Autonoleggio, da Hertz ad Avis, multa Antitrust da 18 milioni di euro

L'Antitrust si scaglia contro sei compagnie di noleggio auto. Sanzione e provvedimento a modificare i contratti

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Luca Incoronato

Giornalista

Giornalista pubblicista e copywriter, ha accumulato esperienze in TV, redazioni giornalistiche fisiche e online, così come in TV, come autore, giornalista e copywriter. È esperto in materie economiche.

Dura scossa al mondo del noleggio auto in Italia. È stata infatti comminata una multa da parte dell’Antitrust, dal valore complessivo superiore ai 18 milioni di euro, a numerose compagnie, tra le quali spiccano le ben note Avis ed Hertz. Al centro della vicenda una clausola reputata ingiustificata, imposta ai clienti in casi specifici.

Autonoleggio, aziende multate

Un totale di sei aziende del mondo dell’autonoleggio è finito nel mirino dell’Antitrust. Multa da più di 18 milioni di euro, complessivamente parlando, per le seguenti imprese:

  • Avis Budget Italia;
  • Hertz Italiana;
  • Centauro Rent a Car Italy;
  • Green Motion Italia;
  • Noleggiare;
  • Drivalia Leasys Rent.

Nelle motivazioni si legge di una clausola vessatoria, che le aziende imponevano “in maniera ingiustificata” al cliente per la gestione di multe e omessi pagamenti di parcheggio o pedaggio. L’Antitrust ha inoltre disposto l’immediata eliminazione di tutto ciò dai moduli di contratto. Il rischio è infatti quello di poter “causare un significativo squilibrio dei diritti e degli obblighi a carico dei consumatori”.

Clausola eliminata

L’Antitrust contesta tale clausola, che i clienti di tali società hanno dovuto accettare al momento della sottoscrizione del contratto di noleggio. Ma in cosa consiste? Tutto è avvenuto alla luce del sole, sia chiaro.

Non si contesta l’ipotesi di un tentativo di truffa ai clienti. L’Autorità si scaglia contro l’effettiva validità della clausola, pubblicata sui rispettivi siti delle aziende di autonoleggio. Si prevede un obbligo per il locatario della vettura. Ciò consiste nel pagamento di un importo forfettario, al fine di procedere alla gestione della pratica amministrativa connessa a ogni multa emessa per infrazioni stradali o mancati pagamenti di pedaggi o ticket di parcheggio durante il periodo di noleggio.

Si potrebbe parlare di spese amministrative, delle quali l’azienda non intende farsi carico. Secondo l’Antitrust questo importo “non è giustificato, alla luce degli adempimenti spettanti in caso di multa riconducibile al contraente. Le società di autonoleggio, infatti, devono trasferire all’Ente accertatore dell’infrazione i dati identificativi dei clienti”.

A rafforzare il carattere ingiustificato di questa clausola è il carattere automatico dell’addebito previsto su carta di credito del consumatore. Il tutto sulla base di una pre autorizzazione a procedere garantita dalla sottoscrizione del contratto di noleggio.

Chiunque debba pagare eventuali sanzioni a causa del proprio comportamento alla guida, durante il periodo di noleggio, dovrà dunque confrontarsi unicamente con l’Ente accertatore. Nessuna tassazione extra sarà prevista e non solo. L’Antitrust ha infatti richiesto che tutto ciò venga ben pubblicizzato, al fine di garantire ai clienti piena consapevolezza.

Scatta infatti l’obbligo di pubblicare un estratto del provvedimento sul sito internet aziendale. Con riferimento ai poteri sanzionatori attribuiti all’Autorità, in materia di clausole vessatorie (legge n.238/2021 e Dlgs. N. 26/2023), ognuna delle sei aziende citate dovrà pagare una sanzione amministrativa pecuniaria che, come detto, in toto supera quota 18 milioni di euro, oltre a eliminare la clausola in toto dalla propria documentazione.