A Napoli è lo scudetto dei guai: quanti monumenti danneggiati

Tra bandiere, festoni e murales, Napoli si prepara a festeggiare lo scudetto: ecco la conta di tutti i danni a piazze e monumenti imbrattati d'azzurro

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Luca Bucceri

Giornalista economico-sportivo

Giornalista pubblicista esperto di sport e politica, scrive di cronaca, economia ed attualità. Collabora con diverse testate giornalistiche e redazioni editoriali.

Quella tra i napoletani e il Napoli, si sa, è uno di quegli amori viscerali che vanno ben oltre i 90′ di gioco. Tifare per gli azzurri, infatti, tra le strade del capoluogo campano è uno stile di vita e in questo 2023 magico per i colori della città partenopea ancor di più. Manca davvero poco al trionfo in campionato, col ritorno dello scudetto a Napoli dopo 33 anni e le vie del centro, e non solo, sono già addobbate a festa.

Ma i festeggiamenti non piacciono a tutti. Diversi abitanti, infatti, hanno denunciato il degrado tra le vie della città e soprattutto i tanti monumenti danneggiati con vernici azzurre o tricolori che dovranno poi essere ripulite con i soldi dei contribuenti. Insomma, più che uno scudetto per il campionato sembra che a Napoli toccherà quello dei danni.

Scudetti e piazze azzurre, la situazione a Napoli

Potrebbero mancare davvero poche settimane e poi sarà festa a Napoli, una città in attesa di vedere gli uomini di Luciano Spalletti tornare a essere campioni d’Italia a 33 anni di distanza dall’ultima volta. Era il Napoli di Maradona, Careca e Canevale, ora sarà quello di Osimhen e Kvaratskhelia a conquistare lo scudetto dopo aver dominato in lungo e in largo il campionato.

Un Napoli talmente tanto forte e dominante da permettere ai napoletani di mettere da parte la superstizione e far partire la festa settimane prime. Una città addobbata, l’abbiamo detto, che però ha già sollevato dei malumori. Se è vero che è bello e caratteristico vedere le strade con festoni, maglie e bandiere colorate, un po’ meno lo è trovare piazze e monumenti imbrattati.

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Se ne lamentano diversi cittadini, che hanno sottolineato che la città non può di certo essere distrutta per lo scudetto. E ancora la festa non è iniziata. Dai murales di dubbio gusto a scalinate storiche ridipinte con enormi scudetti, dissuasori e paletti riverniciati, monumenti e chiese imbrattate, i napoletani si sono fatti prendere dall’euforia.

E chi paga per ripulire tutto? L’idea paventata dal ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano è quella di addebitare le spese di ripristino a chi ha imbrattato. Idea di per sé che può sembrare giusta, ma nei fatti diventa complicato rintracciare i veri responsabili. E quindi a pagare, purtroppo, sarà il Comune e quindi il cittadino napoletano.

I monumenti imbrattati per la festa scudetto

Girando Napoli è impossibile non notare il clima di festa. Tra i vicoli dei Quartieri spagnoli, infatti, il cielo è coperto dai festoni tirati da un balcone all’altro, ogni scalinata è stata dipinta d’azzurro con al centro uno scudetto enorme con il numero 3. Arrivando alla metropolitana di Montecalvario ci si imbatte poi in una piazza completamente dipinta d’azzurro, con festoni attaccati ai balconi dei palazzi.

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A Montesanto le scalinate storiche sono state trasformate in enormi tappeti di vernice con tanto di scudetti e in uno dei vicoli è spuntato anche il murales di un Vesuvio in eruzione con tre scudetti. Vesuvio in cartapesta in Largo Parrocchiella.

Non si salva neanche il quartiere Sanità, quella dove è presente la statua di Totò. Se da un lato festoni e bandiere fanno distogliere lo sguardo dai cassonetti strabordanti di spazzatura, dall’altro i residenti si lamentano per i tanti murales presenti per le vie della città.