Tim riduce perdita nel primo trimestre ma titolo va giù in Borsa

I numeri dei primi tre mesi dell'anno risultano in miglioramento ed in linea con la guidance. Il gruppo ha anche confermato l'outlook per l'intero esercizio

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Redazione

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Risultati positivi ed in linea con le attese per Tim nel 1° trimestre dell’anno, prima dello scorporo della rete che avrà efficacia nella seconda metà dell’anno. L’ex monopolista delle Tlc ha chiuso infatti il periodo con una perdita ridotta e risultati in crescita, soprattutto nel business servizi (ServCo), che sarà quello che residuerà dopo lo spin-off della rete (NetCo). Il mercato pero oggi non ha accolto con favore questi numeri, soprattutto l’indicazione di un debito in aumento, e punisce il titolo, che è fra i peggiori oggi in Borsa.

Numeri di Gruppo in miglioramento

I ricavi totali del Gruppo Tim si sono attestati a 3,9 miliardi di euro, in crescita dell’1,2% anno su anno, registrando un -1,3% nel domestico (2,8 miliardi) ed un +8,1% in Brasile (1,1 miliardi di euro).

I ricavi da servizi ammontano a 3,7 miliardi di euro (+3,2%), beneficiando del significativo contributo del Brasile (+8,1% a 1,1 miliardi di euro) e del mercato domestico per il secondo trimestre consecutivo (+1,3% a 2,6 miliardi di euro).

L’EBITDA, pari a 1,5 miliardi di euro, è in crescita per il sesto trimestre consecutivo (+1,6%). La dinamica al 31 marzo è influenzata dalla flessione del mercato domestico (-3,4%) ed ha beneficiato della buona performance del Brasile (+11,8%). In crescita per il quinto trimestre consecutivo l’EBITDA After Lease, che si è attestato a 1,2 miliardi di euro o (+3%).

L’Indebitamento Finanziario Netto rettificato After Lease del Gruppo in continuità al 31 marzo 2024 ammonta a 21,4 miliardi di euro, in aumento di 1 miliardo di euro rispetto al 31 dicembre 2023 e sconta gli effetti “non ricorrenti” del decreto di sequestro preventivo del GIP presso il Tribunale di Milano emesso lo scorso 28 febbraio per un importo di 249 milioni di euro ed annullato a fine aprile, di cui è stata disposta la restituzione alla Società lo scorso 24 aprile. Al netto dei citati effetti non ricorrenti, l’andamento dell’indebitamento del Gruppo è in linea con la guidance per il 2024.

TIM, sulla base dei risultati al 31 marzo 2024, conferma tutte le guidance fornite al mercato per l’anno in corso: crescita dei ricavi del 5-7% e dell’EBITDA del 7-9% per l’esercizio in corso.

I numeri in crescita di ServCo

Tim ha voluto fornire indicazioni sull’andamento del business di ServCo, fornendo dati che simulano gli effetti dello scorporo di  NetCo a partire dal 1° gennaio 2022. Le informazioni considerano anche gli effetti derivanti dai rapporti commerciali con NetCo, che deriveranno dal Master Service Agreement e dalla contestuale riorganizzazione delle attività domestiche negli ambiti Tim Consumer e Tim Enterprise.

I ricavi ammontano a 3,5 miliardi di euro, in crescita del 2,8% (+0,5% nel domestico a 2,4 miliardi di euro, +8,1% in Brasile a 1,1 miliardi di euro), mentre i ricavi da servizi sono in crescita del 3,4% a 3,3 miliardi di euro (+1,3% nel domestico a 2,2 miliardi di euro, +8,1% in Brasile a 1,1 miliardi di euro).

In forte crescita l’EBITDA, che aumenta dell’11,6% a 1 miliardo di euro, e l’EBITDA After Lease, che sale del 16,6% a 0,8 miliardi di
euro .

Tim Consumer ha registrato ricavi totali sostanzialmente stabili a 1,5 miliardi di euro e ricavi da servizi pari a 1,4 miliardi di euro (+0,8%).  Tim Enterprise ha registrato ricavi totali pari a 0,7 miliardi di euro (+2,4%) e ricavi da servizi pari a 0,7 miliardi di euro (+4,3%). Tim Brasil ha registrato ricavi pari a 1,1 miliardi di euro (+8,1% ) ed un EBITDA pari a 0,5 miliardi di euro (+11,8%).

Il mercato non premia

Nonostante risultati in miglioramento, il mercato non premia il titolo Tim, che questa mattina perde in Borsa il 5,6% a 0,2315 euro per azione. Si tratta della peggiore performance oggi nel paniere del FTSE MIB e porta la variazione da inizio anno a -21,4%.