stagione, accettando qualsiasi giornata scontata indicata dal vettore.

In questo ambito si parla di ancillaries revenues, ovvero quei guadagni extra rispetto al singolo biglietto, come ad esempio sono i pasti a bordo. Tanto vantaggiosi da arrivare a rappresentare ormai un terzo del fatturato delle principali compagnie lowcost.

A Bruxelles qualcosa pare muoversi, in maniera però decisamente lenta. Ben più concreta invece la reazione in Spagna, per quanto a distanza di anni dall’applicazione dei primi costi extra. Le autorità iberiche hanno dato il via a mesi di istruttoria, multando infine per un totale di 150 milioni di euro le seguenti compagnie aeree (in risposta a un’azione legale presentata dalle associazioni dei consumatori nel 2023):

  • Ryanair;
  • EasyJet;
  • Vueling;
  • Volotea

Le motivazioni

Il Ministero dei diritti dei consumatori ha provveduto a elencare le motivazioni che hanno condotto alla sanzione. Eccone alcune:

  • violazione dei diritti dei passeggeri;
  • bagaglio più grande a pagamento;
  • scelta dei posti a pagamento;
  • stampa della carta d’imbarco a pagamento;
  • impossibilità di pagare in contanti ai banchi del check-in;
  • impossibilità di pagare in contanti gli articoli a bordo.

L’OCU, associazione spagnola per i diritti dei consumatori, ha spiegato come ora si attenda l’intervento di altri Paesi europei, pronti a schierarsi per questa giusta battaglia. L’esempio è stato tracciato e il popolo continua a esprimersi in tal senso, in pieno contrasto con le politiche di tali vettori. Sarebbe interessante se il governo di Giorgia Meloni trovasse la forza tanto di esprimersi quanto di agire.

La reazione

Non si è fatta attendere la reazione dell’associazione delle compagnie aeree spagnole, ALA. Dura la critica nei confronti della decisione del governo. La sanzione comminata violerebbe, a loro parere, le regole del mercato unico dell’Unione europea, così come la libertà delle compagnie di fissare i propri prezzi. Ecco le parole di Javier Gandara, presidente dell’ALA, in pieno contrasto con il volere popolare: “Difendiamo il diritto del consumatore di scegliere la migliore opzione di viaggio”.

Non è la prima volta che qualcosa del genere accade, proprio in Spagna. Nel 2019 infatti Ryanair era stata multata da un tribunale spagnolo, valutando la politica sui bagagli abusiva. In risposta, il vettore ha proseguito con il proprio modus operandi, sostenendo sia nella piena libertà delle compagnie determinare le dimensioni del bagaglio a mano e i prezzi da applicare.