Golden Goose rinuncia (per ora) a Piazza Affari: i motivi della decisione

L'azienda nota per le sue iconiche sneakers aveva chiuso il collocamento ad un prezzo di 9,75 euro vicino alla parte bassa della forchetta pur con richieste quattro vote superiori all'offerta

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Redazione

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Golden Goose dice addio a Piazza Affari, almeno per ora, dopo aver pianificato un debutto stellare sul listino principale Euronext Milan. A convincere l’azienda di moda e lyfestyle, famosa per le sue sneakers di lusso per uomo e donna, a rinunciare alla quotazione, sono state le difficili condizioni di mercato intervenute dopo le elezioni europee.

Golden Goose non dice definitivamente addio, piuttosto un arrivederci, e spiega che l’IPO “sarà rivalutata a tempo debito”, anche se il management non ha fornito una data specifica per il successivo debutto.

Le spiegazioni dell’azienda

“Il significativo deterioramento delle condizioni di mercato a seguito delle elezioni del Parlamento Europeo, avvenute questo mese, e le elezioni generali indette in Francia, hanno avuto un impatto sulla performance dei mercati europei e, in particolare, sul settore del lusso”, spiega una nota dell’azienda, giunta nella tarda serata di ieri.

“Il management e gli azionisti – prosegue – sono sempre stati determinati a garantire una IPO di successo per tutte le parti interessate, con prestazioni aftermarket forti e sostenibili, e ritengono che l’attuale contesto di mercato non sia l’ambiente giusto per quotare la società”.

Buoni risultati del collocamento

“Nell’ambito del processo di IPO la società ha collaborato ampiamente con gli investitori. L’accoglienza è stata molto positiva, con un forte sostegno da parte della comunità degli investitori, compreso Invesco che ha agito quale pilastro, con una domanda di 100 milioni di euro”, sottolinea l’azienda, indicando che “il book della domanda è stato coperto su tutta la fascia di prezzo fin dalla prima ora di bookbuilding e ha avuto sottoscrizioni in eccesso”.

I numeri del collocamento, emersi ieri dalle sale operative, indicavano a chiusura dell’IPO ad un prezzo di 9,75 euro per azione, in prossimità fascia bassa della forchetta indicata tra 9,50 e 10,50 euro per azione. A quel livello di prezzo, però, la domanda aveva superato di quattro volte la dimensione dell’offerta.

Ottimi risultati nl 1° trimestre

“L’attività di Golden Goose continua a registrare buoni risultati“, afferma l’azienda, che ha chiuso il  primo trimestre del 2024 con ricavi pari a 148 milioni di euro, in crescita del 12% a tassi di cambio costanti rispetto al primo trimestre del 2023, e un EBITDA rettificato di 54 milioni di euro, in aumento del 17% rispetto al primo trimestre 2023.

Risultati sostanzialmente in linea con la performance del 2023, che ha visto l’azienda del lusso chiudere l’esercizio con ricavi netti per 587 milioni, in crescita del 18% ed un EBITDA rettificato di 200 milioni, in aumento del 19%, mentre l’EBIT rettificato si è attestato a 149 milioni, in aumento del 22%.

Gli obiettivi di medio-lungo termine di Golden Goose puntano ad un fatturato di circa 1 miliardo al 2029 e ad un margine di EBITDA stabile e in linea con i livelli storici (nel 2023 al 25,3%).