Rivoluzionato il panorama dei pedaggi nelle autostrade del nostro Paese. Sui cartelli al casello non vedremo più campeggiare soltanto la scritta “Telepass”. La compagnia assicurativa Unipolsai, infatti, ha mosso il primo passo per porre la parola fine al monopolio dello storico colosso del telepedaggio. Tutti i guidatori possono dunque valutare con attenzione la proposta commerciale che porta il nome di UnipolMove.
Telepass, stop al monopolio: arriva un altro operatore
Dopo quasi un quarto di secolo il monopolista Telepass, società creata dal gruppo Autostrade nel 1997 e controllata al 51% da Atlantia (Benetton) e al 49% da Partners Group, farà spazio alla concorrenza, come effetto della liberarizzazione del settore avviata nel 2019, con la direttiva europea 2019/520, recepita in Italia nel 2021.
“Siamo il primo operatore ad aver ottenuto la certificazione con la nuova normativa europea Set (Servizio di telepedaggio europeo)” commenta Giacomo Lovati, responsabile di UnipolSai per tutti i servizi oltre la polizza.
La compagnia assicurativa ha condotto un progetto pilota per sei mesi, concluso a dicembre 2021, per verificare il funzionamento del sistema sulla circolazione di mezzi sia pesanti sia leggeri e il numero sufficiente di transiti, come richiesto dalla normativa.
Il nuovo ingresso nel mercato arriva in concomitanza con l’annuncio di Telepass dell’aumento di 0,57 euro al mese del canone Telepass Family, per circa 22 euro annui e di 0,28 euro al mese il costo dell’apparato aggiuntivo (opzione Twin), per un rincaro di circa il 45%.
Addio al monopolio Telepass, arriva UnipolMove: quanto costa e come funziona
Il gruppo UnipolSai potrà fare affidamento sulle 10 milioni di assicurazioni sottoscritte per promuovere la nuova offerta ai clienti.
Il device per il pagamento automatico del pedaggio, UnipolMove, è disponibile per le vetture e le moto con una cilindrata di almeno 150 cc, ad un costo iniziale una tantum di 10 euro.
Gli automobilisti che effettuano da adesso l’iscrizione possono godere del servizio gratis per sei mesi, trascorsi i quali scatta l’addebito di 1 euro al mese, 50 centesimi per il secondo dispositivo.
Chi invece guida un’auto aziendale sia per lavoro che per la vita privata, paga un abbonamento di 5 euro.
Per acquistare la scatoletta non è richiesto aprire una polizza, ma è necessario un conto corrente bancario sul quale intestare il canone mensile (UnipolSai si riserva di verificare l'”affidabilità creditizia” prima di attivare il servizio) che scatta dal primo passaggio autostradale; se nell’arco di un mese non viene mai utilizzato, la tariffa non viene addebitata.
Bisogna poi registrarsi sul sito o sulla app della UnipolSai, dove si dovranno inserire i relativi dati personali. La sottoscrizione del servizio è possibile anche in una delle agenzie della compagnia o attraverso l’applicazione UnipolSai Assicurazioni. Si può richiedere la consegna del dispositivo a casa senza spese.
La copertura assicurativa per furto, smarrimento, danneggiamento del dispositivo è a carico della compagnia, che si fa carico della sostituzione del dispositivo rubato, smarrito, rotto.
Oltre ad attraversare i caselli autostradali senza dover fermarsi per pagare il pedaggio il device consentirà inoltre il pagamento di una serie di servizi legati alla mobilità: dalle multe al bollo, dai parcheggi alla ZTL e al rifornimento di carburante.