Green pass, scadenza ridotta da 9 a 6 mesi: governo valuta proroga per la terza dose

L'esecutivo sta ragionando su una soluzione per allungare la validità del certificato verde a coloro che hanno fatto il booster ad ottobre

La scadenza del Green pass ridotta da 9 a 6 mesi a partire dall’1 febbraio rappresenterebbe un problema non da poco per coloro che per primi hanno fatto la terza dose. Per questo, secondo quanto si apprende da fonti di governo, per chi ha fatto la dose booster “si valuteranno soluzioni”, con la previsione di una proroga, quasi inevitabile vista l’assenza di una quarta dose all’orizzonte.

Green pass, il governo valuta la proroga dopo la dose booster: cosa cambia

Il cosiddetto “Decreto di Natale” approvato lo scorso 24 dicembre, il testo che ha indicato le date per l’estensione dell’obbligo del super green pass a buona parte delle attività, tra le nuove regole sul certificato verde, aveva previsto l’anticipo da 5 a 4 mesi della possibilità di ricevere la terza dose e soprattutto il taglio della durata del Green pass per i vaccinati da 9 a 6 mesi a partire dal questo febbraio (qui le regole approvate nel decreto di Natale).

Per le persone che si sono sottoposte immediatamente alla dose booster, appena è stata data l’opportunità a ottobre, la validità del certificato verde sarà dunque circoscritta soltanto al mese di marzo, visto che al momento non è stata prevista ancora nessuna apertura alla quarta dose del vaccino (qui per sapere cosa cambia dal 1 febbraio sul fronte di Green pass e pensioni).

Ad oggi la riduzione scadenza del certificato, vista la quasi totalità delle attività nel quotidiano per le quali è richiesto, rappresenterebbe per milioni di italiani un impedimento non di poco conto (qui per sapere dove non serve il Green pass).

Una situazione nella quale sarebbero incappati già numerosi turisti stranieri costretti a rinunciare alle vacanze in Italia perché nei loro Paesi hanno fatto la terza dose ad agosto o a settembre, ritrovandosi dunque nel limbo di un green pass considerato scaduto senza la possibilità di essere rinnovato con una quarta dose.

Green pass, il governo valuta la proroga dopo la dose booster: la soluzione

I tecnici del ministero della Salute si sarebbero messi a lavoro per evitare lo stallo a coloro che hanno ricevuto il richiamo, i quali non potrebbero rimanere senza Green pass prevedendo dunque una proroga soltanto per chi è in possesso della dose booster.

Sul fronte turistico invece, per facilitare i viaggi e non ostacolare la ripresa in un settore già un difficoltà, basterebbe al governo non rinnovare l’ordinanza del ministero della Salute (in scadenza il 31 gennaio) che prevede l’obbligatorietà di un tampone negativo per entrare in Italia anche a chi è in possesso di un Super Green Pass.

Il provvedimento era stato emanato con l’arrivo delle prime notizie di Omicron per bloccare l’arrivo della variante proveniente dal Sudafrica, che ormai però risulta predominante anche in Italia, rendendo le restrizioni in entrata nel nostro Paese ininfluenti.

Del resto anche l’Unione europea ha comunicato di stare rivalutando le regole per gli spostamenti tra Paesi membri, che dovranno essere uguali per tutti, senza quindi tenere conto della diffusione dei contagi, ma considerando solo la validità del Green pass, valido 9 mesi per i vaccinati o i guariti, ridotto da 48 a 24 ore per i certificati ottenuti con test antigenico.